“Il Cremlino valuta una tregua aerea con l’Ucraina” dopo l’incontro odierno fra Vladimir Putin e Steve Witkoff, l’inviato della Casa Bianca volato a Mosca per trovare un accordo sul conflitto iniziato tre anni e mezzo fa. Questo è quanto riporta Bloomberg, secondo cui la Russia potrebbe proporre questa tregua parziale agli Usa. Meno conciliante la ricostruzione di Financial Times: per il quotidiano britannico, Donald Trump starebbe preparando nuove sanzioni contro la flotta ombra delle petroliere russe.
Dal Cremlino arrivano segnali di apertura che però vanne prese con le pinze, visto che negli ultimi mesi le dichiarazioni russe non si sono tradotte in realtà, come sottolineato dallo stesso presidente americano.
L’apertura della Russia
Al termine dell’incontro, durato circa tre ore, il consigliere per la politica estera del presidente russo, Yuri Ushakov, ha detto che il colloquio tra Putin e l’inviato Usa Witkoff è stato “utile e costruttivo” aggiungendo che la Russia “ha ricevuto alcuni segnali da Trump” e “ne ha inviati altri” in risposta agli States. Putin e Witkoff, ha continuato Ushakov, hanno anche discusso delle prospettive dello sviluppo di una “partnership strategica” fra Stati Uniti e Russia, che è poi l’asset sul quale le trattative erano iniziate durante i colloqui di Riad di febbraio.
Secondo fonti americane, Witkoff avrebbe proposto a Trump di mantenere lo “status quo” delle conquiste russe sul campo, in cambio di una tregua e di un percorso di pace. In pratica, Mosca manterrebbe il controllo sulle quattro regioni orientali ucraine annesse dall’inizio della guerra su vasta scala, nel febbraio 2022: Zaporizhzhia, Kherson, Luhansk e Donetsk. Questo piano però non è stato ufficialmente accettato né da Trump, né da Mosca, e, soprattutto, negli scorsi mesi è stato già respinto dall’Ucraina, che non vuole rinunciare alla sovranità su quei territori, cruciali il commercio del Paese.
Tra i bombardamenti di oggi e le prospettive incerte
Al momento, dalla Russia si parla di un confronto “professionale e distribuito nel tempo”, ma resta da vedere se questo incontro possa aprire un concreto spiraglio o se la situazione continuerà a essere dominata dalle crescenti tensioni militare e diplomatiche. In attesa di dichiarazioni più esaustive, la Casa Bianca ha detto che, con l’incontro di oggi, l’amministrazione Trump ha fatto “un passo avanti verso un cessate il fuoco e un accordo di pace”. Sullo sfondo, il piano svelato a inizio anno, secondo cui il Cremlino avrebbe già pronto un piano per raggiungere la pace solo nel 2026.
Intanto, anche oggi la Russia continua a bombardare l’Ucraina. Nella notte e nelle ultime ore ci sono stati attacchi russi, tra cui un bombardamento aereo su Odessa e un raid su Zaporizhzhia che hanno causato morti e feriti, con danni a infrastrutture civili e case in diverse regioni del Paese.