I programmi dei partiti italiani alle elezioni europee: tra ambiente, giovani e difesa

Cosa propongono i partiti italiani in Europa? Dalla difesa dell’ambiente, fino all’implementazione delle misure di difesa: i giovani, protagonisti solo a metà
2 mesi fa
5 minuti di lettura
Voto europeo nelle urne
Voto europeo nelle urne

Alla vigilia delle elezioni europee nel nostro Paese, un’analisi dei programmi politici dei principali partiti italiani schierati in campo consente una visuale su alcune delle tematiche centrali di interesse pubblico: ambiente, difesa e sicurezza, politiche sociali. I partiti in sintesi hanno toccato tutti, chi più chi meno, il riformare il Green Deal per supportare i privati nella transizione verde necessaria alla salvaguardia dell’ambiente. Politiche giovanili per un’occupazione più efficiente si rendono necessarie per incentivare le nuove generazioni nei futuri processi industriali. Gli stessi processi che vedono la ricerca di un punto di equilibrio tra scelte private e pubbliche. Ecco tutti i programmi dei partiti italiani alle elezioni europee divisi per tre argomenti di interesse.

Ambiente

Secondo un gruppo super partes di 20 scienziati esperti di politiche sul clima e sull’energia, è l’Alleanza verdi e sinistra ad avere il miglior programma in termini di lotta alla crisi climatica. Lo riportano i ricercatori del progetto “Indice di impegno climatico per le elezioni europee 2024” promosso dal blog scientifico Climalteranti e dall’associazione Italian climate network (Icn).

Secondo criteri scientifici di valutazione, il punteggio medio più alto, cioè 9, è stato attribuito all’Alleanza verdi e sinistra. Il partito si distingue per un programma che lega investimenti e politiche climatiche orientate a ridurre le emissioni. Al secondo posto di questa classifica troviamo il Movimento 5 stelle con un voto medio di 8,6. Il Movimento si distingue per responsabilità, nel senso che dimostra di voler attuare le politiche climatiche nell’immediato. Il programma del Partito democratico, al terzo posto con la media di 8,3, chiede la fuoriuscita dai fossili e resta uno dei migliori in termini di immediata attuazione della transizione energetica.

Al quarto posto con una media di 6,6 la lista Pace, terra e dignità. Il programma del movimento fondato da Michele Santoro, che intende riportare all’attenzione dei media il pacifismo. “Per quanto riguarda Alternativa popolare, nel programma del partito, che ha un punteggio medio di 5,6, non si avverte l’urgenza di attuare oggi le politiche climatiche”, si legge nel report. Azione prende un 4,9 in pagella dimostrandosi poco incline a azioni tempestive sul taglio delle emissioni climalteranti.
Peggio è Stati uniti d’Europa, con una media di 4,1, con il suo programma dimostra che la fuoriuscita dai fossili non rientra tra le sue strategie politiche. Seguono poi i partiti della maggioranza parlamentare italiana. Fratelli d’Italia ha pubblicato un programma che ha registrato un voto medio del 3,5. Stesso discorso per Forza Italia con 3,1. La Lega ha fatto invece registrare un punteggio medio di 2,3. Chiude la classifica il partito Libertà con una media pari a 2.

