Ursula bis, ma senza Giorgia. 401 voti, la spinta verde allontana Fdi

Gli eurodeputati di Fratelli d'Italia hanno votato contro. Ora la creazione della squadra di commissari
2 mesi fa
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Ursula von Der Leyen
Ursula von Der Leyen (IPA/Fotogramma)

È fatta, anche l’ultimo pezzo del puzzle delle cariche più alte che guideranno l’Unione europea nei prossimi cinque anni è andato al suo posto, con l’ok dato oggi dal Parlamento europeo a Ursula von der Leyen per il suo secondo mandato alla guida della Commissione.

Vincono la stabilità e la continuità: la 66enne tedesca, membro del Partito Popolare europeo, ha ottenuto 401 voti, a fronte del minimo necessario per la rielezione, 360. Contrari 284, astenuti 15, non validi 7. 401 voti sono tra l’altro esattamente quelli in capo alla maggioranza che sulla carta doveva sostenerla – Popolari, Socialisti e Liberali (Renew). Ma che per via del voto segreto e dunque della presenza di franchi tiratori, non erano considerati ‘sicuri’, tanto che nelle ultime settimane von der Leyen ha intessuto trattative e incontri per raggranellare il sostegno più ampio possibile. Tra cui quello dei Verdi.

Fratelli d’Italia ha votato contro

Gli eurodeputati di Fratelli d’Italia hanno votato contro la rielezione di von der Leyen, come ha confermato il copresidente dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) Nicola Procaccini: “Votato contro von der Leyen, restiamo quelli che siamo, moderati nei toni, ma estremamente fermi nei principi”.

Secondo la senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, che ha parlato all’Aria che tira, “il voto di FdI non inciderà sul peso dell’Italia, perché l’Italia in sede di Consiglio non si è opposta alla designazione della von der Leyen”. “Ricordiamoci – ha specificato – che il voto del Parlamento europeo è una ratifica in capo agli europarlamentari, quindi non si tratta del ‘Paese Italia’ dentro l’europarlamento ma c’è la delegazione di FdI che è un’altra cosa”.

Le prime reazioni

Tra le prime reazioni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso in un post su ‘X’ le sue congtraulazioni, parlando di ”un chiaro segnale della nostra capacità di agire nell’Unione Europea, soprattutto in tempi difficili”. Scholz ha aggiunto che ”gli europei si aspettano che facciamo progredire l’Europa. Facciamolo!”.

Congratulazioni in un post su X anche dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, membro di spicco  del PPE: “Fieri del grande lavoro di squadra del PPE per sostenere la tua conferma alla guida della Commissione europea”. ”Conta sempre su Forza Italia per costruire un’Europa più competitiva, più sicura e portatrice di pace”, ha aggiunto.

Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, anch’egli su X, ha commentato: “’Le mie congratulazioni alla mia amica Ursula von der Leyen per il suo secondo mandato alla guida della Commissione Europea. La partnership strategica della Nato con la Ue contribuisce a rafforzare la sicurezza in Europa e oltre”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal premier britannico Keir Starmer: ”Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con te (rivolgendosi a VDL, ndr) per ridefinire le relazioni tra il Regno Unito e l’Unione Europea”.

Parole di fuoco invece, ovviamente, dalla Lega: “Il grande inciucio è compiuto. L’hanno voluto, l’hanno fatto. Ne risponderanno. Non a noi, che non abbiamo votato chi ha distrutto e continuerà a distruggere l’Europa. Ne risponderanno alle famiglie e alle imprese, ai cittadini che alle ultime elezioni europee hanno bocciato senza appello le politiche della maggioranza Ursula, a partire dalla follia del Green Deal. Si definiscono democratici ma calpestano la volontà popolare espressa tramite il voto”, ha detto  l’europarlamentare Susanna Ceccardi concludendo: “Noi della Lega, noi Patrioti per l’Europa ci siamo opposti al grande inciucio e ci opporremo anche per i prossimi cinque anni a Ursula Von Der Leyen e alla sua maggioranza. Nel nome della democrazia, dell’Europa e delle sue Nazioni libere e sovrane”.

