Ucraina, presentato il piano di pace di Zelensky e la “mossa” italiana: tensioni con Trump

Cosa prevede il piano di pace di Zelensky?
11 ore fa
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Il presidente ucraino Zelensky con il primo ministro inglese Starmer, il cancelliere tedesco Merz e l'il presidente francese Macron (Afp)
Il presidente ucraino Zelensky con il primo ministro inglese Starmer, il cancelliere tedesco Merz e l'il presidente francese Macron (Afp)

La pressione su Kyiv per una rapida conclusione del conflitto è al suo culmine, mentre l’Europa cerca di mantenere una posizione unitaria di fronte alle incertezze americane. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha formalmente consegnato a Washington la sua ultima versione del piano di pace, un documento in venti punti che mira a ridefinire la bozza statunitense. Contemporaneamente, l’amministrazione Trump ha invitato Zelensky a mostrare “realismo” e a chiudere rapidamente la trattativa, con l’avvertimento che gli Stati Uniti non intendono “perdere altro tempo” nel conflitto che sta causando migliaia di vittime.

In questo scenario diplomatico teso, Zelensky sta spingendo l’Europa verso un “pacchetto deterrenza” che include una proposta strategica all’Italia per la coproduzione e delocalizzazione di droni militari. L’Ue si trova dunque a coordinare la risposta, con gli alleati che si riuniscono per elaborare un piano che possa riportare gli Usa “a bordo”.

Il pressing di Trump e il dilemma europeo

Le trattative per un accordo condiviso tra Stati Uniti, Europa e Ucraina continuano, ma l’obiettivo di garantire un futuro di nazione indipendente a Kyiv con solide garanzie occidentali appare complesso. La Russia mantiene la sua principale pretesa, che è la cessione della parte di Donetsk ancora sotto controllo ucraino.

Il presidente Trump, rivolgendosi ai leader europei (il francese Macron, il britannico Starmer e il tedesco Merz), ha ammesso di aver usato “parole piuttosto forti” in merito al conflitto. Il tycoon ha espresso l’intenzione di risolvere la questione in “tempi relativi brevi” e ha messo in dubbio la sua partecipazione a un meeting europeo sull’Ucraina, dichiarando di non voler “perdere tempo”. Nonostante ciò, Mosca, attraverso il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, ritiene che Trump sia “sincero nei suoi sforzi” per la mediazione.

Parallelamente, la Russia ha comunicato agli Stati Uniti nuove proposte relative alle “garanzie di sicurezza collettiva”, sottolineando che la discussione non può limitarsi alla sola Ucraina. Ma l’aspetto più preoccupante per l’Ue è la minaccia diretta di Lavrov: l’eventuale dispiegamento di truppe europee in Ucraina come “forze di pace” le trasformerebbe “immediatamente in obiettivi legittimi” dell’esercito russo.

L’autosufficienza Ucraina e il ruolo strategico dell’Italia

Mentre la diplomazia è in fermento, l’Ucraina punta a rafforzare l’autosufficienza militare. Il “pacchetto deterrenza” delineato da Kyiv include misure per aumentare la produzione nazionale di droni dall’attuale 40% al 50% del fabbisogno nel prossimo futuro. In questo contesto si inserisce la proposta di coproduzione di droni con l’Italia, un alleato europeo chiave, arrivando a discutere la possibilità di delocalizzare la produzione sul territorio italiano. Tale cooperazione industriale, che potrebbe includere l’azienda Leonardo, consentirebbe di testare i prodotti direttamente sul campo di battaglia, offrendo una “garanzia di qualità”.

Sul piano politico, l’Ucraina sollecita l’Italia a sostenere un meccanismo di protezione che si basi sull’Articolo 5 della Nato, chiedendo che tale garanzia sia legalmente vincolante. Tra le altre soluzioni richieste vi sono la presenza militare degli alleati europei con aiuto statunitense e, fondamentale per l’integrazione, l’adesione all’Unione europea. Zelensky sta inoltre lavorando a due documenti collaterali al piano in 20 punti: uno sulle garanzie di sicurezza con gli Stati Uniti e l’altro, di grande interesse per Bruxelles, sull’economia, la ricostruzione e gli investimenti congiunti, in cui l’Europa è prevista come attore chiave.

Il coordinamento Europeo e la tensione militare con la Russia

I leader europei stanno cercando di coordinare le loro mosse per gestire l’imminente disimpegno statunitense. Dopo aver avuto “piccole discussioni” e aver usato “parole forti” con i leader europei, Trump ha lasciato intendere che la partecipazione americana a un vertice europeo di pace non è scontata. Per questo, gli alleati della “Coalizione dei volenterosi” hanno previsto un nuovo appello nel pomeriggio. Il cancelliere tedesco Merz ha accolto a Berlino il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nel tentativo di elaborare una strategia che convinca Trump a rientrare nel tavolo delle discussioni.

La Germania “è una forza trainante nel sostenere l’Ucraina. Aiuta l’Ucraina a proteggere la sua sovranità e a scoraggiare aggressioni nel futuro. Questo è cruciale per portare la guerra ad una fine giusta e duratura. Questo è importante non solo per la sicurezza dell’Ucraina, ma anche per quella dell’intera area euroatlantica”, ha dichiarato il segretario Rutte, in conferenza stampa a Berlino a fianco del cancelliere tedesco Merz. A Bruxelles, intanto, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha incontrato diversi leader, tra cui il serbo Aleksandar Vučić, il quale ha rivelato di aver “ricevuto un messaggio da Mosca“.

Sul fronte militare, gli attacchi di Kyiv continuano in profondità nel territorio russo. Nella notte, un massiccio attacco di droni ha portato all’abbattimento di 287 velivoli da parte di Mosca, causando l’interruzione o il dirottamento di 133 voli in quattro aeroporti internazionali di Mosca. L’Ucraina ha anche rivendicato attacchi contro una piattaforma petrolifera di Lukoil nel Mar Caspio, bloccando la produzione di oltre 20 pozzi, e il colpo inferto a una petroliera della “flotta ombra” russa nel Mar Nero, che risulta ora fuori servizio.