L’ufficialità è arrivata: sarà Raffaele Fitto il commissario italiano nella prossima Commissione europea. La designazione è arrivata praticamente allo scadere del termine – oggi 30 agosto – entro cui in Paesi membri dell’Unione, ognuno dei quali ha diritto a esprimere un componente dell’organo esecutivo, dovevano fare il proprio nome.
Stamattina Meloni nel primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva aveva annunciato quello che già era circolato nei giorni scorsi sulla stampa nazionale e internazionale, ovvero che nel pomeriggio avrebbe comunicato a von der Leyen la proposta italiana. Una scelta che la premier ha definito “dolorosa per me, credo anche per lui, e per il governo, ma è una scelta necessaria”, in riferimento agli impegni istituzionali portati avanti da Fitto in qualità di ministro per gli Affari europei, soprattutto quelli relativi alle politiche di coesione e al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Meloni: “Una scelta delicata e molto importante per noi e per l’Italia”
“Ho ricevuto la lettera della presidente della Commissione europea von der Leyen con la quale si chiede al governo la designazione della proposta di candidato italiano al ruolo di commissario europeo”, ha detto stamattina la presidente del Consiglio nel corso del Cdm a Palazzo Chigi.
“Si tratta di una scelta delicata e molto importante per noi e per l’Italia nei prossimi anni – ha aggiunto – La nostra scelta ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati: il ministro Raffaele Fitto”.
Focus sul portafoglio che gli verrà assegnato
Ora sarà da capire che portafoglio, e dunque di quale peso, gli verrà affidato da VDL. Meloni, che in Europa non fa parte della maggioranza che ha votato per il secondo mandato di VDL e che negli ultimi mesi ha visto deteriorarsi l’ottimo rapporto che aveva costruito con la tedesca, punta comunque a una vicepresidenza esecutiva della Commissione e a un portafoglio economico importante.
In Ue, ha detto la premier, “continuiamo a lavorare sul ruolo che chiediamo venga affidato all’Italia. E, nonostante veda molti italiani che tifano contro un ruolo adeguato alla nostra Nazione, non ho motivo di credere che quel ruolo non verrà riconosciuto. Non per simpatia o antipatia verso il nostro governo, ma più banalmente perché siamo l’Italia, Nazione fondatrice, seconda manifattura e terza economia europea, terzo Stato membro per popolazione, con primati in tantissimi campi. Oggi possiamo contare anche su una ritrovata stabilità politica e una solidità economica che pochi altri hanno nel resto d’Europa”.
Fitto: “Pronto a dare il mio contributo”
“Ringrazio la premier Meloni e il Consiglio dei ministri per la fiducia accordata nell’indicarmi a ricoprire il ruolo di membro della Commissione europeo. Attendo adesso con fiducia i prossimi passaggi previsti dai Trattati per il completamento del processo di nomina. Nei prossimi cinque anni, la Commissione guidata da Ursula von der Leyen avrà un ruolo fondamentale per il rafforzamento dell’Unione europea, del benessere e della sicurezza dei suoi cittadini nonché per favorire la soluzione delle maggiori crisi internazionali. Sono pronto a dare il mio contributo per raggiungere questi obiettivi”, ha commentato Fitto in una nota.
Se l’Europarlamento accetterà la sua candidatura, sarà per lui la prima esperienza all’esecutivo comunitario, ma Fitto ha una lunga esperienza politica ed è conosciuto e apprezzato anche a Bruxelles.
Le reazioni politiche
Pronte le reazioni di tutte le parti politiche, e non solo.
Procaccini e Fidenza – “Esprimiamo grande soddisfazione per la designazione, da parte del governo, di Raffaele Fitto a candidato italiano a membro della Commissione europea”, hanno detto in una nota il copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo Nicola Procaccini e il capodelegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles Carlo Fidanza a nome della delegazione di FdI.
“Raffaele Fitto è sicuramente l’uomo giusto al posto giusto. Lo è per la sua preparazione e la sua conoscenza delle istituzioni europee, maturata negli anni trascorsi al Parlamento europeo coronati con il ruolo di copresidente del gruppo Ecr. E lo è anche per la capacità e l’autorevolezza con cui ha guidato finora un ministero complesso e strategico. Un grande in bocca al lupo quindi da parte della delegazione di Fratelli d’Italia”, hanno concluso.
Sberna – “Esprimo grande soddisfazione per la designazione di Raffaele Fitto quale commissario europeo per l’Italia da parte del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del governo, una figura in grado di apportare grande competenza ed esperienza al lavoro della nuova Commissione europea”, ha affermato in una nota la vicepresidente del Parlamento europeo, Antonella Sberna, eurodeputata di Fratelli d’Italia.
“La stima di cui Raffaele Fitto gode in Italia e in Europa, frutto del lavoro svolto negli anni e basata su proficue e consolidate relazioni politiche e istituzionali, consentiranno all’Italia di avere un riferimento importante in grado di poter intrattenere dialoghi e relazioni di ampio respiro con le istituzioni europee”, ha concluso Sberna.
Foti – “Raffaele Fitto ha la necessaria esperienza maturata, sia in campo nazionale, sia al di fuori, per potere rappresentare l’Italia come commissario europeo. Lo dimostra la sua storia personale, di presidente di Regione, parlamentare e ministro, capace di esprimere un’attività ai massimi livelli. Nell’attuale incarico di governo, inoltre, ha saputo, con ammirevole capacità, condurre in porto la revisione del Pnrr e l’erogazione dei relativi finanziamenti, portando l’Italia ad attestarsi come la nazione che ha raggiunto più obiettivi tra tutte quelle europee”, ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.
