Georgia, il presidente del Parlamento rifiuta l’incontro con una delegazione europea

Il sindaco di Tblisi, secondo la stampa locale, avrebbe definito gli europarlamentari “fannulloni che vanno da un Paese all’altro”
3 giorni fa
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Tbilisi, cittadino georgiano indossa bandiera europea (Jan Schmidt-Whitley/Ipa/ Fotogramma)
Tbilisi, cittadino georgiano indossa bandiera europea (Jan Schmidt-Whitley/Ipa/ Fotogramma)

Il presidente del Parlamento della Georgia, Shalva Papuashvili, ha rifiutato di incontrare la delegazione dei presidenti del Comitato per gli affari esteri provenienti da otto paesi dell’Unione europea.

Il motivo? “Nonostante il governo georgiano resti impegnato a promuovere il dialogo con tutte le parti interessate dell’Unione europea, non può rispondere positivamente a questa intenzione di tenere incontri“. Questo è il contenuto della lettera che ha fatto pervenire alla delegazione e con la quale il premier si è defilato. Dietro questa decisione ci sarebbe quello che è stato definito come un “atteggiamento ostile” da parte dell’Unione europea che non riconosce il risultato delle elezioni parlamentari che si sono tenute lo scorso 26 ottobre.

Tbilisi, in migliaia protestano davanti al parlamento dopo la vittoria di Sogno Georgiano (Paul Dza/Ipa/ Fotogramma)
Tbilisi, in migliaia protestano davanti al parlamento dopo la vittoria di Sogno Georgiano (Paul Dza/Ipa/ Fotogramma)

L’Unione europea respinta da Sogno Georgiano

Il partito di maggioranza, Sogno Georgiano, avrebbe vinto le elezioni lo scorso 26 ottobre, in un contesto di “intimidazioni” che non avrebbe consentito la democraticità del processo elettorale. A sostenerlo è stato l’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Ue Josep Borrell che ha chiarito che l’Unione europea non avrebbe riconosciuto quei risultati.

Di tutta risposta, il partito Sogno Georgiano ha denunciato “l’atteggiamento ostile” dimostrato dall’Unione europea rifiutando un incontro nella giornata di oggi, 11 novembre.

“La costituzione e la legislazione elettorale della Georgia proibiscono l’interferenza straniera nelle elezioni, cosa che è stata grossolanamente ignorata. Partecipando direttamente ai processi elettorali, in particolare alle proteste antigovernative, questi politici hanno violato gravemente il principio di non interferenza, che è una norma fondamentale del diritto internazionale sancita dalla Carta delle Nazioni Unite, e hanno messo in discussione l’essenza dell’ordine internazionale basato sulle regole. Ciò ha contribuito ad approfondire la polarizzazione politica della parte radicale dell’opposizione, peggiorando il clima pre-elettorale e creando la percezione di tensione attorno alle elezioni – ha spiegato il presidente -. Queste azioni e la retorica ostile contribuiscono al tentativo di utilizzare il processo di allargamento dell’Ue come arma per rafforzare ulteriormente l’opposizione, minare la fiducia nei risultati elettorali e minare la legittimità delle elezioni”.

Alle sue parole si sono aggiunte quelle del sindaco di Tblisi Kakha Kaladze che, come afferma Anna Gvarishvili, responsabile della produzione e dei media all’Investigative Media Lab dell’Università della Georgia, avrebbe affermato che la delegazione europea di parlamentari provenienti da Finlandia, Svezia, Francia, Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia e Germania, sarebbe formata da “fannulloni che vanno da un Paese all’altro”.

L’adesione della Georgia all’Unione europea

La delegazione, nonostante il rifiuto da parte del leader del partito di maggioranza del Paese, ha avuto occasione di incontrare Salomè Zourabichvili, la presidente della Georgia, sostenitrice dell’Unione europea, che su X ha scritto: “L’arrivo dei nostri amici oggi, mentre la Georgia affronta una profonda crisi politica, è un forte segno di sostegno europeo. L’Europa è con noi, credendo nella Georgia e nello spirito europeo del nostro popolo. La nostra società è radicata nei valori europei e democratici”.

A esprimere solidarietà è stato Frédéric Petit, vicepresidente della commissione per gli affari esteri del parlamento francese, che sui social ha aggiunto: “Accanto alla presidente georgiana, con i colleghi eurodeputati, siamo a Tbilisi per affermare il nostro sostegno al percorso della Georgia verso l’Europa e il nostro impegno per lo stato di diritto, la democrazia e la libertà”.

Il percorso di adesione della Georgia all’Unione europea si è fermato lo scorso luglio dopo che Sogno Georgiano ha approvato una serie di leggi filorusse che prendevano di mira le Ong sostenute dall’Occidente e reprimevano i diritti LGBTQ+.

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