Europa invasa dalle droghe, un terzo delle persone le ha provate

Cannabis e cocaina rimangono in testa, ma la disponibilità di nuove sostanze è in aumento. Con conseguenze su salute e criminalità
3 settimane fa
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Droghe

L’Europa è invasa più che mai dalle droghe. Un terzo degli europei le ha provate, con cannabis e cocaina in testa. In particolare, il 15% dei giovani adulti nell’Ue ha fatto uso di cannabis (la pianta della marijuana) nell’ultimo anno, mentre il 2,5% ha fatto uso di cocaina. Lo rivela lo ‘European Drug Report 2024: Trends and Developments (Relazione europea sulla droga 2024: tendenze e sviluppi)’ che presenta l’ultima analisi dell’EMCDDA (il centro di informazione sulle droghe dell’Unione europea) sugli Stati membri dell’Ue più Turchia e Norvegia, recentemente pubblicato.

Quello che i dati restituiscono è che l’impatto delle droghe illecite è ormai visibile quasi ovunque: praticamente tutto ciò che ha proprietà psicoattive ha il potenziale per essere usato come droga, perciò, sottolinea il rapporto, chiunque, direttamente o indirettamente, può essere colpito dall’uso di droghe illecite e dai problemi connessi.

Innanzitutto quelli di salute e dunque sanitari – tra cui la gestione dei disturbi psichiatrici – ma anche quelli politici, come i senzatetto, e di sicurezza, con un aumento segnalato della criminalità in particolare giovanile. Su quest’ultimo aspetto, l’analisi sottolinea i maggiori livelli di violenza e corruzione guidati dal mercato della droga in alcuni Paesi e i contraccolpi su governance e sviluppo in molte Nazioni a basso e medio reddito, che vanno ad aggiungersi alle già considerevoli sfide di salute pubblica e sicurezza da affrontare.

Si amplia la gamma di sostanze a disposizione

Un altro elemento critico messo in luce dall’analisi è che la disponibilità di droghe rimane elevata per quasi tutti i tipi di sostanze, anzi addirittura si amplia rispetto al passato la gamma di sostanze reperibili sul mercato, oltretutto spesso disponibili ad alta potenza o in purezza o in nuove forme, miscele o combinazioni. Tra queste rientrano sostanze nuove, delle quali consumatori e studiosi ancora non hanno ancora molti dati sui rischi per salute.

Il consumo simultaneo di più droghe, anche involontariamente, è sempre più comune, aumentando il rischio di overdose e complicando le risposte sanitarie. Inoltre, la diversificazione dei prodotti, come edibili e tecnologie di svapo, rende più difficile prevedere i rischi associati al consumo.

Le droghe sintetiche, come i cannabinoidi e gli stimolanti prodotti in laboratorio, sono motivo di particolare preoccupazione perché è difficile per le autorità nazionali identificare i composti problematici, quindi vietarli e fermare i trafficanti abbastanza rapidamente.

Ecco in sintesi la situazione.

Cannabis: la droga illecita più diffusa

La cannabis, in particolare sotto forma di erba o resina, rimane la droga illegale più consumata in Europa, con una prevalenza stimata di consumo circa cinque volte superiore a quella dell’altra sostanza più vicina. Secondo i dati dell’Ue, tra tutti gli adulti il consumo è più alto nella Repubblica Ceca, in Italia, in Francia e in Spagna, e più basso a Malta, in Turchia e in Ungheria.

Nel 2023 l’uso di cannabis tra la popolazione Ue di età compresa tra 15 e 34 anni è stimato al 15% (15,1 milioni), con un’incidenza doppia tra gli uomini. Tra i 15 e i 24 anni, si stima che il 18,6% (8,8 milioni) abbia fatto uso di cannabis nell’ultimo anno e il 9,7% (4,6 milioni) nell’ultimo mese.

Si stima inoltre che circa l’1,3% (3,7 milioni) degli adulti di età compresa tra 15 e 64 anni e il 2% (2 milioni) tra i 15 e i 34 anni siano consumatori di cannabis giornalieri o quasi giornalieri (ovvero hanno fatto uso della droga per 20 giorni o più nell’ultimo mese).

