Ci risiamo: il supposto spostamento a destra di Ursula von der Leyen fa traballare l’appoggio dei socialisti, che è stato cruciale per la riconferma di Vdl alla presidenza della Commissione. Se prima delle elezioni di giugno il timore nasceva dalla sua apertura ad alcuni esponenti dell’Ecr, Giorgia Meloni in primis, ora i socialisti sono preoccupati dall’apertura sul patto Italia-Albania e minacciano di far venire meno il loro sostegno all’esecutivo von der Leyen.
Von der Leyen ha esposto la sua linea al Consiglio Europeo sulla migrazione: nelle politiche migratorie Ue “dovremmo continuare a esplorare possibili modi per procedere per quanto riguarda l’idea di sviluppare hub di rimpatrio al di fuori dell’Unione, soprattutto in vista di una nuova proposta legislativa sul rimpatrio. Con l’avvio delle operazioni del protocollo Italia-Albania, saremo anche in grado di trarre lezioni da questa esperienza nella pratica”.
Una posizione che consacra l’accordo stretto dalla presidente del Consiglio italiano e dal presidente albanese Rama. Una posizione che non piace affatto ai socialisti che ora minacciano di sfiduciare Ursula.
Non è la prima volta che la presidente dell’esecutivo Ue tende la mano a Giorgia Meloni in materia di immigrazione. Il Gruppo dei socialisti è anche preoccupato dai continui viaggi del duo Meloni-von der Leyen nella Tunisia del controverso presidente Kaïs Saïed, che ha ricevuto diversi milioni di euro per bloccare le partenze dei migranti. La presidente della Commissione ha quindi invitato i vari capi di Stato e di governo a “valutare” il modello degli hubs nei Paesi terzi dove processare le richieste d’asilo. Mente i socialisti la invitano a fare un passo indietro.
Cosa hanno detto i socialisti a von der Leyen
La capogruppo di S&D, Iratxe Garcia Perez, non ha usato mezzi termini per esprimere il proprio dissenso rispetto a questa linea politica: “Socialisti e Democratici sono contro l’esternalizzazione della gestione della migrazione. Siamo contro la strategia del Ppe e di Meloni, siamo molto preoccupati dal fatto che von der Leyen voglia adottare questa strategia”.
L’eurodeputata spagnola poi è passata alle possibili ripercussioni politiche: continuando di questo passo, von der Leyen “non può contare sul nostro sostegno”. Concludendo il suo appello, la capogruppo di S&D ha lasciato aperta la via del dialogo con la presidente della Commissione: “può contare su di noi se vuole implementare il Patto per la migrazione e l’asilo”.