Sánchez va da Xi, ma gli Usa rivelano: la Cina fornisce un supporto militare “molto consistente” a Putin. E in cambio…

Il primo ministro spagnolo cerca di distendere le tensioni con Xi Jinping, ma poche ore dopo arrivano le dichiarazioni del vice segretario di Stato americano
4 settimane fa
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Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez

Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha ribadito a Xi Jinping l’importanza del dialogo e della negoziazione per risolvere le divergenze tra l’Unione Europea e la Cina. Nell’incontro di ieri, lunedì 9 settembre, Sánchez ha sottolineato che la Spagna mira a rafforzare i legami tra le due regioni in un contesto di crescente tensioni economia e commerciale. La visita del premier spagnolo in Cina, la seconda in poco più di un anno, testimonia la sua volontà di fare da ‘intermediario’ tra l’Ue e Pechino. A poche ore di distanza, però, la rivelazione del vice segretario di Stato americano Kurt Campbell: la Cina sta fornendo supporto militare “molto consistente” alla Russia.

Sanchez e il ruolo centrale della Cina

Durante l’incontro con il presidente cinese Xi Jinping, Sánchez ha evidenziato il “ruolo centrale” che la Cina svolge sulla scena mondiale, paragonando la sua influenza a quella dell’Europa. Le sue parole non solo confermano dati inconfutabili (la crescita economica cinese), ,ma cercano di ripianare i rapporti con Xi Jinping dopo le tensioni estive.
A luglio, l’Ue ha imposto tariffe sui veicoli elettrici cinesi, una mossa che ha suscitato la reazione di Pechino, la quale ha avviato un’indagine antidumping sulle importazioni di carne di maiale dall’Europa. L’Ue ha motivato la sua decisione con la necessità di proteggere l’industria automobilistica europea da pratiche che Bruxelles ritiene sleali. In particolare, l’Unione ha accusato Pechino di sovvenzionare pesantemente i suoi produttori di veicoli elettrici, permettendo loro di vendere auto a prezzi competitivi sul mercato europeo. Lo stesso mercato, però, porta Sánchez verso un approccio pacificatore con il colosso asiatico.

Il contesto delle relazioni economiche e geopolitiche

L’approccio spagnolo mira a rafforzare il partenariato non solo sul piano commerciale, ma anche in settori strategici per l’Ue, a partire dallo sviluppo sostenibile, che Ursula von der Leyen ha confermato tra le priorità di questa legislatura.
Gli accordi firmati da Sánchez durante la sua visita coprono questi ambiti, segnalando la volontà di entrambe le parti di trovare aree di cooperazione nonostante le differenze. Una prospettiva fondamentale, dato che la Cina rappresenta uno dei maggiori partner commerciali dell’Ue, ma è anche un attore con il quale l’Europa ha relazioni complesse, caratterizzate da sanzioni, dispute tariffarie e divergenze sui diritti umani.

Quattro mesi fa, incontrando Xi Jinping a Parigi, la presidente della Commissione europea è stata schietta: “Quella tra Ue e Cina – ha detto – è una relazione complessa. Affrontiamo la questione in modo chiaro, in modo costruttivo e responsabile, perché una Cina che agisce in modo corretto è un bene per tutti noi. Nello stesso tempo, l’Europa non esiterà a prendere decisioni difficili, necessarie a proteggere la sua economia e la sua sicurezza”. Perché, come ha detto lei stessa, nel rapporto tra Ue e Cina serve “rispetto reciproco”.

Le sanzioni statunitensi sui prodotti tecnologici cinesi e le dispute commerciali con l’Unione Europea hanno reso la gestione dei rapporti con Pechino una priorità per molti governi europei.

Il ruolo della Cina nei conflitti internazionali

Non è solo un discorso commerciale: per Pedro Sánchez, stabilire un dialogo costruttivo con la Cina è cruciale anche per la sicurezza geopolitica del continente. Il premier spagnolo ha posto l’accento sul potenziale ruolo della Cina nella risoluzione di crisi internazionali, come il conflitto in Ucraina e la guerra a Gaza, quasi invitando Pechino a svolgere un ruolo di mediatore nei conflitti globali per allineare gli interessi cinesi a una soluzione diplomatica condivisa.

La Cina sta fornendo supporto militare “molto consistente” alla Russia

È di poche ore fa la rivelazione del vice segretario di Stato americano Kurt Campbell dopo i colloqui con le controparti dell’UE e della NATO. La sua conclusione è laconica: la Cina sta fornendo un supporto militare “molto consistente” alla Russia in cambio di capacità tecnologiche chiave, in particolare nel campo dei sottomarini e dei missili, nonostante i tentativi di entrambi i governi di “nascondere e proteggere alcuni elementi di questa preoccupante collaborazione”.

Si tratta di un significativo cambio nella narrazione, perché finora le dichiarazioni pubbliche dei funzionari statunitensi si sono concentrate principalmente sulla fornitura cinese di tecnologie a duplice uso, ovvero di prodotti che possono essere impiegati sia per scopi militari che civili. Con gli ultimi commenti di Campbell, Washington afferma chiaramente che Pechino sostiene gli sforzi militari complessivi della Russia in Ucraina.

La vicinanza con la Russia

In particolare, la guerra in Ucraina ha evidenziato il ruolo controverso della Cina. Ufficialmente Pechino ha mantenuto una posizione neutrale ufficiale, ma Putin e Xi Jinping non hanno mai nascosto il loro sostegno reciproco. La vicinanza è anche ideologica, come dimostra quanto avvenuto ieri, in occasione del 76esimo anniversario della fondazione della Corea del Nord, avvenuta il 9 settembre del 1948. “Sono certo che la partnership strategica globale tra Russia e Corea del Nord sarà rafforzata in modo pianificato grazie ai nostri sforzi congiunti”, ha scritto Putin, secondo la Kcna, l’agenzia statale di Pyongyang.
Sulla stessa linea Xi che ha chiesto al leader coreano “una comunicazione strategica più approfondita e una cooperazione con la Corea del Nord”.

Qualche mese prima, a maggio, il leader cinese ha l’amico russo proprio nei giorni in cui Mosca portava avanti una nuova offensiva sul fronte orientale dell’Ucraina.

Nel successivo colloquio, Xi si è congratulato con Putin per la sua elezione al quinto mandato e ha celebrato il 75esimo anniversario delle relazioni diplomatiche instaurate tra l’ex Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Cinese. Secondo l’emittente di Stato Cctv, il leader cinese avrebbe dichiarato che i due Paesi stanno portando avanti le loro relazioni come “buoni vicini, buoni amici e buoni partner”, ribadendo il loro impegno a rispettare il rapporto “senza limiti” firmato nel 2022, poco prima che la Russia invadesse l’Ucraina.

Il futuro delle relazioni Cina-UE

Il viaggio del primo ministro spagnolo mette in evidenza un tentativo di riportare al centro del dibattito internazionale il ruolo del dialogo multilaterale e della diplomazia economica. In un momento in cui le relazioni tra Occidente e Cina sono messe a dura prova, l’approccio spagnolo, che punta su una cooperazione più stretta e bilanciata, vuole costituire un modello per il futuro delle relazioni sino-europee.

Sánchez ha concluso il suo discorso sottolineando che “dobbiamo fare sforzi costruttivi per trovare soluzioni che vadano a beneficio di tutte le parti”, ribadendo l’impegno della Spagna a lavorare in questa direzione.

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