Evocativamente laconica invece Marine Le Pen, leader di Rassemblement national, che su X ha condiviso un breve video della rielezione con le parole “Senza commenti”

E infine lei, Ursula: su X ha scritto “Non riesco a esprimere quanto sia grata per la fiducia di tutti i deputati che hanno votato per me”. Una soddisfazione confermata in una nota dopo il voto dove ha aggiunto: “401 voti a favore: ricorderete che l’ultima volta erano 8 voti in più della maggioranza necessaria. Questa volta sono 41, quindi è molto meglio. Questo invia un forte messaggio di fiducia. Penso che sia anche un riconoscimento per il duro lavoro che abbiamo svolto insieme negli ultimi cinque anni nell’ultimo mandato. Non abbiamo risparmiato sforzi. Abbiamo navigato nelle acque più agitate che la nostra Unione abbia mai affrontato. E abbiamo mantenuto la rotta sui nostri obiettivi europei a lungo termine”.

“In secondo luogo, vorrei sottolineare che sono stato molto felice di avere l’opportunità di condurre una vera campagna elettorale paneuropea. Come sapete, mi ha portato da Helsinki a Lisbona, da Bucarest a Roma e in molti posti diversi. Ho interagito con persone di ogni estrazione sociale. E mi è piaciuto partecipare alla serie di dibattiti televisivi che abbiamo avuto con gli altri candidati. Penso che questo renda la nostra democrazia europea molto più vibrante”, continua la nota.

Infine, i passi futuri: “Ora mi concentrerò sulla creazione del mio team di commissari per i prossimi cinque anni. Nelle prossime settimane, chiederò ai leader di presentare i loro candidati. Scriverò una lettera, come ho fatto l’ultima volta, e chiederò la proposta di un uomo e di una donna come candidati. E poi, intervisterò i candidati a partire da metà agosto e voglio scegliere i candidati più preparati che condividono l’impegno europeo. Ancora una volta, punterò a una quota equa di uomini e donne al tavolo del Collegio. Il nuovo team si preparerà a superare con successo le audizioni del Parlamento. E poi cercherò di nuovo la conferma di questa Camera”.

Stamattina il discorso programmatico in Aula

Questa mattina VDL ha tenuto un discorso all’Europarlamento in cui aveva delineato il programma che intende seguire con la Commissione durante questa X legislatura. Un discorso che ricorda un funambolo che cammini su un filo teso tra due grattacieli – visto il difficile equilibrio tra richieste, opinioni ed esigenze dei vari gruppi parlamentari, alcuni dei quali avevano rimandato la decisione sul sostenerla o meno proprio a dopo aver sentito le sue parole – ma che alla fine l’ha portata al traguardo.

Un Clean Industrial Deal e un fondo per la competitività

Tra i punti chiave toccati, innanzitutto un nuovo Clean Industrial Deal, la traduzione pratica del Green Deal, per guidare la decarbonizzazione e la crescita industriale, e la creazione di un Fondo europeo per la competitività per promuovere l’innovazione. Sul primo punto, “dobbiamo mantenere la rotta sugli obiettivi delineati nel Green Deal”, ha detto VDL, per poi aggiungere che “abbiamo bisogno di un nuovo accordo per l’industria pulita per avere industrie competitive e posti di lavoro di qualità nei primi cento giorni del mio mandato”.  L’obiettivo è ridurre le emissioni climalteranti del 90% entro il 2040.

Sul secondo, ha spiegato la tedesca: “Proporrò un nuovo Fondo per la competitività. Si concentrerà sui progetti europei comuni e transfrontalieri, che daranno impulso a competitività e innovazione, in particolare per sostenere il Clean Industrial Deal. Ci assicurerà di sviluppare la tecnologia strategica e che la produrremo qui, in Europa. Quindi, dall’intelligenza artificiale alla tecnologia pulita, il futuro del nostro la prosperità deve essere realizzata in Europa”.

La difesa europea

Altro argomento imprescindibile la sicurezza, ambito in cui VDL ha proposto di creare un commissario ad hoc per guidare l’Unione europea della Difesa e chiesto un sistema di difesa aerea completo, uno Scudo Aereo Europeo, sia per fini pratici – proteggere lo spazio aereo dell’Unione – sia simbolici – “dell’unità europea in materia di difesa”.

