Parigi e Londra difenderanno l’Ucraina “senza riserve”. Questa la promessa di Keir Starmer, leader del Regno Unito, in visita oggi in Francia per il 106esimo anniversario dell’armistizio di Compiègne, che nel 1918 pose fine alla Prima guerra mondiale.
Insieme al presidente francese Emmanuel Macron, la visita è stata l’occasione per discutere di cooperazione internazionale e geopolitica, anche alla luce della vittoria di Donald Trump, la cui ombra incombe ora su tutta l’Europa.
“Impegno senza riserve”
La riunione informale del Consiglio europeo a Budapest, la scorsa settimana, si è svolta in un clima leggermente teso. Gli occhi sul padrone di casa, Viktor Orbán, per i suoi legami con il neoeletto tycoon, hanno alzato la tensione, mentre il presidente Macron ricordava l’importanza di affermare la responsabilità europea nei confronti di sicurezza e difesa.
Su questo impegno si è basato l’incontro di oggi all’Arco di Trionfo, dove il capo di Downing Street ha avuto occasione di ribadire il suo impegno nei confronti dell’Ucraina e dell’Unione europea, nonostante la Brexit. Starmer sta lavorando su più fronti per ridurre la distanza dall’Ue. In programma prossimi incontri al vertice con Bruxelles per il 2025.
E per quanto riguarda l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, ha rinnovato l’intento a “coordinarsi strettamente”. Fermo sostegno all’Ucraina, “senza sosta e per tutto il tempo necessario”. Un impegno ribadito, anche alla luce di quanto già confermato anche al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy al summit della Comunità politica europea a Budapest.
Il y a 80 ans, le Général de Gaulle et le Premier ministre Churchill ravivaient ensemble la flamme du Soldat inconnu.
Un flamme pour ne jamais oublier tous ceux qui sont tombés pour la Liberté.
Une flamme pour unir.
Jamais elle ne doit s’éteindre. pic.twitter.com/db9Ah2qrck
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) November 11, 2024
Il Regno Unito nell’era del Trump bis
“La vittoria di Trump – ha spiegato Mark Leonard, direttore dell’European Council on Foreign Relations – cambia completamente il contesto delle relazioni tra Ue e Regno Unito. Per Bruxelles e altre Capitali, ci dovrebbe essere una spinta ora per fare un’offerta grande e audace al Regno Unito per creare una nuova partnership. È anche fondamentale che Keir Starmer sia all’altezza dell’occasione con un segnale che il Regno Unito lavorerà per rendere l’Europa più forte e unita – ha aggiunto -. Dovrebbe mettere tutto sul tavolo, incluso esplorare come il deterrente nucleare della Gran Bretagna potrebbe contribuire alla sicurezza europea collettiva”.
E per quanto riguarda Starmer, Leonard ha spiegato che “dovrebbe anche mostrare come il Regno Unito può aiutare con le questioni di sicurezza del 21esimo secolo. Dovrebbe spiegare come il Regno Unito può aiutare ad estendere il potere e la sicurezza europei attraverso la cooperazione su sanzioni, controlli tecnologici, catene di approvvigionamento, materie prime critiche, sicurezza energetica, migrazione e azioni congiunte contro bande e trafficanti di esseri umani, tra le altre aree”.