Jordan Bardella, il prossimo premier francese? Storia e origini del leader lepenista

Ha appena sbancato alle europee, ora punta a trasferirsi a Matignon, la residenza del primo ministro: a 28 anni potrebbe essere il più giovane di sempre
3 settimane fa
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Jordan Bardella (Fotogramma-Ipa)
Jordan Bardella (Fotogramma-Ipa)

Quando il popolo vota, il popolo vince. Queste sono le prime parole social dell’enfant prodige Jordan Bardella, capolista del Rassemblement National (Rn), di cui è presidente dal 2021, che oggi punta al ruolo di primo ministro francese. Nato nel 1995 da genitori di origini italiane, Jordan Bardella è un esempio di integrazione italo-francese e vanta oltre un milione di follower tra TikTok e Instagram.

Marine Le Pen lo ha scelto al suo posto alla guida del partito che ha stravinto alle elezioni europee e che ha costretto lo sconfitto premier Emmanuel Macron a sciogliere l’Assemblea nazionale. Il giovane leader, nuovo volto della destra populista francese, non correrà come parlamentare per le elezioni anticipate che si terranno il 30 giugno (il 7 luglio i ballottaggi). Ma se il Rassemblement National dovesse ottenere la maggioranza, è il favorito per il ruolo di primo ministro. In Francia, infatti, il governo può essere di colore diverso rispetto alla presidenza, ed è già successo in passato con la “coabitazione” tra Chirac (gollista) e Jospin (socialista).

Ma chi è Jordan Bardella e perché oggi alcuni francesi protestano contro la sua ascesa? Scopriamolo insieme.

Chi è Jordan Bardella

Bardella è cresciuto a Drancy, nella periferia nord di Parigi. Figlio unico, è nato dai genitori Olivier Bardella e Luisa Berletti-Mota, d’origine italiana. Diplomato con risultati brillanti, abbandona la facoltà di Geografia per dedicarsi alla politica. La sua iscrizione al Front National risale al 2012. Aveva 20 anni quando viene eletto consigliere regionale di Ile-de-France ed era il 2017 quando assunse il ruolo prima di portavoce e poi di segretario nazionale dell’ala giovanile del partito Generation Nation. Alle europee del 2019 è stato eletto a Strasburgo.

Bardella-Macron

È giovane. Sa comunicare con i suoi coetanei. Usa i social in modo impeccabile e non ha paura di scontrarsi con il premier uscente: “Un solo avversario: Macron. Un solo nemico: l’astensionismo”. Con frasi brevi e incisive, Jordan Bardella ha già scelto il suo cavallo di battaglia: l’immigrazione. Nella corsa alle europee, la sua avversaria principale è stata Valerie Hayer, già eurodeputata e leader del partito di Macron in Europa, ma poco conosciuta e con scarso appeal sui social. Ma neanche gli scontri tv con leader del partito avversario gli hanno creato problemi: il Rn di Le Pen ha vinto le elezioni europee in Francia con il 31,36% dei voti. Il partito del presidente si è fermato a meno della metà (14,6%) e il Partito Socialista a 13,83%. Macron ha deciso di sciogliere l’Assemblea nazionale e indire elezioni legislative per il 30 giugno e il 7 luglio.

Proteste in Francia

Il nuovo volto della destra francese non sembra piacere proprio a tutti. In Place de la Rèpublique a Parigi si sono ritrovate diverse migliaia di persone, tra cui molti giovani. Intonano “Tutti odiano Marine Le Pen” e chiedono la formazione di un fronte popolare a sinistra.

Cosa accadrà adesso in Europa?

La vittoria della destra in Francia non segna un passaggio importante solo per il Paese, ma per l’intera Europa. Come previso, i partiti conservatori e populisti hanno avuto in quasi tutti gli Stati membri un risultato importante e ciò sancirà un cambiamento nella costruzione del nuovo Parlamento europeo. A fare la differenza, potrebbe essere la riconferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione e la scelta d’alleanza con la premier italiana Giorgia Meloni.

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