L’ultima indagine Eurobarometro mette in luce una preoccupante carenza di competenze informatiche in tutta l’Unione Europea, sottolineando la necessità urgente di specialisti in cyber security. Questo studio rivela che il gap nelle competenze informatiche è strettamente correlato alle crescenti minacce informatiche, rappresentando un grave problema per il funzionamento delle reti e dei sistemi informativi, nonché per il mercato unico europeo nel suo complesso.
L’azione della Commissione Europea
In risposta a questa emergenza, la Commissione Europea ha intensificato i suoi sforzi per aumentare la consapevolezza sulle competenze necessarie in ambito di sicurezza informatica e per incrementare il numero di professionisti qualificati nel settore. L’indagine Eurobarometro fa parte delle iniziative promosse dall’Accademia per le Competenze in materia di Cyber sicurezza, lanciata un anno fa. L’obiettivo è quello di creare sinergie tra le iniziative pubbliche e private a livello europeo e nazionale, per rispondere alle esigenze del mercato della cyber sicurezza e renderlo più resiliente.
Impegni e finanziamenti
Il vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas, e il commissario Thierry Breton, hanno recentemente incontrato rappresentanti di alto livello dell’industria e di organizzazioni che si sono impegnati a fornire formazione gratuita attraverso l’accademia. Inoltre, la Commissione ha incluso la rete Women4Cyber nella piattaforma dell’accademia, per combattere attivamente gli stereotipi di genere nel settore della cybersicurezza.
Nel 2024, la Commissione ha stanziato 10 milioni di euro per supportare progetti volti ad attuare programmi di formazione in competenze informatiche per PMI, start-up e il settore pubblico. Dal 2021, l’importo totale investito in questi progetti, insieme agli Stati membri e ai partner del settore privato, ha raggiunto circa 600 milioni di euro. Nuove opportunità di finanziamento saranno disponibili nell’autunno 2024.
La sicurezza informatica nelle aziende
Nonostante l’alta priorità data alla cybersicurezza dalle aziende (71%), l’azione concreta resta una sfida: il 74% delle aziende non ha fornito formazione o sensibilizzazione ai propri dipendenti e il 68% ha dichiarato che non ritiene necessaria alcuna formazione in materia di cybersicurezza. Questo indica una mancanza di consapevolezza e risorse dedicate, con il 16% delle aziende che non sono a conoscenza delle opportunità di formazione disponibili e l’8% che cita vincoli di bilancio come ostacolo.
Le aziende incontrano notevoli difficoltà nel trovare candidati adeguati per i ruoli di cybersicurezza. Più della metà delle aziende ha riscontrato problemi nel reperire candidati qualificati (45%) a causa della mancanza di candidati (44%) e della mancanza di consapevolezza sui ruoli di cybersicurezza (22%).
Inoltre, il 76% dei dipendenti in ruoli legati alla cyber security non possiede qualifiche formali o certificazioni. Molti sono entrati in questi ruoli provenendo da posizioni non correlate (57%) o sono stati reclutati da ruoli precedenti non correlati alla sicurezza informatica (34%).
La diversità e l’inclusione sono aspetti cruciali nel settore della cybersicurezza, con il 70% delle aziende che riconosce la loro importanza. Tuttavia, solo un terzo delle aziende afferma di incoraggiare attivamente le donne a ricoprire ruoli di cybersicurezza, e il 56% delle aziende non ha donne impiegate in tali ruoli.
L’indagine Eurobarometro evidenzia chiaramente la necessità di un’azione concertata per affrontare la carenza di competenze informatiche nell’UE. L’impegno della Commissione Europea, attraverso finanziamenti e iniziative mirate, rappresenta un passo importante verso la costruzione di un futuro più sicuro e resiliente in ambito digitale. Tuttavia, è fondamentale che le aziende riconoscano l’importanza della formazione e della sensibilizzazione in cyber security, nonché della diversità e inclusione, per affrontare efficacemente le sfide future.