Starmer a Bruxelles incontra Ursula von der Leyen: tutto ciò che si sono (e non si sono) detti

Grandi assenti sono i punti in disaccordo: pesca, mercato unico e spostamenti agevolati per i giovani. Ecco cosa si sono detti il primo ministro britannico e Ursula von der Leyen
2 mesi fa
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Keir Starmer e Ursula von der Leyen (Wiktor Dabkowski/Fotogramma)
Keir Starmer e Ursula von der Leyen (Wiktor Dabkowski/Fotogramma)

Un appuntamento atteso e desiderato, quello che si è tenuto oggi tra il primo ministro britannico Keir Starmer e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. I due si sono incontrati a Bruxelles per la prima visita in capitale comunitaria per il premier da quando è a Downing Street.

Entrambi i leader hanno sottolineato l’importanza di costruire una cooperazione tra Uk e Ue perché condividono “gli stessi valori”. In tempi di incertezza globale, per il primo ministro britannico è importante riallacciare i rapporti con l’Unione europea dopo l’abbandono del Regno Unito dei 27 Stati Membri. Ma tra gli argomenti trattati mancherebbero i grandi protagonisti. Scopriamo quali.

Tutto ciò che non si son detti (ma che avrebbero dovuto chiarire)

Dalle prime dichiarazioni, così come dalla lettera di benvenuto della presidente Ursula von der Leyen, è emerso che ciò che mancherà nel dialogo iniziale tra i due leader è uno dei temi principali dei quali i due avrebbero dovuto discutere: il libero spostamento dei giovani, soprattutto per motivi di studio e scambi interculturali.

Come sosteneva negli scorsi giorni il Guardian, l’interesse di Starmer, nel ripristinare le relazioni con l’Ue, dipendeva da quanto si fosse impegnato per questo tema. Si tratta, quindi, di un “reset” che pare però non ci sia stato. E lo stesso vale per il commercio, per il quale il Regno Unito sembra non voler fare passi indietro quando si parla di entrare in un mercato unico, con oneri e doveri che esso comporta, così come la “questione pesca”.

Come scrive il Financial Times, in base ad uno degli accordi trattati dai due leader, le disposizioni transitorie per il commercio di energia elettrica con l’Ue, di cui beneficia il Regno Unito, scadono nel giugno 2026, contemporaneamente a un accordo transitorio sui diritti di pesca, che sono politicamente sensibili per gli Stati membri costieri dell’Ue. “Questo collegamento sembra essere stato dimenticato da alcuni, ma c’è un rischio reale che scoppi una disputa sui diritti di pesca e faccia naufragare tutta la buona volontà”, ha affermato Sam Lowe, consulente per la politica commerciale del Regno Unito e dell’Ue presso la società di consulenza Flint Global, al quotidiano inglese.

Ma Keir Starmer e Ursula von der Leyen hanno preferito sorvolare – per il momento – sulle tematiche sulle quali erano in disaccordo, per approfondire, invece, i punti sui quali sono d’accordo: gestire in modo intelligente la migrazione irregolare, difendere l’Ucraina contro la Russia, fare fronte comune sulla difesa degli innocenti coinvolti nella guerra in Medio Oriente.

Cosa si sono detti Ursula von der Leyen e Keir Starmer?

Von der Leyen ha evidenziato come l’Unione europea e il Regno Unito stiano collaborando strettamente nella risposta alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. “Come G7, collaboriamo strettamente sia per gli aiuti a Kiev che per le sanzioni contro la Russia,” ha dichiarato la presidente della Commissione. Questa cooperazione è fondamentale per sostenere la lotta dell’Ucraina per la libertà e l’indipendenza.

Entrambi i leader, inoltre, hanno ribadito il loro impegno nella lotta contro il cambiamento climatico. “Lavoriamo entrambi per la decarbonizzazione,” ha affermato von der Leyen, sottolineando l’importanza di economie circolari e decarbonizzate. Questo impegno comune rappresenta una base solida per ulteriori collaborazioni bilaterali.

E proprio sul piano bilaterale, von der Leyen ha sottolineato l’importanza di focalizzarsi sull’applicazione dell’accordo di recesso, dell’accordo di Windsor e del Technology Safeguards Agreement (Tsa). Questi accordi rappresentano il fondamento delle relazioni tra l’Ue e il Regno Unito, e la loro piena attuazione è cruciale per una cooperazione efficace.

L’accordo di recesso

L’Accordo di Recesso, firmato il 24 gennaio 2020, ha stabilito i termini della Brexit, garantendo i diritti dei cittadini dell’Ue nel Regno Unito e viceversa. Ha introdotto un periodo di transizione fino al 31 dicembre 2020, durante il quale il Regno Unito ha continuato a seguire le regole dell’Ue. L’accordo include un regolamento finanziario per gli obblighi del Regno Unito verso l’Europa e un protocollo speciale per mantenere aperto il confine tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda. Inoltre, stabilisce meccanismi di governance e risoluzione delle controversie per l’interpretazione e l’applicazione dell’accordo.

L’accordo di Windsor

L’Accordo di Windsor, firmato nel 2023, modifica il Protocollo sull’Irlanda del Nord per risolvere problemi pratici post-Brexit. Esso elimina i controlli doganali nel mare d’Irlanda, facilitando la circolazione di beni e persone all’interno del Regno Unito. L’accordo mira a mantenere aperto il confine tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda, evitando tensioni politiche e religiose. Inoltre, fornisce certezza e prevedibilità durature per cittadini e imprese dell’Irlanda del Nord.

Technology Safeguards Agreement

Il Technology Safeguards Agreement (Tsa) è un trattato che stabilisce il quadro legale e tecnico per la gestione sicura delle tecnologie sensibili, come i lanci spaziali e i satelliti. Questo accordo permette l’uso di tecnologie spaziali statunitensi in altri Paesi, proteggendole da accessi non autorizzati. Il Tsa supporta la crescita del settore spaziale nei paesi partner, facilitando le attività di lancio e garantendo la protezione delle tecnologie coinvolte.

Una leadership pragmatica

Il primo ministro Starmer ha espresso la sua convinzione che il pubblico britannico desideri una leadership pragmatica e sensata nei rapporti con i vicini europei. “Credo fermamente che il pubblico britannico voglia tornare ad una leadership pragmatica e sensata nei rapporti con i nostri vicini più prossimi,” ha dichiarato. Starmer ha sottolineato l’importanza di far funzionare la Brexit per produrre risultati concreti, aumentare la crescita economica, rafforzare la sicurezza e affrontare sfide comuni come la migrazione irregolare e il cambiamento climatico, con l’aiuto e gli accordi stipulati con l’Unione europea.

Condanna degli attacchi in Medio Oriente

Durante l’incontro, von der Leyen ha anche condannato fermamente l’attacco missilistico balistico lanciato dall’Iran contro Israele, definendolo una minaccia per la vita di civili innocenti e un potenziale innesco di conflitti generalizzati nella regione. Ha ribadito l’appello dell’Ue per un cessate il fuoco e la liberazione di tutti gli ostaggi.

L’incontro tra Ursula von der Leyen e Keir Starmer a Bruxelles ha messo in luce l’importanza della cooperazione tra l’Unione Europea e il Regno Unito in un contesto globale sempre più complesso. Entrambi i leader hanno espresso la volontà di rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali e affrontare insieme le sfide globali. Starmer in seguito incontrerà anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.