Luigi Di Maio è stato confermato come inviato speciale dell’Unione Europea per il Golfo fino al 28 febbraio 2027. La decisione, ufficializzata dal Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE), rappresenta un voto di fiducia per l’ex capo della Farnesina, che ricopre l’incarico dal 2023, guidando l’azione dell’Ue in una regione sempre più strategica come quella del Golfo Persico.
Di Maio confermato, Kallas: “Lavoro eccellente”
Il suo nome era stato proposto ai Ventisette dall’Alta rappresentante per la politica estera dell’Ue Kaja Kallas che ha elogiato “l’eccellente lavoro” svolto dall’ex ministro degli Esteri.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non si è opposta alla sua nomina. Luigi Di Maio ha espresso gratitudine per la rinnovata fiducia, sottolineando l’importanza del rafforzamento delle relazioni con i Paesi del Golfo e del dialogo multilaterale per affrontare le sfide globali come energia, stabilità regionale e crisi climatica.
Qual è il ruolo dell’inviato UE per il Golfo?
L’inviato speciale dell’UE per il Golfo è una figura istituita per gestire e coordinare la politica estera dell’Unione nei confronti dei sei membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG): Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Oman.
Questa regione è cruciale per diversi aspetti:
- Energia e transizione ecologica: il Golfo è un partner strategico per il gas naturale, il petrolio e, in misura crescente, per lo sviluppo delle energie rinnovabili come l’idrogeno verde;
- Sicurezza e stabilità regionale: il Golfo gioca un ruolo centrale in crisi che spaziano dallo Yemen alla competizione con l’Iran, rendendolo un attore chiave per il mantenimento della pace;
- Commercio e investimenti: l’area è un crocevia per il commercio globale, con rotte marittime e progetti infrastrutturali di rilievo internazionale.
Il ruolo dell’inviato include:
- Favorire il dialogo politico tra l’Ue e i Paesi del Golfo Persico, promuovendo valori e interessi comuni;
- Rafforzare i rapporti economici, incentivando gli investimenti reciproci;
- Gestire crisi e mediazioni diplomatiche, contribuendo alla stabilità della regione;
- Promuovere la sostenibilità attraverso partenariati per l’energia verde e la lotta al cambiamento climatico.
Dal 2023, sotto la guida di Di Maio, l’Ue ha rafforzato la sua cooperazione strategica con il Golfo, siglando memorandum sull’energia sostenibile e aumentando la collaborazione su dossier complessi come la sicurezza alimentare globale e la stabilità politica nella regione.
Verso il 2027: una sfida multilaterale
La conferma di Luigi Di Maio fino al 2027 garantisce stabilità e continuità a una carica che ha un impatto diretto sull’efficacia dell’azione diplomatica dell’UE. Il Golfo sarà uno dei teatri decisivi per dimostrare la capacità europea di affrontare sfide globali e promuovere valori comuni in un contesto internazionale molto incerto.