Mentre già si pensava al peggio, dopo la fumata nera stamattina al Bundestag al voto per eleggere Friedrich Merz a cancelliere – per quella che doveva essere solo una formalità -, nel pomeriggio la camera bassa del Parlamento è tornata ad esprimersi e stavolta il leader dei conservatori ce l’ha fatta. Si chiude così una giornata al cardiopalma: la Germania ha un nuovo cancelliere.
Merz chiude la partita con 325 voti, contro i 310 di stamattina, a fronte di un quorum di 316. Dopo l’imbarazzante flop di stamattina, una mozione per rivotare oggi stesso è stata adottata con i voti Unione, Spd, Verdi e Sinistra. Ora Merz guiderà la prevista coalizione di centro-sinistra tra i suoi cristiano-democratici (Cdu) e i socialdemocratici (Spd), anche se questa si è confermata essere (preoccupantemente) alquanto risicata.
Merz ha rapidamente ricevuto dal presidente federale Frank-Walter Steinmeier la lettera di nomina in una breve visita al Castello Bellevue, avvenuta con sei ore di ritardo rispetto al programma, se fosse stato eletto al primo colpo. “In bocca al lupo per tutto ciò che ci aspetta”, ha affermato Steinmeier consegnando la lettera, prontamente firmata (sia mai che qualcuno ci ripensi). Alla nomina è seguito il giuramento come decimo cancelliere della Germania (dalla fine della Seconda Guerra Mondiale), presso il Reichestag.
Merz cancelliere ma…
Merz dunque è il nuovo cancelliere tedesco, un successo reso possibile da ore di serrate discussioni e pressioni nel partito, terminate solo nel pomeriggio prima del secondo voto.
Le modalità inedite con cui il 69enne ha conquistato la carica configurano più una vittoria di Pirro. Infatti il fallimento del voto di stamattina rimane, almeno per il momento, come un’umiliazione e un’ombra incombente sul cancellierato ancora in fasce. In sostanza, invece di partire in quarta, l’entusiasmo per una ‘svolta epocale’, che Merz aveva asserito di voler imprimere, sembra già ridimensionato da una bella doccia fredda.
Ma cosa ancora più rilevante è che il fallimento di stamattina viene da franchi tiratori, perché Merz, per quanto risicata, sulla carta la maggioranza ce l’aveva. Chiunque sia stato, e qualunque sia il motivo, quello che al momento è certo, e che tutti hanno potuto vedere, è che Merz non ha un sostegno solido nella sua stessa coalizione.
Un aspetto che Alternative für Deutschland (Afd) ha subito cavalcato, arrivando a chiedere nuove elezioni. Certo è che per come si stanno mettendo le cose, i 151 seggi del partito di estrema destra sono una tentazione, d’altronde il movimento oggi si è detto pronto ad assumersi personalmente la responsabilità del governo.
Dall’altra parte dello spettro politico, Die Linke, anch’essa molto critica dopo il fiasco di stamattina, potrebbe a sua volta giocare un ruolo importante, e Merz dovrà scendere a patti con questa ipotesi. Soprattutto se manterrà il firewall contro Afd, che peraltro venerdì scorso è stato ufficialmente classificato dai servizi segreti come minaccia per la democrazia.
La sintesi della lunga giornata tedesca di oggi è che la maggioranza nero-rossa di Merz è fragile. Esattamente quello che non serve alla Germania, e nemmeno all’Europa, che conta(va) su un cancelliere risoluto e determinato per risalire dalle proprie sabbie mobili.
Il governo Merz
Come riporta Der Spigel, ecco la lista dei futuri ministri:
- Capo della Cancelleria: Thorsten Frei (Cdu)
- Vicecancelliere e ministro delle finanze: Lars Klingbeil (Spd)
- Ministro dell’Economia: Katherina Reiche (Cdu)
- Ministro degli Esteri: Johann Wadephul (Cdu)
- Ministro della Difesa: Boris Pistorius (Spd)
- Ministro dell’Interno: Alexander Dobrindt (Csu)
- Ministro del Lavoro: Bärbel Bas (Spd)
- Ministro dei trasporti: Patrick Schnieder (Cdu)
- Ministro della Salute: Nina Warken (Cdu)
- Ministro dell’Edilizia: Verena Hubertz (Spd)
- Ministra della Ricerca: Dorothee Bär (Csu)
- Ministro dell’Istruzione e della Famiglia: Karin Prien (Cdu)
- Ministro per gli Affari Digitali e la Modernizzazione dello Stato: Karsten Wildberger
- Ministro dell’Agricoltura: Alois Rainer (Csu)
- Ministro della Giustizia: Stefanie Hubig (Spd)
- Ministro dell’Ambiente: Carsten Schneider (Spd)
- Ministro per gli aiuti allo sviluppo: Reem Alabali-Radovan (Spd)
Le congratulazioni di von der Leyen, Costa e Metsola
“Congratulazioni per la tua elezione, caro Friedrich Merz. Con te, un amico fidato ed esperto d’Europa entra a far parte della Cancelleria. Lavoreremo insieme per un’Europa più forte e competitiva. Non vedo l’ora di collaborare a stretto contatto con te”, ha commentato via social la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Anche il presidente del Consiglio Europeo António Costa ha espresso via sociale le proprie congratulazioni “per la nomina a cancelliere federale della Germania. Attendo con interesse di collaborare su un ambizioso programma comune europeo. Attendo con ansia la nostra collaborazione per un’Europa forte”.
La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola si è a sua volta congratulata con Merz, “un amico, per la sua elezione a cancelliere tedesco. La tua leadership, la tua determinazione e il tuo impegno rafforzeranno la Germania e l’Europa. L’Europa conta su di te come partner affidabile e degno di fiducia. Non vedo l’ora di lavorare con te”.
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è prontamente congratulato con il neo eletto cancelliere. Dopo aver ringraziato su X “la Germania e del suo popolo” per l’aiuto che “ha salvato migliaia e migliaia di vite ucraine”, ora, ha proseguito, ”speriamo sinceramente che la Germania diventi ancora più forte e che vedremo una maggiore leadership tedesca negli affari europei e transatlantici”.