Volevano instaurare nella Germania orientale un regime ispirato al nazismo. Sembra un’assurdità anacronistica, invece è l’attualità di oggi, con cui la Germania – e non solo – si deve confrontare. Nel Paese tedesco questa settimana sono state arrestate otto persone sospettate di far parte di un’organizzazione terroristica e di aver complottato per rovesciare il sistema democratico e realizzare un colpo di Stato di matrice nazista.
I ‘Separatisti della Sassonia’
Il gruppo di cui fanno parte i sospetti, affermano i procuratori federali tedeschi, si chiama ‘Saechsische Separatisten‘ (Separatisti della Sassonia) – da notare che l’abbreviazione è SS, la stessa della milizia speciale nazista destinata a compiti di polizia durante il regime hitleriano.
Ovviamente i Separatisti della Sassonia sono un movimento di estrema destra, la cui ideologia è caratterizzata da idee razziste, antisemite e parzialmente apocalittiche, come hanno spiegato i pubblici ministeri.
Soprattutto, le loro intenzioni erano del tutto serie. Tanto da procedere anche con un addestramento paramilitare per imparare a usare le armi in un contesto di guerriglia urbana o a effettuare dei pattugliamenti. Durante le perquisizioni sono state trovate tute mimetiche, elmetti da combattimento, maschere antigas e giubbotti antiproiettile.
Il gruppo, convinto che la Germania sia prossima al collasso, in quanto non un vero Stato sovrano ma una società commerciale creata dalle potenze internazionali dopo la Seconda guerra mondiale, si preparava a un ‘giorno X’ in cui il governo e l’ordine democratico sarebbero caduti e tutti i tedeschi si sarebbero riuniti sotto un nuovo impero (Reich).
“Se necessario, i gruppi composti da persone indesiderate sarebbero stati allontanati con operazioni di pulizia etnica“, si legge nella dichiarazione dei procuratori federali tedeschi.
Tutti giovanissimi, tra Germania, Polonia e Austria
“Le nostre autorità di sicurezza hanno sventato in una fase iniziale i piani di colpo di Stato dei terroristi di destra, che stavano pianificando di attaccare le persone e il nostro Stato con la forza armata”, ha affermato la ministra degli Interni Nancy Faeser in un comunicato.
Il gruppo militante preso di mira nell’operazione di martedì, composto da 15-20 persone – la più adulta delle quali, secondo la stampa tedesca, avrebbe 25 anni – è stato costituito non prima del novembre 2020, ha dichiarato l’ufficio del procuratore federale in un comunicato.
L’operazione, decisa dalla Procura federale tedesca, ha coinvolto circa 450 agenti in tutta la Germania, in Austria e in Polonia. Sette degli otto sospetti sono stati fermati a Lipsia, Dresda e Meissen, mentre l’ottavo, il capo del gruppo, a Zgorzelec (Görlitz in tedesco), la città divisa in due tra Germania e Polonia in seguito alla Seconda guerra mondiale.
Tra gli arrestati un esponente di Alternative für Deutschland
Tra gli arrestati, secondo la stampa tedesca, ci sono i quattro presunti membri fondatori della formazione; gli altri si sarebbero uniti al gruppo più tardi con modalità ancora da capire.
Ma un aspetto ancora più preoccupante è che uno degli arrestati sia un esponente politico locale del gruppo estremista Alternative für Deutschland: si tratterebbe di Kurt Haettasch, membro Afd del consiglio comunale di Grimma e parte dell’esecutivo distrettuale dell’Afd a Lipsia, nonché tesoriere dell’organizzazione giovanile Afd ‘Junge Alternative’ in Sassonia.
Ricordiamo che a settembre in tre Laender orientali tedeschi si sono tenute le elezioni, che hanno visto l’Afd vincere in Turingia e arrivare secondo in Sassonia e Brandeburgo, con poco distacco.
Il partito si è dissociato, specificando tramite un portavoce che Afd “è saldamente ancorato a un ordine di base libero e democratico” e non ha “nulla in comune” con i Separatisti della Sassonia.
E oggi ha deciso di espellere “i tre membri colpiti dalle misure adottate dal procuratore generale”, senza fornire dettagli su chi siano. “Non importa per conto di chi abbiano operato i Separatisti Sassoni, non c’è posto per loro nel nostro partito di libertà, pace e sovranità nazionale”, afferma l’Afd in un comunicato.
(Alcuni) Scandali di Alternative für Deutschland
Tuttavia, anche se Afd in quanto partito non c’entra nulla con il gruppo, l’’affiliazione’ di un suo membro si inserisce in una scia di scandali e le polemiche che da tempo lo coinvolgono. Per citarne solo qualcuno, ad aprile un tribunale tedesco ha multato per 13mila euro Björn Höcke, esponente di spicco di Afd, per aver usato in diverse occasioni lo slogan nazista “Alles für Deutschland”. Non solo, a gennaio è emerso un meeting tenutosi a Potsdam tra gruppi dell’ultradestra e membri di Afd per condividere un ‘programma di remigrazione’, ovvero una deportazione di massa di immigrati – compresi i tedeschi di seconda generazione – non integrati.
Ancora: in piena campagna elettorale per il voto europeo, lo spitzenkandidat (candidato di punta, ndr) del partito, Maximilian Krah, aveva detto che non tutti i membri delle Schutzstaffel (SS) naziste durante il Terzo Reich erano “automaticamente dei criminali”. Alla fine era stato costretto a dimettersi.
Non va poi dimenticato che l’ala giovanile dell’Afd è stata classificata dai servizi segreti tedeschi come entità estremista, e che anche l’Afd stesso è ‘attenzionato’.
E c’è anche un altro aspetto preoccupante: i Separatisti Sassoni sono il secondo complotto golpista scoperto in Germania negli ultimi anni. Nel 2022 infatti erano state arrestate una ventina di persone appartenenti al movimento ‘Reichsbürger‘ (Cittadini dell’Impero), che aveva l’obiettivo di rovesciare lo Stato e installare una monarchia. Ne facevano parte anche un esponente dell’antica nobiltà tedesca, ufficiali dell’esercito e della polizia e un’ex parlamentare.