La Commissione Europea ha recentemente adottato la settima relazione sui progressi compiuti nell’attuazione della strategia dell’Ue per la sicurezza per il periodo 2020-2025. Questa strategia, attuata a partire dal 2020, ha portato a risultati significativi in cinque ambiti fondamentali: protezione dell’infrastruttura fisica e digitale dell’UE, lotta al terrorismo e alla radicalizzazione, lotta alla criminalità organizzata, migliore cooperazione tra autorità di contrasto e tra autorità giudiziarie e cooperazione con i partner internazionali.
Rafforzamento dell’infrastruttura fisica e digitale dell’UE
Di fronte all’aumento degli attacchi ibridi alle infrastrutture critiche dell’Ue come database, siti ministeriali o sanitari, la Commissione ha proposto nuove norme per rafforzare la protezione e la resilienza di queste infrastrutture. Queste misure includono la direttiva sulla resilienza dei soggetti critici e la direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (NIS II), entrambe entrate in vigore nel gennaio 2023.
Lotta al terrorismo e alla radicalizzazione
La lotta al terrorismo è stata una priorità della strategia dell’Ue. La Commissione ha adottato misure per contrastare il terrorismo in tutte le sue forme, dalla prevenzione della radicalizzazione online e offline, al sostegno agli Stati membri nella protezione degli spazi pubblici e alla riduzione dell’accesso dei terroristi ad armi e finanziamenti.
Lotta alla criminalità organizzata
La Commissione ha intensificato gli sforzi per combattere il traffico di stupefacenti e la criminalità organizzata, avviando diverse iniziative, tra cui la strategia dell’Ue per la lotta alla criminalità organizzata 2021-2025 e la strategia dell’UE in materia di droghe per il periodo 2021-2025.
Migliore cooperazione tra autorità di contrasto e giudiziarie
La Commissione ha rafforzato la cooperazione tra le autorità di contrasto e giudiziarie in tutta l’UE, in particolare attraverso il quadro giuridico sulla cooperazione di polizia adottato nel 2024.
Maggiore cooperazione in materia di sicurezza con i partner internazionali
Durante il suo mandato, la Commissione ha agito rapidamente per prevenire le minacce alla sicurezza interna derivanti dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, anche attraverso l’istituzione di un polo di sostegno per la sicurezza interna e la gestione delle frontiere in Moldova.
Collaborazione con le agenzie dell’UE per attuare l’Unione della sicurezza
“Le agenzie e gli organi dell’UE attivi nei settori della giustizia, degli affari interni e della cybersicurezza, quali Europol, Eurojust, ENISA, Frontex o EPPO, si sono dimostrati determinanti per sostenere l’attuazione di questo solido quadro di sicurezza dell’Ue – scrive la Commissione -. In conclusione, sono stati raggiunti tutti gli impegni assunti nell’ambito della strategia per l’Unione della sicurezza e negli anni ha integrato nuove iniziative in materia per rispondere alle sfide emergenti e in evoluzione. A quattro anni dalla sua attuazione, la strategia ha consolidato il pacchetto di strumenti dell’UE in materia di sicurezza e offre ora una base solida per la protezione degli europei in futuro”.