Il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz prosegue oggi il suo tour europeo, ribadendo con forza la sua visione europeista e la volontà di rilanciare il ruolo della Germania nel contesto continentale. Dopo le visite a Parigi e Varsavia, oggi Merz è atterrato a Bruxelles per una serie di incontri strategici con i vertici delle istituzioni europee, in una data simbolica: il 9 maggio, Giornata dell’Europa.
La giornata europea di Merz
La giornata del cancelliere tedesco è stata particolarmente intensa. In mattinata ha incontrato il presidente del Consiglio europeo António Costa, con il quale ha tenuto successivamente una conferenza stampa congiunta. Merz ha poi avuto un colloquio con Ursula von der Leyen, sua connazionale e compagna di partito nell’Unione cristiano democratica tedesca.
La presidente della Commissione Ue ha accolto il cancelliere sottolineando come questa non fosse “solo una visita inaugurale ma il segno di un nuovo inizio della Germania sul palcoscenico europeo”. Durante il tour brussellese, Merz ha incontrato anche i leader della Nato, con l’obiettivo di discutere le questioni legate alla sicurezza europea e al rafforzamento della cooperazione in materia di difesa.
Le dichiarazioni sulla guerra in Ucraina
Durante la conferenza stampa con António Costa, Merz ha ribadito che la fine della guerra in Ucraina rappresenta la “priorità numero uno” del suo governo, confermando quanto già aveva espresso nella sua prima intervista a Welt Tv: “La priorità resta fornire un contributo europeo affinché la guerra in Ucraina si concluda il prima possibile”.
Il cancelliere ha voluto chiarire la sua posizione: “Su come affrontare la guerra in Ucraina continuerò a dire ciò che ho detto negli ultimi tre anni e mezzo da leader dell’opposizione in Germania: ovvero che sostengo fermamente l’Ucraina e la sua causa, e faremo tutto il possibile per porre fine a questa guerra il più rapidamente possibile, ma che questo obiettivo può essere raggiunto solo insieme all’Ucraina. Gli ucraini devono essere coinvolti. E dobbiamo chiarire bene la nostra posizione, che è al fianco dell’Ucraina“.
Merz ha anche espresso il suo sostegno alla “proposta di Trump per il cessate fuoco”, definendola “la strada giusta”. In un’ulteriore dichiarazione, il cancelliere ha rivelato di aspettarsi l’inizio di “seri colloqui” per porre fine al conflitto già dopo questo fine settimana.
Fra i temi toccati anche la sfida sulla Difesa, con Merz che ha sottolineato come i soldi non bastino e sia necessario unire le risorse finanziarie in Ue, fare “economie di scala” e “ridurre le inefficienze”.
La posizione sui dazi e i rapporti con gli Stati Uniti
Nei suoi incontri odierni, il cancelliere tedesco, atlantista di ferro, ha affrontato con decisione anche il tema dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti, mantenendo una chiara “linea europea”. Durante la conferenza stampa, ha dichiarato: “Mi sono congratulato con il presidente degli Stati Uniti per l’accordo raggiunto con il Regno Unito. Ma gli ho detto che non è possibile farlo con i singoli Stati membri dell’Ue, perché negoziamo gli scambi commerciali solo insieme. La mia impressione è che lo abbia accettato. Quindi ora sa che può negoziare con noi solo insieme e ho collaborato strettamente con la presidente della Commissione europea”. Lo stesso presidente americano ha dichiarato che tratterà l’Unione europea come singolo blocco.
Il cancelliere ha poi criticato l’approccio protezionistico del tycoon: “Ho anche detto che non è una buona idea inasprire la controversia sui dazi. La cosa migliore sarebbe azzerare tutto per tutti. Mi ha invitato a Washington e sono sicuro che parleremo di questa questione nel prossimo futuro”. Merz ha aggiunto che negli Stati Uniti “sta iniziando la discussione sugli svantaggi dei dazi per l’economia statunitense” e che la sua impressione è che “una guerra tariffaria danneggi tutti. Nessuno vince”.
Ne avevamo parlato in questo articolo: I dazi di Trump verso l’Ue sono un rischio per gli americani
Rispondendo a una domanda specifica sulla possibilità di accettare dazi al 10% da parte degli Stati Uniti, Merz ha chiarito: “Su ciò che congiuntamente percepiremmo come accettabile è un aspetto di cui dovrei discutere con i miei colleghi del Consiglio europeo. Ho già espresso la mia opinione personale oggi, ovvero che preferiremmo non vedere alcun dazio. Abbiamo avuto un periodo con aliquote tariffarie molto basse, leggermente diverse tra Ue e Usa, e diverse per i diversi gruppi di prodotti, ma sono fermamente convinto che l’azzeramento dei dazi sia la soluzione migliore e che il riconoscimento reciproco degli standard tecnologici ne sia parte integrante”.
