Continua la liaison tra Salvini e Orbán, pesano anche gli affari

Continua lo scambio di apprezzamenti tra i due, mentre l'Ue prende le distanze
1 settimana fa
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Salvini Orban Stretta Di Mano
La stretta di mano tra Salvini e Orbán al Consiglio informale dei ministri dei Trasporti UE_profilo Instagram: matteosalviniofficial

Ieri, parlando con l’Associazione Stampa estera, il vicepremier italiano ha criticato i colleghi europei che stanno boicottando la presidenza ungherese del Consiglio Ue definendolo un atteggiamento “di pessimo gusto”.

Salvini elogia Orbán: “Pragmatico, mentre l’Ue parla di massimi sistemi”

Per il ministro dei Trasporti italiano, i viaggi di Orbán in Cina e Russia, non concordati con l’Ue, non giustificano il trattamento riservato al premier magiaro: “Se un ministro di un Paese europeo non va alla riunione a Budapest per protestare contro Orbán, protesta contro la democrazia, perché Orbán lo hanno eletto gli ungheresi. Auguro alla presidenza ungherese le migliori fortune”, ha dichiarato.

La vicinanza politica tra i due non è un mistero, così come il loro scetticismo nei confronti delle politiche dell’Ue: “Conto che il semestre a guida ungherese porti concretezza, pragmatismo in una Unione che a volte parla di massimi sistemi. E mi spiace che alcuni Paesi, alcuni ministri boicottino questo semestre. Mi sembra un’assoluta mancanza di rispetto. Può essere simpatico o antipatico ma è un premier regolarmente eletto di un Paese che ha la presidenza del semestre. Che alcuni ministri, alcuni esponenti europei, ricordo Borrell, facciano finta che l’Ungheria non sia un Paese europeo, non sia uno Stato di diritto, sono veramente di pessimo gusto“. Il riferimento è al boicottaggio dell’Ecofin di due settimane fa.

Tanti i punti di contatto tra i due, incluso il progetto del porto di Trieste, che avrebbe un grande rilievo economico e geopolitico e rafforzerebbe i legami tra Italia Ungheria. L’infrastruttura, inoltre, conferirebbe alla città portuale un ruolo centrale nel commercio e nei trasporti tra l’Europa centrale e quella orientale.

Il nuovo terminal, gestito dalla società ungherese Adria Port, coprirà una superficie di 34 ettari e avrà una banchina di 650 metri, con un investimento complessivo previsto di circa 200 milioni di euro, di cui 45 milioni provenienti dal Fondo complementare al Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Sarà situato nell’area industriale di Muggia e dell’ex raffineria Aquila, con il coordinamento del Consorzio pubblico per lo sviluppo economico dell’area, che ne garantirà lo sviluppo (qui per approfondire).

Sull’estrema destra in Ue

Per il ministro, il pregiudizio non riguarda solo Viktor Orbán ma tutti i movimenti di estrema destra in Ue: “Se i cittadini esprimono quel voto vuol dire che hanno delle ragioni per esprimerlo. Non alzo il dito contro Tizio o Caio ma se in alcune regioni Afd prende il 30% dei consensi a libere elezioni non penso sia da condannare o osannare ma sia una cosa su cui ragionare fatte salve le espressioni estreme”. Poi aggiunge: “Se prende un terzo dei voti, non puoi far finta di niente o dire che ci sono un terzo di nazisti nei Lander tedeschi. Io credo che bisogna dialogare”, ha aggiunto. In occasione del prossimo raduno della Lega a Pontida, dove è atteso anche il premier ungherese, ha rivelato: “Stiamo studiando un collegamento” con Marine Le Penperché “lo stesso giorno, il 6 ottobre, i francesi hanno un evento a Nizza”.

La vicenda Open Arms

Il ministro ha risposto anche sulla vicenda Open Armsper cui è sotto processo a Palermo. “Rimarrò in carica qualunque sia la sentenza per cui mi auguro una assoluzione”, ha dichiarato. Salvini è accusato di sequestro di persona per aver negato in modo illegittimo alla nave della Ong spagnola di far sbarcare nel porto di Lampedusa 147 profughi soccorsi in mare nell’agosto del 2019, quando era ministro degli Interni. Il segretario della Lega parla di “processo politicoe aggiunge: “un’eventuale condanna non sarebbe un problema per me, ma per l’Italia e per lo stato di diritto”.

Sull’esito del processo: “Sono convinto che la giustizia si pronuncerà in maniera sensata e serena“, ha detto Salvini secondo cui la sentenza non arriverà il 18 ottobre, giorno dell’udienza finale, ma entro la fine di ottobre.

Orbán si ripete: “Open Arms? Salvini nostro eroe”

La scorsa settimana, il ministro dei Trasporti italiano e il presidente ungherese si sono incontrati a Budapest per la riunione informale dei ministri europei alle infrastrutture e trasporti.

Un’occasione utile per rimarcare la reciproca vicinanza sulla gestione dei migranti in Ue e sul caso Open Arms: “Sei il nostro eroe e sarai sempre il benvenuto in Ungheria”, ha scritto Orbán in quella circostanza condividendo su X una foto con Salvini.

Ieri, il primo ministro ungherese ha di nuovo definito il suo alleato politico “un eroe” parlando con la tv di Stato ungherese, da Ohrid, nella Macedonia settentrionale. “Il vicepremier italiano si trova addirittura in una situazione peggiore della mia. Io vengo solo criticato, ma lui rischia il carcere a causa della sua posizione sull’immigrazione”, ha detto il leader di Fidesz parlando del processo Open Arms.

A poche ore di distanza dall’apprezzamento del ministro Salvini per l’approccio pragmatico del premier magiaro, Orbán ha aggiunto: “Avremmo bisogno di politici europei come lui che vogliono fermare l’immigrazione clandestina a qualsiasi costo, anche a rischio personale“.

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