Dietro la mozione di sfiducia nei confronti di Ursula von der Leyen c’è la Russia di Vladimir Putin. Ne è sicuro Thomas Regnier, uno dei portavoce della Commissione europea, che cita le analisi di due fact-checker indipendenti: il finlandese “CheckFirst” e il lituano “Bebunk.org” per dimostrare come il Cremlino abbia provato l’ennesima incursione nella politica europea attraverso i social media.
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