Giovani

  • Forza Italia: Il partito intende favorire la mobilitazione di risparmi privati, contrastare la disoccupazione giovanile e femminile, tutelare la maternità e favorire la mobilità del lavoro con un lasciapassare europeo per la sicurezza sociale. Inoltre, mira a formare giovani medici e infermieri, diversificare le filiere e prevenire la carenza di farmaci e dispositivi medici. Infine, sostiene ulteriormente il programma Erasmus+.
  • Fratelli d’Italia: Il partito propone di incentivare l’imprenditoria giovanile e le aziende che assumono, incrementare le risorse per la formazione scuola-lavoro e la riqualificazione professionale. Inoltre, mira a sostenere le famiglie e i giovani, promuovere stili di vita sani e azioni di contrasto al bullismo e alla criminalità giovanile.
  • Lega: Il partito non prevede misure a favore dei giovani né li nomina nel programma.
  • PD: Il partito propone un nuovo sistema di welfare europeo basato su tre “Garanzie Sociali”: la Garanzia dell’Infanzia, la Garanzia Giovani e una Garanzia Universale per il lavoro. Inoltre, sostiene l’introduzione di un Fondo speciale per la transizione che sostenga chi innova sul piano tecnologico-scientifico e nuovi strumenti per l’accesso al credito di giovani e donne.
  • Movimento 5 Stelle: Il partito propone di scoraggiare il lavoro part-time involontario, fenomeno che colpisce in particolare le giovani donne, e di rafforzare i servizi di sostegno alla genitorialità come gli asili nido. Inoltre, mira a valorizzare le abilità informatiche e creative dei giovani laureati in programmazione attraverso la creazione di incubatori europei per gli sviluppatori di videogiochi.
  • Stati Uniti d’Europa: Il partito propone l’istituzione di un autentico servizio civile culturale, affiancato al servizio civile universale e internazionale, per permettere ai giovani di fare esperienze lavorative e di studio in altri Paesi dell’Unione Europea, dedicate alla conoscenza, promozione e organizzazione della cultura. Inoltre, suggerisce la creazione di un Fondo unico europeo per la mobilità universitaria, per consentire ai giovani di iscriversi a qualsiasi università del territorio UE, con sostegno economico per il trasferimento e la permanenza all’estero. Il partito riconosce l’importanza dell’Unione Europea nel proteggere il presente e il futuro delle giovani generazioni, attraverso il contrasto all’irresponsabilità fiscale degli Stati. Propone politiche mirate a promuovere l’imprenditoria giovanile su tutto il territorio dell’Unione, garantendo alle start-up l’accesso diretto agli investimenti pubblici europei e sviluppando piattaforme digitali che condividano le opportunità di investimento e di lavoro oltre i confini nazionali. Infine, il partito sostiene la necessità di un mercato europeo unico del lavoro, introducendo un quadro di regole comuni per superare le barriere nazionali alla mobilità dei lavoratori, al riconoscimento dei titoli di studio, all’accesso alle professioni, e favorendo una maggiore armonizzazione dei diritti sociali.
  • Azione: Il partito propone di aumentare la quota di fondi PAC destinati ai pagamenti diretti per i giovani agricoltori dal 3% al 5% e di estendere lo status di “giovane agricoltore” da 5 a 10 anni. Inoltre, ritiene urgente regolare operativamente l’età di accesso ai social e ai siti vietati, in ottemperanza al Digital Services Act.
  • Alleanza Verdi-Sinistra: Il partito propone di approvare una direttiva quadro sulla transizione giusta in Europa, aumentando le risorse del Just Transition Fund (JTF) per sostenere le regioni e i settori più colpiti dalla transizione e creare nuovi posti di lavoro per i giovani. Suggerisce all’UE di ridurre i costi della mobilità per i cittadini, come la gratuità dei trasporti per i giovani e il biglietto climatico. Il partito vuole aumentare gli investimenti dell’Unione Europea nei programmi pubblici di salute mentale e organizzare una campagna europea di prevenzione sulla salute mentale, rivolta ai giovani, in collaborazione con i servizi di salute pubblica e le associazioni nazionali. Infine, propone di destinare finanziamenti europei alla promozione della salute, rafforzando i servizi sanitari di prossimità, prestando attenzione all’educazione alla salute fin dall’infanzia e proteggendo i giovani dalla pubblicità di prodotti nocivi come la plastica, le bevande e i cibi che non rispettino le norme.

Difesa

Grande protagonista dei programmi di tutti i partiti italiani è il tema della Difesa e sicurezza dei confini nazionali e europei. Tema che, viste le attuali questioni geopolitiche e i conflitti che coinvolgono supporti e sussidi nazionali, trova spazio nei dibattiti pubblici e sul quale si gioca la partita delle elezioni 2024.

Ecco cosa vogliono i partiti:

  • Forza Italia: È fedele all’Alleanza Atlantica e sostiene il potenziamento dell’industria della difesa e dei programmi comuni, e propone l’istituzione di un commissario europeo per la Difesa.
  • Fratelli d’Italia: Propone l’esclusione delle spese per la difesa dal computo di deficit e debito, il sostegno all’operazione Aspides per la sicurezza della navigazione delle navi UE nel Mar Rosso, e la costruzione di una politica industriale comune nel settore della difesa.
  • Lega: È contraria all’idea della costituzione di un “esercito europeo” e sostiene invece gli investimenti coordinati in tecnologie di difesa da parte degli Stati membri.
  • Partito Democratico: Vuole costruire una difesa comune integrata per l’Europa, coordinare più strettamente gli investimenti e la produzione per la difesa a livello europeo, e rafforzare il coordinamento annuale tra gli Stati membri in materia di bilancio per la difesa.
  • Movimento 5 Stelle: Sostiene che la difesa comune europea dovrebbe essere uno strumento di peacekeeping al servizio delle Nazioni Unite e propone una razionalizzazione della spesa militare.
  • Stati Uniti d’Europa (con Italia Viva e Più Europa): Propone di rafforzare le capacità di difesa, dalla ricerca alla cooperazione militare, e di stabilire le basi per un’Europa della Difesa.
  • Azione-Siamo Europei: Vuole potenziare la cooperazione militare tra i Paesi dell’UE che desiderano partecipare a un progetto di difesa comune, con l’obiettivo ultimo di creare un esercito unico europeo.
  • Alleanza Verdi-Sinistra: Propone di inserire il “ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” nel Trattato sull’Unione europea.

Gli ultimi articoli