Nella notte italiana potrebbe essere arrivata la svolta sulla guerra in Ucraina: “Zelensky mi ha scritto una lettera: è pronto a sedersi al tavolo per una pace duratura ed è pronto a firmare l’accordo sulle terre rare“, ha rivelato il presidente Usa Donald Trump ieri sera (ore 21 americane) nel discorso sullo Stato dell’Unione davanti al Congresso, il primo da quando è tornato alla Casa Bianca.
La lettera di Zelensky
“Ho ricevuto una lettera importante dal presidente ucraino Zelensky: ‘L’Ucraina è pronta a sedersi al tavolo delle trattative il più presto possibile per avvicinare una pace duratura. Nessuno vuole la pace più degli ucraini. Siamo pronti a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per arrivare ad una pace duratura, diamo enorme valore a quanto l’America ha fatto per consentire all’Ucraina di mantenere la propria sovranità e indipendenza. L’Ucraina è pronta a firmare l’accordo sulle terre rare e sulla sicurezza quando vuole”, ha detto il presidente americano al Congresso.
Pur senza annunciare una firma imminente degli Usa sul testo, Trump ha parlato di “azioni storiche per aumentare in modo drammatico la produzione di minerali critici e terre rare“.
Dopo lo scontro nello Studio Ovale del 28 febbraio, Trump ha annunciato la sospensione degli aiuti militari per Kiev e Zelensky ha espresso riconoscimento agli States per il sostegno ricevuto dall’inizio dell’aggressione russa. Il disgelo si è concretizzato con la missiva inviata dal presidente ucraino a Washington: “Ho apprezzato questa lettera – ha detto Trump – Parallelamente abbiamo avuto colloqui seri con la Russia, abbiamo ricevuto segnali chiari: vogliono la pace. È il momento di porre fine a questa guerra senza senso e per farlo bisogna parlare con entrambe le parti”.
Le parole del tycoon sono un passo in avanti rispetto ai summit di Riad e di Istanbul quando gli Usa hanno dialogato solo con Mosca e lo hanno fatto soprattutto per ripristinare i rapporti diplomatici, prima ancora che per trovare un accordo sulla pace in Ucraina. Ora, Trump parla di “colloqui seri” con la Russia, lasciando presagire che si sia parlato concretamente delle condizioni per porre fine alla guerra. Nel frattempo, sottolinea che una pace è possibile solo se si parla “con entrambe le parti“.
Da qui il suo attacco a Joe Biden, “reo” di aver dialogato solo con Kiev.
L’attacco a Biden e all’Europa
La stoccata al suo predecessore è quasi sarcastica. Trump ha deciso di aprire il suo discorso dicendo: “L’America è tornata”, le stesse parole che Joe Biden aveva usato dopo l’aggressione russa per affermare il pieno sostegno degli States all’Ucraina. Il tycoon ha utilizzato i termini del predecessore sapendo di aver rivoluzionato gli equilibri geopolitici. Ora, l’America è tornata al centro della politica internazionale in tutti i sensi, staccandosi dall’Occidente.
Il suo discorso al Congresso è un tripudio di applausi scandite dal grido “Usa, Usa!”. Una ‘festa’ a cui non hanno partecipato i democratici del Congresso, per la soddisfazione del tycoon: “Non posso fare nulla per far alzare in piedi, far applaudire o far sorridere i democratici qui”, ha detto The Donald definendo Biden “il peggior presidente della storia degli Stati Uniti”. Nel suo primo discorso al Congresso, Trump ha ripetuto il suo mantra (“con me alla Casa Bianca, questa guerra non sarebbe mai iniziata”) sotto mentite spoglie: “Quando Putin ha visto” il ritiro degli Usa dall’Afghanistan “suppongo abbia pensato: ‘è la mia opportunità'”. Un’altra freccia scoccata sulla figura di Biden.
“Sei settimane fa, ero sotto la cupola di questo Campidoglio e ho annunciato ‘l’inizio dell’età dell’oro dell’America’. Da quel momento in poi, non c’è stato altro che un’azione rapida e incessante per inaugurare l’era più grande e di maggior successo nella storia del nostro Paese. Siamo solo all’inizio“.
Prima di passare all’economia e all’immigrazione, temi a cui è stata dedicata gran parte del discorso, Trump ha attaccato anche gli alleati, verso cui ha confermato i dazi doganali: “l’Europa ha tristemente speso più soldi comprando il petrolio e gas russo di quanti ne abbia spesi per difendere l’Ucraina. E non di poco! Biden ha autorizzato più soldi in questa battaglia di quanti ne ha spesi l’Europa”.
Il presidente americano ha assicurato che la Groenlandia e il Canale di Panama sono sempre nel mirino e che gli States non vogliono fermarsi a questo pianeta: “Andremo su Marte!” ha assicurato il tycoon.
Leggi tutto il discorso qui: Trump, discorso al Congresso: “Lettera di Zelensky, è pronto per la pace”