Consumo Cannabis Europa Euda

Alcuni Stati europei stanno sperimentando nuove politiche per regolare l’uso ricreativo di questa droga. Germania, Malta e Lussemburgo hanno introdotto leggi per consentirne la coltivazione domestica. I Paesi Bassi, dove coltivazione, la vendita e il possesso di cannabis rimangono reati penali ma dove la vendita di piccole quantità nei ‘coffeeshop’ è stata tollerata per decenni, stanno testando una filiera di approvvigionamento legale per superare la dipendenza dal mercato illegale. La Repubblica ceca ha annunciato piani per un sistema di distribuzione regolamentato e tassato, mentre la Svizzera ha iniziato ad autorizzare sperimentazioni pilota di vendite o altri sistemi di distribuzione per residenti specifici in determinate città.

Cocaina: non più (solo) la droga dei ricchi

La cocaina è la seconda droga illecita più consumata, con differenze tra i Paesi: il consumo è più alto nei Paesi Bassi, in Spagna e in Irlanda, e più basso in Turchia, Portogallo, Polonia e Ungheria. Secondo i dati, 2,5 milioni di giovani tra i 15 e i 34 anni (il 2,5% di questa fascia di età) l’hanno usata nel 2023. Sebbene i livelli di prevalenza e i modelli di consumo differiscano notevolmente tra gli Stati, la disponibilità di questa droga è in aumento da diversi anni, come conferma il sequestro nel 2022 di 323 tonnellate, un record per il sesto anno consecutivo.

Allo stesso modo, è cresciuta la preoccupazione che i costi sanitari e sociali associati a questa droga stiano aumentando in modo significativo. Anche perché, sottolinea il rapporto, l’uso di cocaina, e in particolare quello di crack, sembra diventare più comune, soprattutto tra alcune comunità emarginate. Il che contrasta con la percezione pubblica di una droga utilizzata da persone socialmente integrate e benestanti, e pone nuovi problemi.

Consumo Cocaina Europa Euda
Prevalenza del consumo di cocaina in Europa almeno una volta nella vita. Survey 2022. EUDA dati

Dalle anfetamine all’eroina fino alla ‘droga della vita notturna’

Quanto alle altre sostanze, l’anfetamina, la metanfetamina e i catinoni sintetici sono largamente presenti in Europa, con una produzione sempre più localizzata, in particolare in Polonia: si tratta di una minaccia in crescita.

L’MDMA

Una menzione a parte va per l’MDMA, il secondo stimolante illecito più comunemente utilizzato in Europa, chimicamente correlato alle anfetamine ma con effetti leggermente diversi. La sua particolarità sta nel fatto che viene assunto principalmente in modo episodico, nel contesto della vita notturna e degli ambienti di intrattenimento: in pratica è la droga della vita notturna. Infatti il suo uso è diminuito in pandemia per poi rimbalzare con la fine delle restrizioni. A differenza di altri tipi di droghe, l’Europa -soprattutto nei Paesi Bassi o nei dintorni – è un polo di produzione di questa sostanza, sia per il consumo interno che per l’esportazione verso mercati extra-Ue. Lo conferma il maggior numero di laboratori di MDMA smantellati nell’Unione: 48 nel 2022, erano 25 nel 2021.

Altra particolarità è che le compresse di MDMA sono solitamente disponibili in molti design, spesso repliche colorate dei loghi dei marchi e in formati più innovativi, come gli edibili (caramelle, gelatine e lecca-lecca): si tratta di prodotti che pongono difficoltà nella regolazione del dosaggio e aumentano il rischio di consumo involontario, in particolare se vengono consumati da minorenni.

L’eroina

Non si possono poi tralasciare gli oppioidi, che restano una delle principali cause di overdose in Europa: su tutti l‘eroina è ancora il più comunemente utilizzato ed è responsabile di una quota consistente del carico sanitario attribuito al consumo di droghe illecite. Si stima che lo 0,3% della popolazione adulta dell’Ue, ovvero circa 860mila persone, abbia fatto uso di oppioidi nel 2022.

E se da una parte la sua disponibilità potrebbe calare a causa della diminuzione della produzione in Afghanistan, dall’altra si teme un aumento degli oppioidi sintetici, come i nitazeni, che rappresentano un rischio significativo per la salute pubblica.

