Francia accusa Russia di cyber-attacchi

Il ministero degli Esteri francese ha attribuito all’intelligence russa una serie di cyber-attacchi dal 2015: Parigi rompe il silenzio e condanna le operazioni
8 ore fa
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Macron Emmanuel Sorride Afp
Il presidente francese Emmanuel Macron (Afp)

La Francia ha puntato ufficialmente il dito contro la Russia per una serie di attacchi informatici che avrebbero colpito infrastrutture strategiche del Paese dal 2015. Secondo il ministero degli Esteri francese Jean-Noël Barrot, le operazioni sarebbero state orchestrate dal Gru, l’agenzia di intelligence militare russa, attraverso l’unità Apt28, un gruppo noto a livello internazionale per attività di spionaggio digitale.

L’accusa rappresenta una svolta nelle relazioni diplomatiche tra Parigi e Mosca, con la Francia che per la prima volta attribuisce pubblicamente queste operazioni alla Russia sulla base di informazioni interne d’intelligence.

Apt28: l’ombra del cyber-spionaggio russo

Apt28, noto anche come Fancy Bear, opera nel cyberspazio da almeno vent’anni ed è riconosciuto dagli esperti di sicurezza informatica come una delle più sofisticate unità di hackeraggio legate allo Stato russo. Il gruppo avrebbe condotto operazioni mirate contro governi occidentali, industrie strategiche e infrastrutture critiche.

In Francia, l’attività di Apt28 risale almeno al 2015, quando un attacco informatico paralizzò la rete televisiva TV5 Monde, inizialmente attribuito a presunti militanti dello Stato Islamico. Successive indagini hanno invece riconducibile l’operazione al gruppo legato al Gru. Un altro episodio degno di nota si è verificato durante le elezioni presidenziali del 2017, quando email legate alla campagna di Emmanuel Macron furono sottratte, mescolate con informazioni manipolate e poi diffuse online.

Una minaccia crescente per la sicurezza francese

Secondo il rapporto dell’Agenzia nazionale per la sicurezza informatica francese (Anssi), nel 2024 si è registrato un aumento del 15% nel numero di attacchi informatici attribuiti a gruppi russi, con circa 4.000 incursioni rivolte a ministeri, aziende della difesa, industrie aerospaziali e think tank. L’episodio più recente, secondo Anssi, risale a dicembre 2024.

In una nota ufficiale, il ministero degli Esteri ha condannato fermamente queste attività, definendole “inaccettabili e indegne di un membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. La Francia ha inoltre ribadito il proprio impegno, insieme ai partner internazionali, nel contrastare le minacce informatiche con tutti i mezzi a disposizione.

Reazioni internazionali e implicazioni per l’Unione europea

Le tensioni tra Mosca e le potenze occidentali non sono nuove. Solo un anno fa, nel maggio 2024, la Germania accusò Apt28 di aver violato reti informatiche sensibili, tra cui aziende di difesa e partiti politici. L’ambasciata russa a Berlino negò le accuse, definendole “un tentativo ostile volto a fomentare sentimenti anti-russi”.

Mentre l’ambasciata russa a Parigi ha scelto di non commentare l’ultima accusa francese, molti osservatori si interrogano sulle conseguenze diplomatiche e sulla possibile intensificazione delle misure di sicurezza informatica adottate dall’Ue.

L’Unione europea potrebbe dover accelerare le strategie di difesa informatica, potenziando la cooperazione tra gli Stati membri, aumentando i fondi per la protezione delle infrastrutture critiche e rafforzando il coordinamento con Europol. Le sanzioni contro individui o entità russe potrebbero rappresentare un’ulteriore misura di pressione.

La decisione della Francia di rendere pubblica l’accusa contro la Russia riflette un cambio di strategia nella gestione delle minacce informatiche. Il cyberspazio si sta trasformando in una nuova arena di tensioni geopolitiche e la sicurezza digitale si conferma una priorità per i governi europei. Sarà fondamentale osservare come Parigi e Bruxelles reagiranno a questa escalation e se emergeranno prove dirette di una campagna coordinata per destabilizzare la regione.