“Leva militare obbligatoria in assenza di volontari”, così Merz riarma la Germania

Il 58% dei tedeschi è favorevole alla reintroduzione della coscrizione ma la maggior parte dei giovani si oppone
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Friedrich Merz e Markus Soeder Elezioni2025
Da sinistra, Markus Soeder (Csu) e Friedrich Merz (Cdu) - (Afp)

Vorrebbe l’esercito più grande d’Europa, ma in assenza di volontari solo la leva obbligatoria potrà aiutarlo. Parliamo del cancelliere tedesco Friederich Merz, il quale, rivolgendosi agli imprenditori riuniti lunedì al Tdi (la giornata dell’industria) ha chiesto uno sforzo da parte di tutti per sopperire all’attuale composizione dell’esercito. Così “probabilmente non ce la faremo. Dovremo costruire una riserva. Avremo bisogno di elementi aggiuntivi di leva obbligatoria”.

Per questo motivo, parlando alle aziende, ha chiarito: “Si tratta di lavoratrici e lavoratori che operano anche nelle vostre aziende. Voi dovrete essere disposti a concedere a questi dipendenti, di tanto in tanto, la possibilità di esercitarsi con le forze armate, per renderci insieme in grado di difenderci”. Perché? “La Bundeswehr – il nome ufficiale delle forze armate della Repubblica Federale di Germania e della loro sezione civile- deve tornare al centro della nostra società”.

La Germania e l’esercito

Il riarmo di civili, seppur volontari, spaventa molto i giovani. Se da un lato, un recente sondaggio YouGov ha rilevato che il 58% dei tedeschi è favorevole alla reintroduzione della coscrizione, Die Welt ha riscontrato come il 61% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni sia invece contraria.

La leva obbligatoria, però, è stata sospesa in Germania nel 2011 (ma è ancora prevista nella Costituzione) e da allora l’esercito tedesco ha raggiunto i circa 181.000 soldati. Secondo il ministro della Difesa, Boris Pistorius, ne servirebbero altri 60.000 almeno, ai quali andrebbero aggiunti i riservisti. È su questa direzione che si muove la Legge sul Servizio Militare. Si tratta di una legge che dovrebbe contenere disposizioni che entrerebbero in vigore nel caso in cui sia un numero troppo esiguo di volontari ad essere disposto a prestare servizio militare, ha spiegato Pistorius in un’intervista a Ard.

Leva obbligatoria

Con questionari somministrati ai maggiorenni, obbligatori per gli uomini e facoltativi per le donne, Pistorius intende valutare il grado di adesione alla leva militare. Per rendere più attrattivo il servizio militare, il ministro ha proposto di ampliare le caserme e le infrastrutture, accelerare sempre di più gli acquisti e ridurre la burocrazia. Inoltre, si parla di offrire loro “una retribuzione e un alloggio migliori”. Ma se il numero di posti in caserma dovesse essere maggiore, la leva obbligatoria non sarò più solo un’ipotesi.

Favorevoli e contrari

Non tutti hanno accolto l’idea con favore. Ad alcuni membri del partito di coalizione, l’Spd, non piace la Legge sul servizio militare così proposta. Il capogruppo parlamentare, Matthias Miersch, ha affermato che il servizio militare obbligatorio potrebbe essere discusso al più presto nella prossima legislatura. Mentre, il presidente e vicecancelliere, Lars Klingbeil, ha recentemente chiesto di preparare un possibile ripristino della coscrizione obbligatoria: “Il nostro compito politico è garantire che in futuro potremo continuare a vivere in sicurezza in Germania, e per farlo dobbiamo colmare le carenze degli ultimi due decenni”, ha commentato alla stampa.

Ad esprimere il suo consenso è il presidente della Baviera, Markus Söder (Csu), che ha ribadito la sua adesione alla proposta. Parlando al programma mattutino della Zdf, Söder ha sottolineato la minaccia rappresentata dalla Russia. Per il presidente di Baviera, Svezia e Finlandia hanno aderito alla Nato lo scorso anno perché “le loro acque e il loro spazio aereo erano costantemente minacciati e violati”. Perciò si chiede: “Quanto tempo abbiamo? Non siamo solo noi a determinare i tempi, ma la situazione internazionale”.

Söder ha accolto con favore l’aumento degli incentivi per i volontari. “Ma se si vuole difendere un confine Nato, se si vuole difendere il proprio confine nazionale e se si vuole davvero diventare l’esercito più forte d’Europa, probabilmente non basteranno questionari e volontari.”

I socialdemocratici si riuniranno per il congresso del loro partito il prossimo fine settimana e delineeranno il da farsi in merito.