Oggi, martedì 2 luglio, il primo ministro ungherese Viktor Orbán è arrivato a Kiev. È la sua prima visita in Ucraina da quando è iniziata l’invasione russa, ormai due anni fa, ma non ci si dirigeva dal 2010.
Ieri l’Ungheria ha assunto la presidenza del Consiglio dell’Ue fino alla fine dell’anno ed è noto che il premier prediliga la posizione della Russia a quella dell’Ucraina. Quindi viene spontaneo chiedersi: cosa avrà mai da dire il premier ungherese a quello ucraino?
Le motivazioni dell’incontro
“L’obiettivo della presidenza ungherese è contribuire a risolvere le sfide che attendono l’Unione Europea. Ecco perché il mio primo viaggio è stato a Kiev”, ha scritto Orbàn su Facebook sotto una fotografia che lo ritrae mentre stringe la mano a Volodymyr Zelensky.
Separatamente, il suo responsabile stampa Bertalan Havasi ha dichiarato alla Reuters in una e-mail che i due leader avrebbero discusso delle relazioni bilaterali, affermando che “l’argomento più importante dei colloqui è la possibilità di creare la pace“, ma non ha fornito dettagli. Quali sono le posizioni dei due leader e quale potrebbe essere il punto di incontro?
Magyar uniós elnökség. Első út. Fókuszban: a béke.
Pubblicato da Orbán Viktor su Martedì 2 luglio 2024
Le idee su Russia-Ucraina di Orbàn
Le idee di Viktor Orbàn sul conflitto russo ucraino sono ormai note. Il leader ungherese non ha dubbi e propende per la Russia, ma facendo parte dell’Unione europea ha dovuto – a malincuore – sposare alcune politiche pro-Ucraina. Non ultime, i sostegni economici dedicati a Kiev e le trattative per i negoziati di adesione del Paese sotto assedio all’Unione europea.
Un tema caro al presidente dell’Ungheria, però, è quella minoranza ucraina di lingua ungherese che risiede nell’area occidentale del Paese, vicino al confine con la Russia: “Era una precondizione per l’incontro che la questione dei diritti di nazionalità fosse risolta. Nelle ultime settimane è stato raggiunto un accordo. Saranno in grado di annunciarlo come un successo”, ha detto una fonte a Budapest, rivolgendosi al Guardian.
Questa questione è stata spesso la leva per la destra ungherese per riconfermarsi alleato della Russia di Putin. Una Russia, però, che sembra iniziare a vacillare con bombardamenti senza successi e una resistenza ad oltranza che non si aspettava dall’Ucraina. Ma che sia proprio questo il nodo che scioglie la matassa? Una Russia indebolita non è un buon partner per un Paese europeo che ricoprirà per i prossimi sei mesi la presidenza del Consiglio dell’Ue e che ha già in mente un piano per spostare ancora più a destra l’intero Parlamento europeo. Non resta che capire come reagirà Vladimir Putin.
La reazione russa
La Russia “non ha alcuna aspettativa” in merito alla visita in corso, ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “È chiaro che l’Ungheria, che ha assunto la presidenza della Ue, deve svolgere le sue funzioni – riporta l’agenzia Ria Novosti -. L’argomento più importante in discussione è la possibilità di costruire la pace”. E ha concluso: “Saranno le responsabilità nel contesto degli interessi di Bruxelles a prevalere“.
Non resta che aspettare e vedere cosa avranno da comunicare i due leader e in che modo riusciranno a venirsi incontro nonostante le posizioni degli uni completamente diverse e in contrapposizione con gli altri.