Droni sulla base aerea Kleine Brogel, per il ministro della Difesa belga “era un obiettivo”

Sebbene non sia confermato ufficialmente, si ritiene che la base ospiti armi nucleari statunitensi. Il ministro della Difesa belga Theo Francken annuncia un piano da 50 milioni
4 ore fa
2 minuti di lettura
Drone Polonia

Droni anche sul Belgio. Dopo le ‘incursioni’ delle ultime settimane in Polonia, Romania, Norvegia, Lettonia, ieri sera è stata la base aerea di Kleine Brogel ad essere sorvolata da velivoli misteriosi. Un episodio arrivato a stretto giro rispetto a un altro avvistamento, solo 24 ore prima, stavolta sull’aeroporto di Anversa. Lo ha confermato il ministro della Difesa belga Theo Francken, secondo cui non si è trattato di un normale sorvolo, ma una missione mirata, con Kleine-Brogel come obiettivo“.

I droni avvistati, ha riferito Francken, sono modelli di grandi dimensioni, che hanno volato ad alta quota, il che escluderebbe un uso amatoriale. In un’intervista alla tv locale VTM, il ministro ha spiegato: “Questi droni sembrano cercare qualcosa o mappare l’area”. E quanto a chi ci sia dietro, ha sottolineato: “Sembra probabile che si tratti di qualcosa di serio. Pensiamo, ad esempio, alla Russia, ma devo essere cauto, poiché non ci sono prove formali”.

Francken ha anche affermato che è stato usato un disturbatore elettronico (jammer) per mettere fuori uso gli apparecchi non identificati, ma senza successo, e che, dopo il secondo episodio, “un elicottero e un veicolo della polizia hanno seguito il drone, ma lo hanno perso dopo diversi chilometri in direzione nord”.

Armi nucleari Usa nella base di di Kleine Brogel?

Kleine Brogel, situata nella regione delle Fiandre, è la più grande base militare del Paese e, sebbene non sia stato confermato ufficialmente, si ritiene che ospiti armi nucleari statunitensi nell’ambito degli accordi di condivisione nucleare della Nato. Dal 2027, dovrebbe anche ospitare i caccia F-35.

La base militare a ottobre ha fatto parte dell’esercitazione annuale dell’Alleanza per la difesa del territorio con armi nucleari, che ha coinvolto circa 2.000 militari.

Cosa succede ora

Francken ha dichiarato che è in corso un’indagine e che incontrerà la polizia domani, 4 novembre, per analizzare la minaccia e adottare le misure necessarie per trovare e arrestare i piloti dei droni. Ha inoltre annunciato un piano da 50 milioni di euro per la difesa aerea, che dovrebbe essere presentato giovedì 6 novembre: “Questo pacchetto prevede un sistema standardizzato di segnalazione, ma anche l’acquisto di sistemi anti-drone e di un’intera gamma di apparati di rilevamento”,

Tensioni ai confini dell’Unione europea

Il doppio episodio dello scorso fine settimana in Belgio non è isolato. Da mesi ormai le violazioni dello spazio aereo europeo, con droni ma anche con velivoli senza pilota, sono diventate frequenti, tanto che già a fine settembre, dopo i sorvoli del 9–10 settembre in Polonia e del 19 settembre in Estonia, il 23 settembre la Nato ha diffuso un avvertimento formale a Mosca parlando di comportamento “escalatorio”.

Gli sconfinamenti sono proseguiti: per rimanere alle ultime settimane, sempre in Belgio a inizio ottobre 15 droni hanno sorvolato il campo militare di Elsenborn e altri apparecchi sono stati avvistati sopra la base militare di Marche-en-Famenne. Il 23 ottobre, la Lituania ha segnalato che un Su-30 e un Il-78 provenienti da Kaliningrad sono entrati nello spazio del Paese.

Due giorni fa è stato il turno della Germania, dove gli scali di Berlino Brandeburgo, Francoforte e Monaco hanno sospeso le operazioni, con disagi per migliaia di passeggeri.

L’Unione europea sta pensando a un ‘muro di droni‘ per difendere il fianco est del blocco (da notare che il Belgio non è ‘fianco est’), mentre la Russia in queste settimane ha negato ogni addebito e sostenuto, per dirla con le parole pronunciate a fine settembre da Vladislav Maslennikov, direttore del dipartimento per gli Affari europei del ministero degli Esteri russo, che in Europa ci sia “un’isteria per giustificare la spesa militare, a scapito dei progetti socioeconomici e del calo del tenore di vita della popolazione”.