Orbán arriva a Mosca: “Missione pace Russia-Ucraina”

Dopo il viaggio a Kiev, il premier ungherese si è diretto da Vladimir Putin e si propone come ponte per la pace tra i due Paesi in guerra: cosa c’è sotto?
3 giorni fa
3 minuti di lettura
Orban e Putin

Il premier ungherese Viktor Orbán è arrivato a Mosca. Lo scrive l’agenzia russa Tass rilanciando una dichiarazione del portavoce del premier ungherese secondo cui è atteso l’incontro con il leader russo Vladimir Putin.

Il leader dell’Ungheria ha raggiunto il Paese in guerra con l’Ucraina a distanza di qualche giorno dalla visita a Kiev dove ha incontrato Volodymyr Zelensky. Ma cosa c’è dietro la visita di Orbán al Cremlino?

In cerca di pace

“Non è possibile trovare pace stando comodamente seduti in poltrona a Bruxelles – ha scritto il premier ungherese su X -. Anche se la presidenza di turno dell’Ue non ha il mandato di negoziare per conto dell’Ue, non possiamo sederci e aspettare che la guerra finisca miracolosamente. Serviremo come strumento importante per compiere i primi passi verso la pace. Questo è lo scopo della nostra missione”.

Missione che ha visto prima un incontro con l’Ucraina e oggi con la Russia. Ma è possibile che Viktor Orban riesca a trovare la via per dei negoziati tra i due Paesi?

Cosa certa è che l’Ungheria si promuove come un ponte tra le due realtà coinvolte nel conflitto. La pace in Ucraina è una delle priorità nell’agenda politica del turno del Paese al Consiglio Ue. Per Orbán lo sono anche la lotta all’immigrazione clandestina, le sfide demografiche e la competitività dell’economia. János Bóka, ministro per gli Affari europei, incontrando la stampa comunitaria, ha sottolineato più volte che la “sovranità nazionale è un valore” e l’Ungheria di Viktor Orbán, con un dialogo aperto con Mosca, potrebbe averla preferita a discapito di quella comunitaria.

Orbán a Mosca “senza mandato”

L’Ungheria è il Paese che attualmente detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue e ha visto il suo premier recarsi a Mosca, “ma senza mandato”. L’ha specificato via social il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che sui social scrive: “Non ha il mandato di interagire con la Russia per conto dell’Ue” e “nessuna discussione sull’Ucraina può aver luogo senza l’Ucraina”.

A rincarare la dose di dissenso, c’è anche l’Alto Rappresentante Josep Borrell che in una nota ha scritto che la visita “si svolge esclusivamente nel quadro delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Russia”. L’Ungheria, ricorda, “è ora lo Stato membro dell’Ue che esercita la presidenza di turno del Consiglio fino al 31 dicembre 2024. Ciò non comporta alcuna rappresentanza esterna dell’Unione, che spetta al presidente del Consiglio Europeo a livello di capi di Stato e di governo e all’Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a livello ministeriale”.

“Il primo ministro Orbán non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell’Ue per visitare Mosca – continua Borrell- la posizione dell’Ue sulla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina si riflette in molte conclusioni del Consiglio Europeo. Questa posizione esclude contatti ufficiali tra l’Ue e il presidente Vladimir Putin. Il primo ministro ungherese non rappresenta quindi in alcun modo l’Ue. Inoltre, vale la pena ricordare che il presidente Putin è stato incriminato dalla Corte Penale Internazionale ed è stato emesso un mandato di arresto per il suo ruolo in relazione alla deportazione forzata di bambini dall’Ucraina alla Russia”.

Insomma, la notizia di una visita “non ufficiale” ha creato un certo dibattito a Bruxelles, ma pare che Orbán abbia le idee chiare.