Von der Leyen ha anche ribadito il fermo sostegno dell’Unione all’Ucraina, ribadendo che “l’Europa resterà al fianco dell’Ucraina finché sarà necessario“, e ha criticato la visita del primo ministro ungherese Viktor Orban, presidente di turno del Consiglio Ue, a Mosca: “Non era una missione di pace – ha detto tra gli applausi al Parlamento Europeo a Strasburgo – non era nient’altro che una missione di appeasement”.

Qui la tedesca ha fatto riferimento al tentativo di Gran Bretagna e Francia negli anni 30 del Novecento di placare l’espansionismo della Germania di Adolf Hitler con concessioni territoriali.

Sul fronte Medio Oriente, “voglio essere chiara: il massacro a Gaza deve finire adesso. Troppi bambini, donne e civili hanno perso la vita a causa della risposta al brutale terrore di Hamas. La gente di Gaza non può più sopportarlo. L’umanità non può sopportarlo. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato e duraturo. Abbiamo bisogno del rilascio degli ostaggi israeliani. E dobbiamo prepararci il giorno dopo. L’Europa deve fare la sua parte”, le sue parole in Aula.

Agricoltura, donne e giovani

Impossibile poi non parlare di agricoltura, tema su cui von der Leyen ha espresso la necessità di adattarsi al cambiamento climatico. Proposta anche una roadmap per i diritti delle donne. La tedesca ha anche sottolineato l’importanza del programma Erasmus+, della salute mentale e dell’affrontare i problemi legati al tempo trascorso davanti allo schermo e ai social media, perché “dobbiamo consentire ai giovani di sfruttare al meglio le libertà dell’Europa”.

Inoltre la presidente della Commissione ha annunciato che aumenterà la sicurezza raddoppiando il personale di Europol e triplicando il numero di guardie costiere e di frontiera europee, arrivando a 30mila. Ha poi proposto uno Scudo europeo per la democrazia per contrastare la manipolazione e l’interferenza delle informazioni straniere e un Piano europeo per l’edilizia abitativa a prezzi accessibili.

Una “Commissione per gli investimenti”

 Non solo: la Commissione Europea “proporrà un’Unione dei risparmi e degli investimenti, inclusi i mercati bancari e dei capitali”, come proposto dal rapporto sulla competitività dell’Ue scritto da Enrico Letta, ha aggiunto ancora VDL nel suo discorso.

Il von der Leyen bis sarà una “Commissione per gli investimenti“, ha promesso la presidente. “Per liberare gli investimenti privati abbiamo bisogno anche di finanziamenti pubblici. Sì, abbiamo le risorse di NextGenerationEU e il bilancio attuale. Ma tutto questo finirà nei prossimi anni, mentre le nostre esigenze di investimento no. Abbiamo bisogno di maggiore capacità di investimento. Il nostro nuovo bilancio sarà rinforzato. Deve essere più focalizzato sulle politiche, più semplice per gli Stati membri e con maggiore impatto. Dobbiamo usare il suo potere per sfruttare più finanziamenti pubblici e privati”.

Nuovi commissari e riforme ambiziose

Oltre a quello per la difesa, annunciati commissari ad hoc per l’Edilizia, per affrontare la crisi immobiliare del continente, per il Mediterraneo, per promuovere la stabilità e la cooperazione regionale, e per l’Equità intergenerazionale, per garantire che le politiche tengano conto delle esigenze delle generazioni future.

Per quanto riguarda i vaccini, tra la sentenza emessa ieri dal tribunale dell’Ue sfavorevole alla sua commissione su alcuni contratti stipulati durante la pandemia e il Pfizergate che ancora deve svilupparsi, von der Leyen li ha menzionati poco nel suo programma: “Negli ultimi cinque anni l’Europa ha dimostrato cosa può ottenere quando agiamo insieme, quando è veloce e sfrutta le proprie dimensioni e la propria potenza, come abbiamo fatto fornendo vaccini ad ogni Stato membro contemporaneamente”.

Ora che Ursula von der Leyen è stata rieletta, può iniziare a formare la sua nuova Commissione, consapevoli che, ha sottolineato la titolare del Berlaymont: nell’Ue “abbiamo bisogno di un’agenda di riforme ambiziose, per garantire il corretto funzionamento di un’Unione più grande, per affrontare le sfide geopolitiche e migliorare la legittimità democratica, in particolare attraverso la partecipazione dei cittadini. Credo che sia necessario modificare i trattati laddove sia necessario per migliorare la nostra Unione”.