La questione migratoria
Merz ha affrontato anche il tema della migrazione, chiarendo la posizione della Germania rispetto alle recenti notizie su un possibile stato di emergenza: “Naturalmente, anche la limitazione della migrazione irregolare è una questione importante per me. Conoscete le notizie in merito alla possibilità che la Germania attivi lo stato di emergenza per affrontare i flussi migratori. Voglio dirlo in modo molto chiaro e netto, poiché ci sono state alcune incomprensioni. Nessuno nel governo federale, neanche a titolo personale, ha parlato di stato di emergenza“.
Il cancelliere ha spiegato l’approccio tedesco: “Ora stiamo effettuando controlli più intensi alle frontiere. Stiamo controllando all’incirca come durante gli Europei di calcio dello scorso anno. Continueremo anche con i rimpatri. Ma tutto questo è conforme al diritto europeo e i nostri vicini europei ne sono completamente informati. Non si tratta di un’iniziativa isolata della Germania. Siamo coordinati con i nostri vicini europei”, ha ribadito il cancelliere tedesco.
Questa posizione conferma quanto già annunciato durante l’incontro avuto mercoledì scorso con il premier polacco Donald Tusk a Varsavia, quando Merz aveva confermato l’adesione della Germania a un’iniziativa congiunta – promossa da Danimarca, Paesi Bassi e Italia – volta a rafforzare le politiche europee in materia di asilo e migrazione.
Il debito comune europeo e il rilancio economico
Sul tema del debito comune europeo, Merz ha espresso una posizione chiara durante la conferenza stampa: “Per quanto riguarda il quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea, sicuramente ci saranno alcune divergenze di opinione. Non cambierò la posizione del governo federale tedesco per quanto riguarda le possibilità di indebitamento dell’Ue. Quelle devono restare eccezioni. In passato ci sono già state eccezioni, ma ora saremo confrontati a lungo con crisi e situazioni difficili nel mondo. Tuttavia, ciò non può essere una giustificazione permanente per ulteriori debiti europei”.
Il cancelliere ha riconosciuto che “sarà una discussione difficile” e che “sicuramente ci sono divergenze tra la Germania, alcuni Paesi del nord Europa e altri Stati membri dell’Ue. Non c’è consenso ovunque, nemmeno tra Germania e Francia. Ma ne parliamo in modo costruttivo”. Riflessioni che arrivano a circa due mesi dalla storica approvazione del “bazooka fiscale” da parte del Bundestag, che allenta il freno costituzionale al debito per stanziare miliardi in difesa e infrastrutture.
Nel colloquio con von der Leyen, Merz ha evocato la lezione di Robert Schuman, sottolineando che “l’integrazione europea è nata come progetto politico, non solo economico“. Le parole del leader della Cdu sono in linea con il nuovo corso europeo che segna un graduale allenamento delle politiche green in favore della produttività: “Dobbiamo creare condizioni favorevoli per la nostra industria. Il governo tedesco sostiene il pacchetto ‘omnibus’ per ridurre la burocrazia e proporrà l’abrogazione della Corporate Sustainability Due Diligence Directive, la direttiva sulle catene di approvvigionamento. Intendiamo anche revocare la legge nazionale che la recepisce”.
Il cancelliere ha anche fatto riferimento ai rapporti Letta e Draghi come stimoli per un nuovo ciclo di riforme: “Ho letto con attenzione il rapporto Letta e lo considero un invito all’azione. Il rapporto Draghi è altrettanto cruciale, come lo fu quello Delors negli anni ’80. È il momento di una modernizzazione profonda del quadro normativo europeo“, ha aggiunto Merz.
L’impegno europeo della Germania
Il cancelliere tedesco ha poi concluso la sua giornata a Bruxelles ribadendo il forte impegno europeo della Germania: “Stamattina ho delineato chiaramente la nostra posizione, la posizione chiara del governo federale tedesco, ovvero che vogliamo essere fortemente coinvolti nell’Unione europea, che vogliamo apportare la nostra lunga esperienza e che svolgeremo un ruolo attivo”.
Merz ha poi fatto una promessa: “Inviterò anche i membri del mio governo a Berlino a essere più presenti qui a Bruxelles, perché la Germania deve dimostrare il nostro profondo impegno per l’Europa. Questo è nell’interesse dell’Europa, ma è anche nell’interesse della Germania, e continueremo insieme questi sforzi e li intensificheremo nei prossimi anni”.
Sottolineando la coincidenza simbolica della sua visita con la Giornata dell’Europa, Merz ha dichiarato: “Sono lieto e grato che in questo giorno, il 9 maggio 2025, io abbia l’opportunità di essere qui a Bruxelles. Robert Schuman e coloro che lo hanno accompagnato in quel viaggio volevano unire le forze, rafforzare l’Europa, creare un valore aggiunto, perché era consapevole, già allora, che nessun Paese, da solo, sarebbe stato in grado di superare le sfide che vide 75 anni fa e che vediamo di nuovo oggi”.
I mercati finanziari hanno reagito positivamente alle dichiarazioni del cancelliere tedesco, con le borse europee in territorio positivo, sostenute anche dall’ottimismo degli investitori dopo l’accordo tra Usa e Regno Unito sui dazi e in vista dei colloqui sulla politica commerciale tra Usa e Cina che si terranno in Svizzera sabato 10 e domenica 11 maggio.