L’ascesa delle destre radicali alle ultime elezioni europee ha preoccupato un po’ tutti (tranne loro, ovviamente), ma la zappa sui piedi potrebbe venire proprio dalle stesse formazioni che hanno performato così bene alle urne.
Tra visioni politiche diverse, scissioni e divisioni, la destra infatti si sta spaccando in quattro nell’Europarlamento: Meloni con i conservatori dell’ECR, Salvini e Le Pen negli Identitari, Orbán e il gruppo radicale Alternative für Deutschland (AfD) al lavoro per creare altri due gruppi.
E pare che quest’ultimo sia vicinissimo all’obiettivo, tanto che, riporta il settimanale tedesco Der Spiegel, AfD avrebbe richiesto all’amministrazione del Parlamento europeo una sala per ospitare una “riunione costituente di un nuovo gruppo”. Riunione che dovrebbe tenersi giovedì prossimo, il 27 giugno, con circa 100 ospiti.
Il nome della nuova formazione? Secondo le indiscrezioni della rivista teutonica, per la quale questo sviluppo “potrebbe influenzare l’Ue e la campagna elettorale francese“, sarà ‘Sovranisti’. L’obiettivo, riunire vari partiti nazionalisti di tutta Europa.
AfD in cerca di eurodeputati
In ogni caso è ancora d’obbligo il condizionale, perché non tutti i membri di AfD sono felici all’idea di costituire un ulteriore gruppo che in pratica li marginalizzerebbe. D’altronde, il partito tedesco, che in patria è risultato il secondo più votato, prima delle europee è stato espulso dal gruppo Identità e Democrazia per più di uno scandalo e per alcune affermazioni discutibili sui nazisti fatte dal suo candidato di punta Maximilian Krah. Proprio Le Pen, che guida ID, è stata la prima a scaricare AfD, seguita dall’intero gruppo degli Identitari. Perciò costituire una nuova formazione potrebbe essere l’unica via per AfD per non disperdersi e auto-neutralizzarsi.
Ulteriore problema, ci sono dei requisiti per poter formare un nuovo eurogruppo: avere almeno 23 MEP (membri del Parlamento) rappresentativi di almeno 7 Stati. AfD di suo può contare su 15 MEP, ma ovviamente deve trovare deputati di minimo altri sei Paesi. Il collante potrebbe essere un approccio filorusso, ultranazionalista ed euroscettico.
Le ipotesi su chi potrebbe aderire ai Sovranisti
In queste ore fioccano perciò le ipotesi su chi potrebbe aderire ai Sovranisti: dallo spagnolo Se Acabó La Fiesta (SALF, La festa è finita) all’ungherese Movimento Nostra Patria, da SOS Romania a un deputato del greco NIKH (Movimento Patriottico Democratico – Vittoria) fino a MEP di di Polonia, Lituania, Bulgaria, Ungheria e Slovacchia. Ma AfD potrebbe anche intercettare membri ‘sciolti’ di ECR o ID che siano scontenti delle posizioni più ‘moderate’ assunte dai propri gruppi, in particolare dal primo, e decidano di fuoriuscirne per abbracciare una formazione più estrema.
Ma naturalmente i giochi sono aperti, e gli occhi puntati sull’incontro di giovedì prossimo. In ogni caso la scadenza finale è il 15 luglio, termine ultimo per ufficializzare la formazione dei gruppi e per dichiarare, come MEP, a quale formazione si appartiene.