Cina e Russia, operazioni congiunte nel Mar del Giappone: un altro messaggio inviato alla Nato

Per la prima volta Pechino ha utilizzato il Great Wall 210, il sottomarino (quasi) invisibile ai sonar nemici
13 ore fa
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Sottomarino Cina Russia Canva
Immagine di archivio

Il monito lanciato dal generale Alexus G. Grynkewich sta già prendendo forma: Russia e Cina hanno iniziato esercitazioni navali congiunte e gli spettri di una guerra mondiale sono sempre più concreti. Per la prima volta, un sottomarino cruciale per la Marina Cinese, ovvero il “Great Wall 210”, intitolato alla Grande Muraglia cinese, unità della classe Kilo, ha fatto scalo in un porto russo (quello di Vladivostok) per partecipare a un’esercitazione congiunta nelle acque del Pacifico.

L’iniziativa ha confermato l’allarme lanciato il mese scorso dal generale del comando europeo degli Stati Uniti. In occasione di LandEuro, l’incontro tra leader militari e industriali della difesa organizzato dall’Association of the U.S. Army a Wiesbaden, in Germania, Grynkewich ha messo in guardia su un possibile scontro tra Nato e Russia-Cina nel 2027. “Avremo bisogno di ogni singolo equipaggiamento e munizione possibile per poter vincere”, ha avvertito il generale, sottolineando che l’Alleanza ha poco tempo per prepararsi al doppio fronte di guerra.

Il magma sottostante a questa ‘calma apparente‘ si chiama Taiwan: Xi Jinping ha allentato la tensione militare sulla zona, mentre l’attenzione si è spostata sull’aggressione russa in Ucraina e il massacro di civili a Gaza. Ma se il presidente cinese decidesse di tornare alla carica su Taiwan, probabilmente “coordinerebbe tale attacco con il presidente russo Vladimir Putin, aprendo la possibilità di un conflitto globale“, ha spiegato Grynkewich, che ricopre anche il ruolo di comandante supremo alleato della Nato.

Quanto avvenuto negli scorsi giorni va in questa direzione.

In cosa consistono le esercitazioni congiunte Russia-Cina

L’esercitazione bilaterale “Maritime Interaction 2025” (nota anche come “Joint Sea 2025”) ha lanciato un messaggio chiaro all’Occidente negli stessi giorni in cui Donald Trump ha inviato due sottomarini nucleari al largo della Russia.

La maggior parte delle fonti inquadra le operazioni tra il 1° e il 5 agosto, secondo altre fonti l’esercitazione congiunta si protrarrà fino a mercoledì 6 agosto.

Nessun dubbio, invece, sul dove: la Maritime Interaction 2025 si sta svolgendo nel Mar del Giappone, che bagna le coste di Giappone, Russia, Corea del Sud e Corea del Nord. Questo tipo di operazioni militari congiunte tra le due potenze si svolgono dal 2012 con un duplice obiettivo: mettere alla prova il coordinamento tra le forze armate di Mosca e Pechino e inviare un segnale di deterrenza alla Nato.

La partnership tra Russia e Cina

Va ricordato, inoltre, che Russia e Cina hanno firmato un partenariato strategico “senza limiti” poco prima dell’invasione russa dell’Ucraina, lanciata su larga scala il 24 febbraio 2022. Le ultime esercitazioni erano avvenute nel 2024, al largo delle coste della Cina meridionale, ma mai prima di ora erano stati utilizzati sottomarini come il Great Wall 210.

La funzione di deterrenza è dimostrata dal fatto che sia stata la stessa flotta del Pacifico della Marina russa a specificare il contenuto delle operazioni:

  • esercitazioni congiunte di ricerca e soccorso;
  • guerra antisommergibile;
  • difesa aerea e tiri navali a fuoco reale. 

Secondo quanto riportato da Rai News il gruppo navale russo è stato guidato dal cacciatorpediniere Admiral Tributs (564), affiancato dalla corvetta Gromkiy (335), dal sottomarino Volkhov (B-603) e dalla nave per il soccorso sottomarino Igor Belousov. Sul fronte di Pechino, il cacciatorpediniere CNS Shaoxing (134) guida una task force composta anche dal cacciatorpediniere CNS Urumqi (118), dalla nave rifornitrice CNS Qiandaohu (886), dalla nave di soccorso sottomarino CNS Xihu (841) e del già citato sottomarino Great Wall 210.

L’importanza del Great Wall 210

Il coinvolgimento del sottomarino cinese Great Wall 210, il cui nome rimanda alla storica grandezza della Cina, rappresenta un episodio senza precedenti nella storia della cooperazione militare sino-russa. Il sommergibile appartiene alla classe Kilo migliorata (Project 636), una tipologia di unità navali all’avanguardia nel panorama militare moderno. Progettata dal Rubin Design Bureau sovietico negli anni ’70, questa classe include i sottomarini diesel-elettrici più silenziosi mai costruiti – tanto da essere soprannominata “Buco Nero” dalla Nato per la sua capacità di rimanere praticamente invisibile ai sonar nemici. Il Project 636, versione migliorata rispetto al 877 originale, rappresenta l’evoluzione più sofisticata di questa famiglia.

La capacità di lanciare missili Kalibr – gli stessi utilizzati dalla Russia nel conflitto ucraino – trasforma il Great Wall 210 in una piattaforma offensiva di primo livello, capace di colpire obiettivi terrestri a migliaia di chilometri di distanza. Una tecnologia che, nelle mani della marina cinese, amplifica enormemente la proiezione di potenza di Pechino.

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