Zelensky: “Russia si sta preparando per guerra alla Nato nel 2026”

Il presidente ucraino dal palco della Conferenza sulla sicurezza di Monaco: "Quest'estate Putin prevede di inviare truppe in Bielorussia con il pretesto di esercitazioni militari. Ma è esattamente lo stesso schema usato con noi"
5 giorni fa
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Vance Zelensky Conferenza Monaco 2025
Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance (2ndo a destra), il segretario di Stato americano Marco Rubio (3zo destra) e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (3zo sinistra) nell'incontro a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera (Afp)

La Russia si sta preparando per una guerra con la Nato probabilmente nel 2026. L’avvertimento viene dal presidente ucraino Volodymir Zelensky, che stamattina ha parlato dal palco della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, nel ruolo, forse, di una novella Cassandra.

Un Paese che lancia attacchi del genere non vuole la pace, non si sta preparando al dialogo”, ha affermato in riferimento all’attacco russo contro il sarcofago di protezione della centrale nucleare di Chernobyl, che il presidente ucraino definisce “profondamente simbolico” in vista dei recenti sforzi ucraini per il potenziamento della generazione di energia nucleare nel Paese e che segue a livello cronologico la telefonata tra il presidente Usa e Putin.

Putin vuole ammassare truppe in Bielorussia

Ma gli attacchi contro l’Ucraina non sono tutto, ha avvertito Zelensky: “Quest’anno Mosca prevede di creare 15 nuove divisioni, aggiungendo fino a 150mila soldati. È più di quanto contino le forze armate nazionali della maggior parte dei Paesi europei. La Russia continua ad aprire nuovi centri di reclutamento ogni settimana, e Putin può permetterselo, i prezzi del petrolio restano abbastanza alti da consentirgli di ignorare il resto del mondo. Abbiamo informazioni chiare: quest’estate la Russia prevede di inviare truppe in Bielorussia con il pretesto di esercitazioni militari. Ma è esattamente lo stesso schema con cui hanno schierato le loro forze prima dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina tre anni fa. Queste truppe russe in Bielorussia servono ad attaccare l’Ucraina? Forse. O forse no. Forse sono destinate a voi”.

Zelensky ha sottolineato che la Bielorussia confina con tre Paesi Nato, è diventata una base operativa per le operazioni militari russe e ospita armi come missili a medio raggio e armi nucleari, per ammissione dello stesso Putin e del presidente bielorusso Alexander Lukashenko. “Dobbiamo essere realistici. Se qualcuno sta allestendo una piattaforma di lancio militare, dobbiamo chiederci: cosa dovremmo fare? E, soprattutto, cosa possiamo fare prima del prossimo attacco, della prossima invasione?”, ha continuato il presidente ucraino.

Zelensky: “Mosca farà a pezzi l’Europa se noi europei non ci fidiamo l’uno dell’altro”

Mosca farà a pezzi l’Europa se noi europei non ci fidiamo l’uno dell’altro“, ha avvisato evidenziando che la strategia “dividi e conquista” è l’obiettivo di Putin. “Dobbiamo dare priorità alla forza europea. L’Europa ha bisogno di una voce unica, non di una dozzina di voci diverse. Anche coloro che vanno regolarmente a Mar-a-Lago devono far parte di un’Europa forte”, ha esortato infine il presidente ucraino.

L’incontro col vice presidente Usa JD Vance

Ieri sera, a margine della conferenza di Monaco, Zelensky ha incontrato il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance. Servono ”garanzie per una pace vera”, ha detto al termine dei colloqui, senza entrare nei dettagli. ”In realtà, ciò di cui abbiamo bisogno è parlare di più, lavorare di più e preparare il piano su come fermare Vladimir Putin e porre fine alla guerra. In realtà, vogliamo molto la pace, ma abbiamo bisogno di vere garanzie di sicurezza e continueremo i nostri incontri e il nostro lavoro”, ha continuato, aggiungendo che sarà “molto felice” di vedere l’inviato degli Stati Uniti in Ucraina e Russia, il generale Keith Kellogg, a Kiev “nel più breve tempo possibile”.

Gli Stati Uniti vogliono mantenere l’opzionalità

Alla richiesta di garanzie Vance ha risposto sottolineando di voler “preservare l’opzionalità” per coloro che si siederanno al tavolo delle trattative. L’obiettivo è quello di una “pace lunga e duratura, non il genere di pace che riporterà l’Europa orientale in conflitto fra un paio di anni”, ha aggiunto.

In sostanza, gli Stati Uniti vogliono avere mano libera nel negoziato che intendono avviare con la Russia e non anticipano quali saranno le modalità della trattativa, anche se ieri Vance ha chiarito che Trump metterà “tutto sul tavolo” e poi dirà: “Ora facciamo un accordo”.

“Per noi è importante sederci e iniziare ad avere colloqui necessari per porre fine a questa cosa. Ora è tutto quello che posso dire perché voglio mantenere l’opzionalità per i negoziatori e perché i nostri team portino questa cosa a una fine responsabile”, ha spiegato.

Vance ha ulteriormente specificato che le parti hanno intrattenuto “una serie di buone conversazioni” sulle modalità per conseguire la pace, e che sono previste ulteriori discussioni “nei giorni, nelle settimane e nei mesi a venire”.

All’incontro hanno partecipato anche i ministri degli esteri e della difesa di entrambi i Paesi.

Zelensky: “Informato Meloni, grazie del sostegno”

Ieri Zelensky su ‘X’ ha anche fatto sapere di aver avuto un colloquio telefonico con la premier Giorgia Meloni durante il quale l’ha informata ”dei miei recenti contatti con l’amministrazione statunitense, incluso il mio incontro con il vicepresidente JD Vance e la mia telefonata con il presidente Trump”, e di aver ”ringraziato l’Italia per il suo completo supporto all’Ucraina”.

Insieme, ha proseguito il leader ucraino, ”abbiamo discusso del coordinamento con i partner su efficaci garanzie di sicurezza per l’Ucraina e possibili quadri per garantire la sicurezza a lungo termine. Ho sottolineato che la garanzia più forte e conveniente è l’adesione alla Nato. Finché l’Ucraina non riceverà un invito, è fondamentale che i nostri partner sostengano lo sviluppo del nostro forte e moderno esercito, dei sistemi di difesa aerea, delle capacità a lungo raggio e di una flotta capace”.

Inoltre, ha aggiunto Zelensky, ”ho anche sottolineato che prima di qualsiasi negoziazione, Europa, Stati Uniti e Ucraina devono coordinare una strategia di difesa e sicurezza unificata con un chiaro piano d’azione. L’Europa deve essere un partecipante a pieno titolo alle negoziazioni di pace e agli sforzi per prevenire guerre future”.

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