Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, è il nuovo ministro per gli Affari Europei, subentrando a Raffaele Fitto. Con l’attribuzione delle deleghe relative al Sud, alle Politiche di Coesione e al Pnrr, Foti si prepara a un ruolo di rilevante impatto nelle dinamiche interne ed europee. Il suo approdo al governo segna un ulteriore passo verso il consolidamento della leadership meloniana e l’affermazione di FdI a livello istituzionale.
La sfida per il nuovo ministro non sarà solo quella di gestire le complesse relazioni con l’Unione Europea, ma anche di incidere nella realizzazione di politiche vitali per il rilancio del Paese, come la gestione dei fondi europei e la ripresa economica legata al Pnrr.
Un lungo percorso di impegno politico
Nato nel 1960 a Piacenza, Foti inizia la sua carriera politica giovanissimo, iscrivendosi a soli 16 anni nel Fronte della Gioventù, la componente giovanile del Movimento Sociale Italiano (MSI). Da quel momento, il suo percorso politico è stato costellato di incarichi di responsabilità, fino a diventare segretario provinciale e componente dell’Esecutivo Nazionale del MSI. Il suo impegno non si è limitato alla teoria, ma ha trovato concreta espressione nelle istituzioni locali: nel 1980, a soli 20 anni, viene eletto consigliere comunale a Piacenza, dove rimarrà in carica ininterrottamente fino al 2005, anche dopo la trasformazione del MSI in Alleanza Nazionale.
Un primo grande salto a livello nazionale arriva nel 1996, quando Foti viene eletto alla Camera dei deputati con Alleanza Nazionale, ottenendo un ottimo risultato nel collegio di Piacenza. Negli anni successivi, la sua carriera politica prosegue tra il Parlamento e l’amministrazione locale, assumendo anche il ruolo di vicesindaco di Piacenza, con delega al Bilancio. Ma il suo impegno non si è mai limitato alla politica di Piacenza: Foti ha infatti ricoperto diversi incarichi a livello nazionale, contribuendo attivamente alla direzione del partito e diventando un esponente di punta della politica italiana.
Dalla nascita di FdI alla leadership in Parlamento
Il 2012 segna una svolta fondamentale nella carriera di Foti, quando, in dissenso con il sostegno del Pdl al governo Monti, aderisce alla scissione guidata da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto, dando vita a Fratelli d’Italia. Nonostante una fase di difficoltà elettorale nel 2013, Foti non si arrende e, nel 2018, viene rieletto deputato nella sua Piacenza con un risultato straordinario. Alle elezioni del 2022, la sua leadership cresce ulteriormente, con la vittoria schiacciante nel collegio uninominale di Piacenza, dove ottiene il 52,53% dei consensi, segnando un netto successo nei confronti degli sfidanti del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle.
Nel contesto del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, Foti ha ricoperto ruoli di rilievo. Dal novembre 2022 è stato Presidente del gruppo alla Camera, succedendo a Francesco Lollobrigida, diventato ministro. Il suo profilo politico è quello di un uomo capace di navigare tra le difficoltà e le sfide politiche con pragmatismo e determinazione. Non è un caso che sia stato scelto da Giorgia Meloni per gestire dossier complessi e strategici come quelli legati agli Affari europei, al PNRR e alle Politiche di coesione.
Un ministro per l’Europa con un forte radicamento nazionale
Il ruolo di Foti come ministro per gli Affari Europei non è solo una continuazione della linea politica del governo Meloni, ma una nuova sfida che incarna la visione di Fratelli d’Italia di rivedere il rapporto dell’Italia con l’Unione Europea. Nonostante il suo passato fortemente legato a una politica nazionalista, Foti è ora chiamato a dialogare con le istituzioni europee in un contesto di grande incertezza, con l’Italia che affronta questioni cruciali legate al Pnrr e alle politiche di coesione.
La sua nomina conferma il profilo pragmatista di Meloni, che ha scelto un uomo dalla lunga esperienza amministrativa e parlamentare, capace di gestire le complesse dinamiche europee senza mai perdere di vista le esigenze del territorio. Foti avrà il compito di navigare tra le sfide della governance europea, tutelando gli interessi italiani in un momento delicato per l’Unione.