Le nuove sostanze psicoattive

Non mancano poi le nuove sostanze psicoattive (NPS), in continua evoluzione: i produttori continuano a crearne di nuove per eludere i controlli legali, ad esempio nel 2022 sono state rilevate 400 nuove sostanze. Tra queste, i cannabinoidi sintetici rappresentano una preoccupazione particolare, perché spesso sono venduti come cannabis adulterata, aumentando il rischio di avvelenamenti acuti.

LSD, Ketamina, gas esilarante

In Europa inoltre vengono utilizzate numerose altre sostanze con proprietà allucinogene, anestetiche, dissociative o depressive: tra queste, LSD, funghi allucinogeni, ketamina, GHB e protossido di azoto, comunemente noto come gas esilarante.

Alcune di queste sostanze sembrano essersi consolidate in alcuni Paesi, città o popolazioni specifiche, sebbene nel complesso la loro prevalenza relativa possa rimanere bassa rispetto ad altre classi di droghe più note. La ketamina ha rappresentato il 9% della quantità di nuove sostanze psicoattive sequestrate nell’Unione Europea nel 2022.

Gli effetti sulla salute

Tutte le droghe, pur con qualche differenza, hanno pesanti effetti sulla salute:

  • il consumo regolare di cannabis può causare dipendenza, problemi respiratori e sintomi psicotici, oltre a peggiorare i risultati scolastici e aumentare il rischio di coinvolgimento nel sistema giudiziario.
  • la cocaina è stata coinvolta nel 23% dei decessi indotti da droga nel 2022 (era il 20% nel 2021), e in generale è associata ad agitazione, psicosi, ipertensione, aritmia, sindrome coronarica acuta e ictus. Inoltre spesso si associa all’uso di alcool, con ulteriori conseguenze sulla salute.
  • storicamente, l’eroina è stata la principale droga associata all’iniezione in Europa, una modalità di assunzione che comporta un rischio più elevato di malattie cardiovascolari, problemi di salute mentale, incidenti e malattie infettive come l’HIV. Tra l’altro oggi questa modalità di assunzione riguarda anche altre sostanze come anfetamine, cocaina, catinoni sintetici, da soli o in combinazione. Si stima che mezzo milione di europei si siano iniettati una droga illecita nell’ultimo anno.
  • i rischi per la salute delle nuove sostanze psicoattive sono solitamente sconosciuti, sebbene alcuni rappresentino chiaramente un problema per i consumatori. Basti pensare al fentanil, che in Nord America è protagonista di un’emergenza sanitaria pubblica caratterizzata da alti livelli di mortalità.
  • Il protossido di azoto infine è stato collegato a vari problemi di salute, tra cui avvelenamenti, ustioni e lesioni polmonari e, in alcuni casi di esposizione prolungata, neurotossicità da carenza di vitamina B12.

Traffico di droga altamente dinamico, cresce la violenza

Le droghe non sono solo un problema di salute ma anche di sicurezza, aggravato dal fatto che il traffico di sostanze illecite è altamente dinamico e si adatta rapidamente agli sviluppi geopolitici, ai conflitti regionali e ai cambiamenti nelle rotte commerciali. Il maggior giro di droga è dovuto in larga a parte alla capacità dei gruppi criminali di sfruttare le opportunità offerte dalle moderne infrastrutture di trasporto commerciale.

Inoltre, la concorrenza tra gruppi criminali nel mercato della droga, sia a livello all’ingrosso che al dettaglio, ha portato a un aumento della violenza e della criminalità, tra cui omicidi, guerra tra gang, corruzione, intimidazioni e violenza. Parallelamente, crescono anche le preoccupazioni sul reclutamento e lo sfruttamento di minorenni da parte di reti criminali.

In conclusione, la Relazione europea sulla droga 2024 dipinge un quadro complesso e dinamico del mercato illegale della droga nel Continente: un problema multisfaccettato che va affrontato, spiega, attraverso una cooperazione rafforzata tra i Paesi che punti a contrastare la produzione, il traffico e l’impatto sociale delle sostanze stupefacenti e che combini interventi sanitari, normativi e sociali.