Ventisette Paesi d’accordo sul potenziare la base industriale della difesa europea, ventisei d’accordo sull’aumentare il sostegno all’Ucraina. Finisce così la riunione straordinaria del Consiglio europeo, con l’Ungheria di Orbán che si sfila mentre il resto dell’Ue si stringe attorno a Kiev di fronte ai missili russi e alla pressione statunitense. Che scenari si aprono per l’Europa?
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