Ue al bivio, Crosetto: “Non ha mantenuto le promesse”, Renzi annuncia l’evento per gli Stati Uniti d’Europa

Cresce la voglia di una comunità più solida per affrontare le sfide comuni
5 mesi fa
2 minuti di lettura
Crosetto e Renzi
Crosetto e Renzi

Le elezioni europee del 6-10 giugno (8-9 giugno in Italia) si avvicinano e sale la tensione su cosa dovrà essere l’Europa del futuro. Politicamente lontani, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il leader di Italia Viva Matteo Renzi sembrano insistere in un’unica direzione che vede, all’orizzonte, un’Unione europea più solida.

Crosetto: “Questa Europa ha 27 politiche estere”

Intervenuto venerdì sera all’evento: “La visione lombarda per il futuro dell’Europa” organizzato da Confindustria Lombardia, il titolare della Difesa Guido Crosetto ha fatto il punto sulla sua idea di Ue: “L’Europa negli ultimi anni ha dato una immagine di sé che nessuno ha mai pensato potesse avere.

Questa Europa non esiste dal punto di vista della politica estera, ne ha 27 diverse, della difesa: è esistita solo sull’Euro e su alcune regole, e non quelle importanti”, ha detto il rappresentante FdI che ha poi aggiunto: “È facile attaccarla. “Questa Europa non ha mantenuto le promesse e va cambiata, avvicinata alle industrie e alle famiglie. Questa Ue è quella che ha messo regole che non abbiamo capito, fissato la grandezza dei piselli e la curvatura delle banane”, ha chiosato.

Renzi annuncia l’evento per gli Stati Uniti d’Europa

Con principi e percorsi diversi, anche il leader di Italia Viva è convinto che l’Ue debba cambiare marcia e prendere una forma più chiara: “Segnatevi intanto la data di venerdì 17 alle ore 18 a Roma. Ci sarà un grande evento assieme a Emma Bonino. Credo si debba dire grazie a Emma per il coraggio e la forza di fare una campagna elettorale così delicata ma così importante. E il fatto che la Bonino non si stia risparmiando e stia in prima linea nel chiedere gli Stati Uniti d’Europa è un gesto straordinario che va sottolineato con gratitudine”, scrive Matteo Renzi nella sua newsletter ‘eNews’.

Un concetto rilanciato poi si X: “Oggi Ursula von der Leyen apre la campagna elettorale di Tajani. È molto semplice. Chi vota Forza Italia vuole il bis di Ursula, chi vota Stati Uniti d’Europa vuole cambiare leader”.

A fine aprile l’annuncio di Renzi e Bonino sulla candidatura, che quest’ultima ha prontamente invitato a non denominare “Lista Renzi-Bonino”. La rappresentante di +Europa si candiderà capolista al Nord Ovest e al Centro, dove inizialmente era stato annunciato Gian Domenico Caiazza. L’ex premier sarà candidato come ultimo in lista in 4 circoscrizioni (tutte tranne quella Nord-Est). “Tutti i candidati della Lista Stati Uniti d’Europa si sono impegnati, se eletti, a lasciare eventuali altri incarichi e andare al Parlamento europeo”, hanno annunciato.

Necessario un cambio radicale anche per l’ex ministro Moavero Milanesi

Intervistato per il podcast Eurofocus di Adnkronos, il professore al College of Europe e alla Luiss, nonché Ministro degli Esteri con il governo Conte I e degli Affari Europei con i governi Monti e Letta, Moavero Milanesi ha tracciato una linea netta tra il presente e il futuro dell’Ue.

“L’architettura istituzionale e operativa dell’Unione è invecchiata ed è complicata. Per riformarla non bastano i soliti piccoli passi o il cacciavite, secondo le metafore d’uso. Ci vuole il coraggio di affrontare a viso aperto la questione di fondo, sempre rinviata: quale assetto Costituzionale – con la ‘C’ maiuscola – vogliamo per l’Europa?”, chiede Milanesi che non si limita alla domanda.

Per l’ex ministro, la scelta deve partire da formule collaudate nella storia e coerenti con l’Ue.

“Il percorso da sempre sulla linea dell’orizzonte europeo è senza dubbio il percorso federale. Ben chiaro a De Gasperi, Adenauer e Schuman, è stato però mantenuto – mi si perdoni l’espressione – in una prospettiva quasi ‘messianica’. Se si vuole davvero una federazione europea è arrivato il momento di declinarla al presente e di mettersi al lavoro”, aggiunge il professore (qui per leggere l’intervista integrale).

Di sicuro, le elezioni europee 2024, complice la polveriera geopolitica, saranno decisive per il futuro dei cittadini europei. Occorre arrivarci preparati.