AI Act sotto osservazione: la Germania vuole meno burocrazia e più innovazione

La bozza di accordo tra Cdu/Csu e Spd rivela che il futuro governo tedesco potrebbe chiedere una revisione del regolamento europeo
3 giorni fa
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Friedrich Merz (CHINE NOUVELLE/SFotogramma/)

L’AI Act, storico regolamento europeo nonché prima “legge” a livello globale nel campo dell’intelligenza artificiale, approvato l’anno scorso, potrebbe subire delle modifiche ancora prima di aver finito la fase di implementazione (che si compierà ad agosto 2026). “Politico” ha diffuso una prima bozza di accordo tra Cdu/Csu e Spd in vista del nascente governo di coalizione tedesco e – scrive Luca Bertuzzi su MLex – il prossimo governo tedesco potrebbe chiedere una revisione dell’AI Act. Come minimo, l’esecutivo guidato da Friederich Merz chiederà un’implementazione nazionale che favorisca l’innovazione, riduca gli oneri amministrativi e prevenga la frammentazione normativa.

Il documento trapelato, datato 22 marzo, indica l’intenzione di “rivedere o, almeno, sviluppare ulteriormente l’AI Act nel corso delle specifiche tecniche e legali; ridurre gli oneri per l’economia”. Tuttavia, questa formulazione è evidenziata e tra parentesi, suggerendo che non sia stata ancora confermata definitivamente. Sarebbero i cristiano-democratici a voler inserire questa clausola, mentre non è chiaro se ciò diventerà un punto di contesa politica con i socialdemocratici.

Il testo non specifica come dovrebbe avvenire una revisione dell’AI Act, in un momento in cui sviluppatori e utenti stanno già investendo nella conformità alle regole dell’Ue. È previsto che la Commissione Europea faccia una valutazione globale della legislazione europea entro la fine dell’anno, il che potrebbe includere l’AI Act in un cosiddetto pacchetto omnibus con emendamenti mirati.

Mentre il punto sulla revisione dell’AI Act sembra ancora in discussione, la Cdu/Csu appare determinata a garantire che le norme europee siano implementate a livello nazionale in modo da non ostacolare l’innovazione. Il documento afferma: “Garantiremo che l’attuazione nazionale dell’AI Act sia favorevole all’innovazione e minimizzi la burocrazia e che la sorveglianza del mercato non sia frammentata. Forniremo alle aziende un centro di servizi centrale”.

Inoltre, il documento menziona il sostegno alle innovazioni che comportano un salto tecnologico, citando l’esempio di LLM specifici per settore, che dovrebbero essere anche un focus della prossima strategia della Commissione sull’adozione dell’AI in settori chiave.

A che punto è la creazione del nuovo governo tedesco? Secondo Reuters, i due partiti hanno concluso con successo i colloqui preliminari l’8 marzo 2025, affrontando temi come l’immigrazione e la crescita economica. Merz ha espresso l’intenzione di formare una coalizione entro il 20 aprile, sottolineando l’urgenza di rafforzare la difesa europea in un contesto geopolitico instabile.

In questo scenario, la politica digitale e l’intelligenza artificiale rappresentano temi cruciali. Il documento esplorativo tra Cdu/Csu e Spd evidenzia l’importanza di sfruttare le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale e dalla digitalizzazione per modernizzare lo Stato. Si prevede un aumento significativo dei finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo, con particolare attenzione all’espansione delle opzioni per contattare digitalmente gli enti governativi, collegare i registri dei dati e automatizzare i processi amministrativi.

La possibile revisione dell’AI Act da parte del futuro governo tedesco riflette la volontà di bilanciare la conformità alle normative europee con la promozione dell’innovazione e la semplificazione burocratica a livello nazionale. Resta da vedere come queste intenzioni si tradurranno in azioni concrete nel contesto delle dinamiche politiche interne e delle relazioni con l’Unione Europea.