Barelli – “La sua designazione a commissario Ue è la scelta migliore per l’Italia ed è per questo che Forza Italia lo ha sempre sostenuto convintamente. La sua autorevolezza e competenza, dimostrata nella gestione della partita del Pnrr e la sua lunga esperienza politica, parlamentare e nelle istituzioni dove ha ricoperto incarichi prestigiosi, saprà fare la differenza a tutto vantaggio dell’Italia. Come Forza Italia siamo molto soddisfatti e continueremo a collaborare con Raffaele Fitto in maniera proficua come è stato fino a oggi”, ha affermato in una nota Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
Casellati – “Con Raffaele Fitto l’Italia e il Governo di Giorgia Meloni indica un nome di prestigio per la Eu Commission. Un profilo di alto livello, che dovrà ricoprire un ruolo di peso nel nuovo esecutivo di Bruxelles. A Raffaele ho fatto le mie congratulazioni e un ringraziamento per come ha saputo gestire il difficile dossier del Pnrr in questi anni, dimostrando con i fatti tutto il suo valore e le sue competenze. Sono certa che farà altrettanto nel suo nuovo incarico. C’è stata grande compattezza nell’esecutivo sulla sua designazione, è il nome giusto per l’Europa”, ha scritto sui social il ministro per le Riforme istituzionali Elisabetta Casellati.
L’opposizione
Schlein – Più ’prudente’ l’opposizione: “È una scelta che spetta al governo, aspettiamo di sapere quale sarà il portafoglio che gli sarà assegnato come candidato commissario per fare ulteriori valutazioni. Il Governo chiarisca subito, alla luce di questa indicazione, come intende proseguire il lavoro su dossier cruciali che Fitto attualmente gestisce come l’attuazione del Pnrr la programmazione e i fondi di coesione che non possono subire ulteriori rallentamenti”, ha avvisato la segretaria del Pd Elly Schlein.
Rojc – Sulla stessa scia la capogruppo Pd nella commissione Politiche Ue al Senato, Tatjana Rojc: “Che il Governo alla fine avrebbe designato Fitto era largamente atteso e, nonostante girassero altri nomi di un certo peso, questa non è una sorpresa. La partita da giocare ora è duplice, una comprende le deleghe che saranno assegnate a Fitto e l’altra riguarda la responsabilità degli Affari europei nel Governo italiano. La Commissione Ue avrà di fronte sfide enormi e sarà fondamentale che anche il commissario italiano tenga saldamente e a trecentosessanta gradi la linea europeista tracciata autorevolmente da Paolo Gentiloni. Come sottolineato dalla segretaria Schlein, non ci può essere soluzione di continuità nella gestione di dossier delicatissimi finora in mano a Fitto, come l’attuazione del Pnrr”.
Pedullà – Mentre Gaetano Pedullà, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ha commentato in una nota: “Ci auguriamo che Raffaele Fitto, nominato dal governo commissario europeo, lavori per il bene dell’Europa e nell’interesse dei cittadini europei. Al Parlamento europeo, quando si presenterà per le audizioni e il voto di conferma del suo incarico, non faremo nessuno sconto e gli chiederemo conto del tradimento del Sud Italia scippato dei fondi Pnrr che gli spettavano. Adesso il governo Meloni non cerchi alibi per il ministero vacante e la spesa del Pnrr ferma”.
Il sostegno di Coldiretti
Anche Coldiretti, infine, accoglie “con soddisfazione” l’indicazione di nomina di Raffaele Fitto a nuovo Commissario dell’Unione Europea, una decisione del governo italiano “che rappresenta un importante passo avanti anche per il settore agroalimentare“, e auspica che Fitto “possa occuparsi, tra le sue competenze, anche del comparto agroalimentare europeo, sfruttando la sua vasta esperienza e il grande impegno mostrato negli anni a sostegno delle filiere agricole nazionali. La Commissione europea affronterà delle sfide fondamentali, a partire dalle decisioni di bilancio, dove serve garantire risorse adeguate per la sicurezza alimentare dell’Unione. Sotto questo profilo, le qualità operative del ministro Fitto sono dimostrate dai fatti”.
Piccola nota a margine: con Fitto anche l’Italia ha presentato un nome maschile, rendendo sempre più un’utopia quel bilanciamento di genere nella prossima Commissione che invece von der Leyen auspicava, tanto da chiedere alle capitali di presentare due nomi, un uomo e una donna, per darle un margine d’azione più ampio nel comporre il prossimo Collegio. Ebbene, solo cinque Stati hanno accolto l’invito e hanno proposto un solo nome ma femminile, a cui vanno aggiunte la stessa VDL per la Germania e Kaja Kallas per l’Estonia. La Bulgaria, che ha ufficializzato oggi le sue candidature, è l’unico Paese ad aver avanzato due nomi.
Il fatto di avere a disposizione pochi nomi di donne potrebbe giocare da parte di von der Leyen un ruolo nell’assegnazione dei portafogli, su cui tutti gli occhi ora sono puntati e che secondo rumors potrebbe essere resa nota l’11 settembre.