Steadfast Noon 2025, al via l’esercitazione nucleare della Nato

Il segretario generale Mark Rutte: “La Nato è pronta a difendere ogni alleato da ogni minaccia”
4 ore fa
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Il segretario generale della Nato Mark Rutte
Il segretario generale della Nato Mark Rutte (Andrew Caballero-Reynold/Afp)

La Nato ha dato il via ufficiale oggi, 13 ottobre 2025, all’edizione annuale dell’esercitazione di deterrenza nucleare denominata “Steadfast Noon”. Questa attività addestrativa, un appuntamento di routine per il Blocco atlantico, è l’attività principale dell’Alleanza dedicata al mantenimento dell’efficienza e della sicurezza in ambito atomico.

L’esercitazione ha l’obiettivo primario di testare la capacità delle forze alleate di operare in modo sicuro e coordinato all’interno della complessa architettura strategica dell’Alleanza. È considerata una dimostrazione cruciale della deterrenza nucleare e intende inviare un chiaro messaggio: la Nato è in grado e determinata a proteggere e difendere tutti gli Alleati da ogni possibile minaccia.

L’esercitazione Steadfast Noon 2025

L’edizione 2025 di “Steadfast Noon” coinvolge 14 Paesi membri della Nato (Italia inclusa) e circa 70 velivoli. Questi includono 13 diverse tipologie di aerei, tra cui piattaforme di comando e controllo, aerei da supporto e cacciabombardieri convenzionali. Ad esempio, velivoli come l’F-35A olandese partecipano alle manovre.

L’esercitazione si svolgerà principalmente tra i cieli e le basi di quattro Paesi Nato: Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito e Danimarca. Specifiche basi coinvolte sono la base aerea di Volkel (Paesi Bassi), Kleine Brogel (Belgio), Lakenheath (Gran Bretagna) e Skrydstrup (Danimarca).

Gran parte dell’esercitazione sarà incentrata sulla protezione delle armi nucleari a terra, ha affermato il colonnello Daniel Bunch, capo delle operazioni nucleari della Nato al quartier generale militare dell’alleanza a Mons, in Belgio. Bunch ha aggiunto che esistono “una serie di minacce diverse che valutiamo e dalle quali dobbiamo difenderci, perché si tratta di beni altamente protetti che richiedono la massima sicurezza e protezione”. Alla domanda se i droni siano motivo di preoccupazione, visti le recenti incursioni di droni stranieri negli spazi aerei dei Paesi membri, Bunch ha risposto: “I droni non rappresentano una minaccia nuova per noi. Sono qualcosa che conosciamo bene. Ovviamente stiamo tenendo d’occhio le incursioni più frequenti, ma resteremo un passo avanti all’avversario“.

Operazioni strategiche e non utilizzo di testate nucleari

È un punto fermo che, nonostante la simulazione di scenari in cui potrebbero essere impiegate armi nucleari, l’esercitazione non prevede l’utilizzo di testate reali o armi nucleari. L’attività è incentrata sulle procedure operative, la logistica e la sicurezza delle infrastrutture legate ai sistemi di deterrenza. Grande attenzione è dedicata alla resilienza delle catene di comando e alla protezione dei siti sensibili.

L’obiettivo strategico di queste manovre è garantire che il deterrente nucleare dell’Alleanza rimanga il più possibile credibile, sicuro ed efficace. L’esercitazione funge anche da banco di prova per le più moderne tecnologie di comunicazione, comando e controllo, che sono sempre più integrate con i domini cyber e spaziale, al fine di migliorare l’interoperabilità e ridurre i tempi di reazione. La cooperazione multinazionale è essenziale per rafforzare la coesione strategica dell’Alleanza Atlantica.

Il contesto geopolitico

Durante una visita alla base di Volkel, il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte, ha ribadito la natura ordinaria dell’addestramento, pur sottolineandone il valore simbolico e politico: “È un’esercitazione di routine, ma invia un chiaro segnale: la Nato è pronta a difendere ogni alleato da ogni possibile minaccia“. Questa postura di difesa credibile e condivisa mira a dissuadere qualsiasi tentativo di destabilizzazione e garantire la sicurezza collettiva.

I funzionari della Nato hanno insistito sulla natura non provocatoria dell’evento. Jim Stokes, direttore della politica nucleare dell’Alleanza, ha dichiarato che “Steadfast Noon” è “un’attività di routine” e “non è diretto ad alcun Paese”. Ha inoltre specificato che non è “collegato ad alcun evento specifico del mondo reale”.

L’esercitazione si svolge in un periodo in cui il conflitto russo-ucraino si trova in una fase delicata di de-escalation. Il mese scorso il presidente russo Vladimir Putin si era offerto di mantenere volontariamente i limiti dei suoi arsenali nucleari se gli Stati Uniti avessero fatto lo stesso. La decisione rientra nell’ambito dell’accordo New Start del 2010, in scadenza a febbraio 2026.

Per questi motivi, la Nato ha assicurato che le sue esercitazioni sono pianificate con massima trasparenza e in piena conformità con gli impegni internazionali in materia di sicurezza e controllo degli armamenti. “Steadfast Noon 2025” contribuisce a consolidare la cultura della sicurezza nucleare e la capacità di risposta coordinata, assicurando che la deterrenza rimanga affidabile, moderna e perfettamente funzionante.