Alla fine “il grande annuncio” di Trump sulla Russia è arrivato: “severe tariffe” contro Mosca “se non si arriva a un accordo” sulla pace in Ucraina entro cinquanta giorni.
“Sono scontento con la Russia, imporremo severe tariffe se non avremo un accordo entro 50 giorni”, ha detto il presidente americano nel pomeriggio italiano incontrando nello Studio Ovale il segretario generale della Nato Mark Rutte, che resterà a Washington fino al 15 luglio a per incontrare anche il segretario di Stato Marco Rubio e Hegseth.
Le sanzioni minacciate da Trump
Donald Trump ha minacciato sanzioni secondarie al 100% per chi commercia con la Russia mentre al Congresso è in discussione un disegno di legge che prevede sanzioni secondarie sino al 500% degli importi transati.
Le dichiarazioni odierne sono in linea con quelle degli ultimi giorni, quando Trump ha accusato Vladimir Putin di dire “solo stronzate” sull’Ucraina, promettendo a Zelensky nuovi Patriot per difendere i propri cieli.
“Parla in modo gentile e poi la sera bombarda tutti”, ha detto il tycoon riferendosi al presidente russo, su cui non si spinge oltre “Non direi che è un assassino, ma è un tipo tosto”, ha replicato alla domanda su Vladimir Putin ribandendo di sentirsi fortemente deluso da quello che un tempo chiamava ‘amico’ (poi diventato ‘pazzo‘ per usare sempre le parole del tycoon): “Come sapete, abbiamo speso circa 350 miliardi di dollari per questa guerra tra Russia e Ucraina, e vorremmo vederla finire. Non è stata la mia guerra. È stata la guerra di Biden. Non è la mia guerra. Sto cercando di farvene uscire, e vogliamo vederla finire. E sono deluso dal presidente Putin, perché pensavo che avremmo raggiunto un accordo due mesi fa, ma non sembra che ci siamo arrivati”, ha chiosato Trump facendo riferimento al ‘niet’ del presidente russo.
Rutte da Trump: “Putin consideri i negoziati”
Dal canto suo, il segretario generale della Nato Mark Rutte ha invitato il presidente russo a considerare la trattativa: “Se fossi Putin e tu stessi parlando, considererei di dover prendere i negoziati più seriamente di quanto non stia facendo ora”, ha detto Rutte al tycoon. In merito alla situazione del martoriato popolo ucraino, Rutte ha evidenziato: “È veramente terribile. 700 droni al giorno e questo non è per obiettivi militari ma per creare panico”.
Al suo cospetto, Trump ha ribadito la sinergia tra Usa e Nato: “Abbiamo fatto un accordo oggi per mandare armi all’Ucraina“, “manderemo il meglio alla Nato e sarà un’operazione coordinata con la Nato“, ha detto il tycoon ribadendo che il costo dei Patriot sarà in capo all’Ue (così come la difesa dell’Ucraina quando la guerra sarà finita). Il ruolo degli Usa sarà quello di produrre le armi e inviarle a Kiev.
Il luogo è lo stesso, ma i toni sembrano molto distanti da quelli del 28 febbraio quando allo Studio Ovale andò in scena lo scontro tra Trump e Zelensky. Oggi il presidente americano pensa che l’Ucraina voglia la pace: “Penso che sia così ha detto il tycoon”. “Non c’è dubbio che l’Ucraina voglia raggiungere un accordo”, ha detto Rutte.