“Mala tempora currunt sed peiora parantur”. Così, secondo gran parte dei filologi, Cicerone aveva preparato il popolo romano alla fine della Repubblica. Così potremmo riassumere i ripetuti avvertimenti fatti dalle istituzioni europee da quando è iniziata la guerra in Ucraina: quelli di adesso sono tempi bui, ma se ne preparano di peggiori.
Un indizio che arriva dalla Francia rende ancora più oscuri gli scenari. Secondo l’emittente “Europe 1”, il governo d’Oltralpe starebbe preparando degli opuscoli che riportano indicazioni su come sopravvivere in caso di guerra.
Il manuale di sopravvivenza in Francia
L’idea dell’esecutivo è quella di preparare tutte le famiglie francesi ad affrontare le “minacce imminenti” entro la fine dell’estate. “L’obiettivo è dire ai francesi di prepararsi a qualsiasi eventualità, non solo al conflitto armato“, ha detto a Europe 1 un funzionario governativo.
A tutti i nuclei familiari sarà distribuito un elenco di numeri di emergenza, unito alle frequenze radio da seguire per restare aggiornati e una serie di promemoria potenzialmente vitali (come quello di chiudere porte e finestre in caso di minaccia nucleare). Nell’ultima sezione, l’opuscolo contiene informazioni su come registrarsi alla riserva militare (e non esclude nessuno, neanche i pensionati).
Cosa inserire nel kit di sopravvivenza
Il manuale è lungo circa 20 pagine e segue l’esempio di quelli già distribuiti in Svezia, Norvegia e Finlandia. Secondo le indiscrezioni, l’opuscolo sarà diviso in tre parti:
- la prima sarà dedicata a un “kit di sopravvivenza” da avere in casa in caso di crisi gravi: almeno sei litri di acqua in bottiglia, dieci lattine di cibo, impacchi vari, una soluzione salina, paracetamolo, batterie, torce;
- La seconda parte è dedicata alle azioni da intraprendere in caso di minaccia imminente, ed elenca i numeri di emergenza e le procedure da seguire a seconda del tipo di crisi in corso;
- l’ultima parte è dedicata all’iscrizione nella riserva militare.
A corredo ci sono immagini e descrizioni dettagliate per dare ai francesi tutte le informazioni necessarie a “proteggere sé stessi e coloro che ci sono vicini”.
Il conflitto armato o nucleare con la Russia è l’ipotesi che più atterrisce, ma il manuale prepara il popolo anche a “disastri naturali, incidenti tecnologici e informatici, crisi sanitarie“.
“Non vuol dire che la guerra sia imminente”
Secondo Le Figaro, il manuale di sopravvivenza è già sul tavolo del primo ministro François Bayrou, in fase di approvazione finale. Il riferimento al conflitto armato ha immediatamente sollevato le preoccupazioni di giornalisti e cittadini. Il Segretariato generale della difesa e della sicurezza nazionale, ha provato a tranquillizzare il popolo francese: la presenza di un kit per la sopravvivenza non vuole “assolutamente” indicare un conflitto imminente e l’attenzione non va rivolta solamente alla questione bellica.
Macron: “Voglio che siamo pronti”
Fatto sta che nelle righe del manuale riecheggiano i toni usati da Emmanuel Macron in primis quando il testo spiega come iscriversi alla riserva militare: “La Patria ha bisogno di voi, del vostro impegno”, ha detto due settimane il presidente francese nel discorso alla nazione. Nella stessa occasione, il capo dell’Eliseo ha messo in guardia i suoi concittadini sulla minaccia russa: “La Russia è diventata, nel momento in cui vi parlo, e per gli anni a venire, una minaccia per la Francia e per l’Europa“, ha aggiunto Macron chiosando: Chi può credere che la Russia si fermerà all’Ucraina?“.
Per Mosca, il presidente francese è “disconnesso dalla realtà”. Intanto, anche Ursula von der Leyen ha richiamato alla massima allerta: “La pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata. Stiamo affrontando una crisi della sicurezza europea, ma sappiamo che è proprio nelle crisi che l’Europa è sempre stata costruita. Questo è il momento per una difesa comune” ha detto la presidente della Commissione Ue parlando con gli eurodeputati lo scorso 11 marzo.
Dello stesso tenore gli avvertimenti del Segretario generale della Nato, Mark Rutte: Se a gennaio l’ex premier olandese si era limitato a un generico: “Non siamo in guerra, ma nemmeno in pace”, durante la conferenza stampa di chiusura della prima ministeriale Difesa del 2025, il Segretario ha alzato il tiro: come Paesi Nato, “dobbiamo passare a una mentalità da tempo di guerra e la nostra industria deve seguirci in questo cambiamento”.
Ancora una volta, le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione francese a produrre questi opuscoli sono da ritrovare nelle parole di Macron: “Quello che voglio è che siamo pronti. Quello che voglio è che siamo protetti”, ha detto tre giorni fa (18 marzo) il presidente francese durante una visita alla base aerea di Luxeuil-les-Bains (Haute-Saone). Macron aveva appena annunciato che l’aeronautica avrebbe beneficiato di “più ordini per Rafale”, il jet da combattimento francese. Il capo dell’Eliseo ha definito questa scelta “un imperativo nel contesto attuale”.