Il Parlamento europeo ha approvato definitivamente il prestito straordinario all’Ucraina. Fino a 35 miliardi di euro, nell’ambito degli impegni presi dal G7. Il prestito sarà rimborsato utilizzando le future entrate derivanti dal congelamento dei beni della banca centrale russa. La decisione è stata presa con 518 voti favorevoli, 56 contrari e 61 astenuti.
Non sono mancati i dissapori. I primi a creare polemica sulla vicenda sono gli eurodeputati della Lega che si sono astenuti durante la votazione. La delegazione leghista ha spiegato che, pur sostenendo il diritto dell’Ucraina a difendersi dall’aggressione, nutre forti perplessità verso chi in Occidente sembra preferire l’escalation militare alla diplomazia. “Il sostegno a Kiev non può trasformarsi in un assegno in bianco, senza alcun controllo e condizionalità relativi all’acquisto di armamenti”, ha dichiarato la Lega.
“In assenza di adeguate garanzie, la Lega si astiene sulla proposta della Commissione europea. Se davvero si desidera la pace, i finanziamenti Ue non possono in alcun modo favorire l’escalation della guerra.”
Corea del Sud: “Misure forti contro Corea del Nord e Russia”
Nel frattempo, la Corea del Sud ha promesso misure “forti” ed “efficaci” in risposta al rafforzamento della cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia. Seoul ha chiesto il ritiro immediato delle truppe nordcoreane, mentre continuano a emergere notizie su truppe che Pyongyang avrebbe messo a disposizione per sostenere Mosca.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di un’“alleanza criminale” tra Russia e Corea del Nord, considerata una “nuova minaccia” dopo le prove di personale nordcoreano messo a disposizione della Russia.
L’intelligence sudcoreana ha riferito della decisione di Pyongyang di inviare 12.000 truppe per “assistere” la Russia, con circa 1.500 unità delle forze speciali già a Vladivostok. Questo dispiegamento rappresenta una “minaccia significativa per la sicurezza” sia per la Corea del Sud che a livello internazionale, violando le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu sulla Corea del Nord. Nato e Usa stanno monitorando la situazione.
In questo contesto, un’analisi di Dan Sabbagh sul Guardian ha sottolineato come le armi nordcoreane siano più significative delle truppe nella guerra della Russia contro l’Ucraina. Anche se il dispiegamento nordcoreano dovesse arrivare a 12.000 truppe, si tratterebbe di un impegno modesto rispetto alle circa 600.000 truppe russe già in Ucraina.
Il dibattito europeo sui ‘boots on the ground’ sembra riaprirsi, con il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis che ha dichiarato che è tempo di riparlare dell’idea del presidente francese Emmanuel Macron di dispiegare truppe in Ucraina. “Se verranno confermate le notizie secondo cui gli squadroni della morte della Russia saranno equipaggiati con munizioni e personale militare nordcoreano, dobbiamo tornare sui ‘boots on the ground’ e altre idee proposte da Macron,” ha detto Landsbergis.
La Corea del Sud ha assicurato che risponderà con fermezza in collaborazione con la comunità internazionale se proseguirà la “cooperazione illegale” tra Corea del Nord e Russia. Tra le opzioni sul tavolo c’è la possibilità di inviare armi “difensive e offensive” all’Ucraina e di inviare personale per monitorare le tattiche delle forze speciali nordcoreane.
Scontro con i Brics
Mentre ciò accadeva in Occidente, a Kazan nel Tatarstan, al vertice dei Brics, l’India si è dichiarata a favore di un rapido ritorno alla pace e alla stabilità in Ucraina: “Sono stato costantemente in contatto con voi sul tema del conflitto in corso tra Russia e Ucraina. Come ho già detto, riteniamo che i problemi debbano essere risolti in modo pacifico. Sosteniamo pienamente un rapido ripristino della pace e della stabilità. L’India è pronta a fornire tutta la cooperazione possibile nei tempi a venire”, ha aggiunto Modi, citato dal Times of India.
Quando saranno erogati i fondi?
I nuovi fondi AMF saranno erogati fino alla fine del 2025. “L’Ucraina continua a resistere all’aggressione russa, con i suoi coraggiosi cittadini che combattono non solo per la propria esistenza e libertà, ma per difendere la democrazia, i diritti umani, la libertà e il diritto internazionale per tutti noi. La necessità di un sostegno finanziario è immensa e urgente. La Russia deve pagare per aver attaccato gli ucraini e per la distruzione brutale di infrastrutture, città, villaggi e case del paese. L’onere della ricostruzione dell’Ucraina sarà sostenuto dai responsabili della sua distruzione, vale a dire la Russia”, ha dichiarato il relatore Karin Karlsbro (Renew, Svezia).
I governi dell’Ue hanno già informalmente approvato la proposta. Il Consiglio ha annunciato che adotterà formalmente il regolamento mediante procedura scritta dopo il voto di oggi dei deputati. Il regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.