Prosegue il rafforzamento dei rapporti tra Unione europea e India, impegnate in un percorso che dovrebbe portare, entro la fine dell’anno, alla firma di un importante accordo di libero scambio. In questo quadro, il ministro degli Affari Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, ha incontrato ieri a Bruxelles la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e oggi è stato accolto all’Europarlamento.
Von der Leyen e Jaishankar: “Il partenariato strategico Ue-India si sta rafforzando”
La capa dell’esecutivo Ue ha ribadito la ferma volontà del blocco di procedere con l’accordo delineato a febbraio: “Il partenariato strategico Ue-India si sta rafforzando. Stiamo lavorando a un’agenda strategica basata sulla crescita, con un ambizioso accordo di libero scambio, su tecnologia e innovazione, nonché su sicurezza e difesa. Non vedo l’ora di adottarla con Narendra Modi al nostro prossimo summit”, ha scritto su X.
Jaishankar ha confermato la sintonia tra le parti, scrivendo su X: “Abbiamo discusso degli sforzi in corso per approfondire il partenariato tra India e Ue. Abbiamo concordato sui potenziali benefici di una maggiore cooperazione in materia di commercio, tecnologia, connettività e sicurezza per entrambe le regioni”. E ha continuato: “Apprezzo il suo pensiero su come rivitalizzare l’impegno dell’India con l’Europa. L’ampia partecipazione dei ministri indiani e del collegio dei commissari dell’Ue durante questa visita testimonia l’importanza che attribuiamo a legami più profondi tra India e Unione europea”.
Kallas: “Possiamo fare davvero la differenza a livello globale”
Anche l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas ha ricevuto il ministro indiano, ricordando come Unione europea e India rappresentino insieme un quarto della popolazione e del Pil mondiale, e come condividano sfide comuni da affrontare congiuntamente, come l’l’importanza l’interesse condiviso a una regione indo-pacifica libera, aperta e basata su regole. “Lavorando insieme possiamo fare davvero la differenza a livello globale”, ha affermato.
La presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola, in un post su X, oggi si è detta “felice di accogliere il ministro degli Affari Esteri dell’India al Parlamento europeo. Mentre i negoziati per un accordo di libero scambio avanzano, non vediamo l’ora di trasformare gli impegni in azioni e di rafforzare il partenariato strategico tra Europa e India”.
Cooperazione attraverso i partenariati con Paesi terzi
E si è parlato anche di ulteriori forme di cooperazione: oggi – 11 giugno – Jaishankar e il commissario europeo per i Partenariati Internazionali Jozef Síkela hanno confermato l’impegno a collaborare nei Paesi terzi, attraverso un approccio flessibile basato proprio sui partenariati. Ha commentato Síkela: “Europa e India uniscono le forze per ottenere un impatto concreto e positivo sulle loro società. Attraverso Global Gateway, investiamo insieme in progetti di sviluppo sostenibile che creano posti di lavoro, collegano le comunità e rafforzano la nostra resilienza globale. Che si tratti di beni pubblici digitali, energia pulita o agricoltura sostenibile, lavoreremo insieme a iniziative concrete che rispondano alle esigenze locali e riflettano i nostri valori condivisi”.
Un accordo strategico per commercio e sicurezza
L’accordo di libero scambio tra Ue e India rientra nella strategia europea di allargare il proprio campo d’azione economico, strategia accelerata dall’avvento di Donald Trump alla Casa Bianca. La guerra commerciale avviata dal presidente degli Stati Uniti, tra minacce, ripensamenti e misure effettivamente introdotte, ha spinto Bruxelles a cercare nuovi sbocchi commerciali e diversificare le proprie partnership.
Un obiettivo rilevante anche per l’India, di cui l’Ue è il principale partner commerciale con un valore di 124 miliardi di euro di scambi di merci nel 2023, pari al 12,2% del commercio indiano totale. Il blocco supera così gli Stati Uniti (10,8%) e la Cina (10,5%). Inoltre l’Ue è la seconda destinazione delle esportazioni indiane (17,5% del totale) dopo gli Stati Uniti (17,6%), mentre la Cina è solo al quarto posto (3,7%). Viceversa, Nuova Delhi è il nono partner commerciale dell’Unione con il 2,2% del totale degli scambi di merci dell’Ue nel 2023, un dato che segnala ampi margini di espansione.
Nodi da sciogliere
Come ricordato da von der Leyen, l’accordo si estenderà a vari ambiti: commercio, tecnologia, sicurezza, difesa, connettività e partnership globale. Tuttavia, permangono divergenze su alcuni nodi chiave: l’Ue chiede all’India di abbassare i dazi su automobili, whisky e vino. L’India, invece, punta a ottenere maggiore accesso al mercato europeo per i suoi farmaci, prodotti chimici, tessili, abbigliamento e articoli in pelle.
Persiste poi un disaccordo sul Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), il meccanismo Ue di tassazione delle emissioni alla frontiera. L’India ha molto criticato questo strumento, che entrerà in vigore nel 2027 e a febbraio la Commissione ha proposto un’esenzione per gli importatori più piccoli proprio per trovare un compromesso.
L’ombra della Russia
Resta poi irrisolto, e relegato sullo sfondo, l’atteggiamento dell’India verso la Russia. Con Kallas, Jaishankar concordato sulla necessità di raggiungere una pace globale, giusta e duratura, in conformità con il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite. Tuttavia Nuova Delhi non ha partecipato alle sanzioni contro Mosca né ha sostenuto attivamente l’Ucraina, posizione che suscita perplessità in una parte dell’opinione pubblica europea, anche se questo finora non ha compromesso il dialogo.
Šefčovič: “Manteniamo una visione strategica ben salda“
Il commissario europeo al Commercio Maroš Šefčovič ha confermato l’andamento positivo delle trattative: “Incontro prezioso con Subrahmanyam Jaishankar, durante il quale abbiamo discusso i nostri sforzi per portare la partnership Ue-India al livello successivo, attraverso un accordo commerciale significativo. Manteniamo sempre una visione strategica ben salda e non vedo l’ora di incontrare presto anche Piyush Goyal”, ha dichiarato su X facendo riferimento al futuro colloquio con il ministro indiano al Commercio, già incontrato il 2 giugno a Parigi insieme al commissario europeo all’Agricoltura Christopher Hansen.