Costa sceglie l’Italia dopo il no della Meloni

Il presidente eletto del Consiglio Ue a Roma per la prima tappa del suo tour tra le capitali europee. Migrazione, economia e crisi geopolitiche i temi chiave dell'incontro
2 mesi fa
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L'incontro tra il primo ministro italiano Giorgia Meloni e il presidente del Consiglio Europeo Antonio Luis Santos da Costa (AFP)

António Costa, presidente eletto del Consiglio europeo, ha scelto Roma come prima tappa del suo tour tra le capitali europee, un gesto che non solo sottolinea l’importanza dell’Italia nell’ambito dell’Unione Europea, ma che assume anche un profondo valore simbolico e politico.

La scelta di Roma non è stata casuale, considerando che l’Italia, rappresentata dalla premier Giorgia Meloni, è stata l’unica nazione a votare contro la sua nomina. Questo primo incontro è stato descritto da Costa come “un ottimo incontro di lavoro”, in cui è stata sottolineata l’importanza di “valutare le prospettive e le priorità dei vari membri dell’UE” e di prendere nota delle esigenze specifiche dell’Italia, uno dei paesi fondatori dell’Unione Europea.

Il voto contro di Meloni e la critica al metodo di selezione

La decisione di Meloni di votare contro la nomina di Costa e Kallas, astenendosi invece nel voto su Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea, ha suscitato notevole attenzione e discussione nel panorama politico europeo. Meloni ha motivato la sua opposizione criticando il metodo di selezione, definito come un processo dominato da accordi preconfezionati tra popolari, socialisti e liberali, senza un adeguato coinvolgimento di tutte le parti interessate.

“Ho contestato la proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei nel metodo e nel merito”, ha dichiarato Meloni, sottolineando che le scelte fatte non riflettevano adeguatamente le volontà espresse dagli elettori italiani nelle recenti elezioni europee. Questa posizione critica ha sollevato timori di un possibile isolamento dell’Italia all’interno dell’Unione, rischiando di compromettere la sua capacità di influenzare le decisioni future a livello europeo.

Il significato della visita a Roma

La visita di Costa a Roma, in un clima di tensione post-voto, è stata interpretata come un gesto di buona volontà e apertura al dialogo. Nonostante le divergenze politiche, Costa ha ribadito l’importanza di comprendere le priorità dell’Italia e di prendere nota delle esigenze e delle preoccupazioni del governo italiano.

“Poiché l’Italia è un Paese fondatore dell’Unione, è importante sapere e prendere nota delle priorità della Premier Meloni”, ha affermato Costa. Questa dichiarazione mette in luce l’approccio inclusivo e pragmatico di Costa, volto a costruire un dialogo costruttivo con tutti i membri dell’Unione, indipendentemente dalle differenze politiche e dalle posizioni divergenti espresse in passato. La scelta di Roma come prima tappa del suo tour europeo riflette anche un riconoscimento del ruolo cruciale dell’Italia nel contesto europeo e una volontà di integrare le sue esigenze nel quadro delle future politiche comunitarie.

Temi centrali del colloquio

Il colloquio tra Costa e Meloni ha toccato una vasta gamma di temi cruciali per il futuro dell’Unione Europea, riflettendo le complesse sfide che il continente deve affrontare. Tra i temi principali trattati durante l’incontro, spiccano la gestione dei flussi migratori, la competitività economica e i principali scenari di crisi a livello internazionale.

Gestione dei flussi migratori

Uno dei temi più urgenti e complessi affrontati durante l’incontro è stato quello della gestione dei flussi migratori. L’Italia, essendo uno dei principali punti di ingresso per i migranti che attraversano il Mediterraneo, ha sempre sostenuto la necessità di un approccio più solidale e condiviso a livello europeo.

“La gestione dei flussi migratori non può essere lasciata solo ai paesi di frontiera, ma richiede un impegno collettivo da parte di tutta l’Unione Europea”, ha sottolineato Meloni. Costa ha riconosciuto la validità delle preoccupazioni italiane e ha espresso la volontà di lavorare per trovare soluzioni che bilancino la sicurezza, i diritti umani e la solidarietà tra gli Stati membri.

Competitività economica

La competitività economica è stata un altro tema centrale del colloquio. In un contesto di crescente competizione globale, l’UE deve trovare modi per stimolare la crescita economica, l’innovazione e la sostenibilità, assicurando al contempo una distribuzione equa dei benefici tra tutti i suoi membri. Meloni ha evidenziato la necessità di politiche che supportino l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e la transizione verso un’economia verde, sottolineando anche l’importanza di proteggere i lavoratori e di garantire una crescita inclusiva.

“La competitività economica dell’UE dipende dalla capacità di tutti i suoi membri di innovare e adattarsi alle nuove sfide globali”, ha sottolineato Costa. Ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare il mercato unico europeo e di promuovere la cooperazione tra gli Stati membri per creare un ambiente favorevole alla crescita e allo sviluppo sostenibile.

Scenari di crisi internazionale

Le crisi internazionali, incluse le tensioni geopolitiche e la guerra in Ucraina, hanno costituito un altro argomento chiave delle discussioni. Costa e Meloni hanno riconosciuto l’importanza di una risposta unitaria e coordinata dell’UE per affrontare queste sfide, rafforzando la posizione dell’Europa sulla scena mondiale.

“La guerra in Ucraina rappresenta una delle sfide più gravi per l’Unione Europea, richiedendo una risposta decisa e solidale”, ha affermato Meloni. Costa ha sottolineato la necessità di mantenere l’unità europea di fronte all’aggressione russa e di continuare a lavorare per una soluzione diplomatica al conflitto. Oltre alla situazione in Ucraina, i due leader hanno discusso delle relazioni con la Cina e delle tensioni in Medio Oriente, riconoscendo la necessità di un approccio strategico e coordinato per affrontare le sfide geopolitiche globali.

Metodi di lavoro del Consiglio Europeo

Un altro punto focale del colloquio è stato il miglioramento dei metodi di lavoro del Consiglio Europeo. Costa e Meloni hanno concordato sulla necessità di rendere il Consiglio più efficace, aumentando la trasparenza e migliorando i processi decisionali. “Il Consiglio Europeo non deve essere visto come un’istituzione burocratica, ma come un forum politico dove i leader possano discutere e trovare soluzioni comuni”, ha sottolineato Costa.

Meloni ha apprezzato questa visione, esprimendo il suo supporto per una leadership condivisa e pragmatica che possa rispondere in modo efficace alle sfide comuni.

Un passo verso la riconciliazione

Nonostante le tensioni iniziali e il voto contrario di Meloni, l’incontro è stato visto come un passo positivo verso la riconciliazione. Meloni ha espresso il suo apprezzamento per l’approccio di Costa e ha ribadito il suo impegno a collaborare con il nuovo Presidente del Consiglio europeo, che assumerà ufficialmente la presidenza a dicembre.

“Questo incontro rappresenta un segnale di apertura e dialogo, cruciale per evitare l’isolamento dell’Italia e garantire una partecipazione attiva del paese nelle decisioni europee”, ha dichiarato Meloni. Costa ha dimostrato una chiara volontà di inclusività e dialogo, riconoscendo l’importanza di comprendere e integrare le diverse priorità dei paesi membri.