Christine Anderson, europarlamentare di AfD, ha associato il nome e il volto di Antonio Decaro alla mafia, con tanto di testo: “Mafia contacts in the Eu Committee”, “Contatti mafiosi nel Consiglio Ue?”.
Il fotomontaggio ritrae l’ex sindaco di Bari in primo piano con un gruppo di mafiosi sullo sfondo. Un’immagine sconcertante con cui la parlamentare di estrema destra ha deciso di attaccare l’esponente Pd da mezzo milione di preferenze alle elezioni europee di giugno.
L’attacco di Anderson a Decaro
Evidentemente, l’eurodeputata di Alternative für Deutschland non ha gradito l’elezione di Antonio Decaro come presidente della commissione Ambiente (ENVI) del Parlamento europeo, avvenuta lo scorso 23 luglio. Le accuse nei confronti dell’ex presidente Anci prendono spunto dall‘inchiesta per presunto voto di scambio che ha coinvolto la città di Bari proprio nelle ultime settimane del suo mandato.
Partendo da un articolo apparso sulla ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’, Anderson fa riferimento all’inchiesta ‘Codice interno’ della Procura antimafia di Bari per mettere nel mirino Decaro: “Naturalmente la presunzione di innocenza vale per il momento anche per Antonio Decaro, ma sorge la legittima domanda su quanto sia saggio eleggere qualcuno alla presidenza di una delle commissioni più importanti del Parlamento Ue mentre l’intero campo del suo partito sta attualmente annegando in un’indagine antimafia”, scrive Christine Anderson nel lungo post che contiene il fotomontaggio.
La replica di Decaro e Zingaretti
L’inchiesta a cui fa riferimento la parlamentare di estrema destro, però, non ha mai coinvolto l’ex sindaco del capoluogo pugliese che su Instagram ha replicato così:
“Un attacco ignobile e calunnioso che utilizza in modo pretestuoso una notizia di una inchiesta che riguarda la mia città ma che in nessun modo ha toccato la mia persona. La parlamentare si dice risentita per la mia elezione a presidente della Commissione ENVI ma invece che attaccarmi per le mie idee (che probabilmente non conosce) prova a screditarmi dandomi del mafioso come si faceva negli anni ‘50 con gli emigrati italiani nei paesi stranieri. Evidentemente l’estrema destra, trovando difficile il confronto sul terreno della politica, sceglie la scorciatoia dell’insulto e della diffamazione”.
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Immediata la replica della delegazione Pd di fronte a questo attacco mediatico. Nicola Zingaretti, capodelegazione del Partito Democratico a Bruxelles, interviene su X e parla di fotomontaggio “incommentabile. Una vergogna contro un galantuomo. Ad Antonio tutta la nostra solidarietà contro uno squallido atto squadrista”.
Il neo presidente della Commissione ENVI ringrazia e annuncia la querela nei confronti della parlamentare di AfD: “Voglio ringraziare i colleghi della delegazione del mio partito per la solidarietà e avvisare la collega tedesca che sarà querelata. Lo faccio per tutelare il mio onore, ma soprattutto quello della mia città e del mio Paese”.