“Sotto l’ombrello francese”: Parigi e Varsavia siglano un patto di mutuo sostegno

Macron e Tusk siglano un accordo per rafforzare la sicurezza europea
3 giorni fa
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Emmanuel Macron And Donald Tusk In Nancy
Emmanuel Macron e Donald Tusk a Nancy (Jeanne Accorsini/Ipa)

Il presidente francese Emmanuel Macron e quello polacco Donald Tusk firmeranno oggi il Trattato di Nancy, destinato a rafforzare la cooperazione tra Francia e Polonia in settori chiave come difesa, sicurezza, energia e infrastrutture.

La clausola più discussa del trattato è quella sul mutuo sostegno in caso di aggressione, che potrebbe ridefinire il quadro strategico europeo e sollevare dubbi sulla capacità del continente di gestire autonomamente la propria sicurezza.

Emmanuel Macron e Donald Tusk a Nancy
Emmanuel Macron e Donald Tusk a Nancy (Jeanne Accorsini/Ipa)

Francia-Polonia: “mutuo sostegno”

Secondo il quotidiano polacco Gazeta Wyborcza, la Francia rappresenta per la Polonia una nuova garanzia di sicurezza e viceversa. Per la Polonia, infatti, la potenza nucleare di Parigi assume valore strategico nell’accordo. L’aspetto della deterrenza nucleare, in un contesto geopolitico così a rischio, ha alimentato il dibattito sulle implicazioni della sicurezza comune.

Nuove “alleanze” europee

Il Trattato di Nancy è stato descritto dalla diplomazia francese come un accordo “premium”, sul modello di quelli siglati con la Germania della cancelliera Angela Merkel (Trattato di Aquisgrana, 2019), l’Italia di Mario Draghi (Trattato del Quirinale, 2021) e la Spagna di Pedro Sanchez (Trattato di Barcellona, 2023).

Per la prima volta, Parigi decide di firmare un trattato simile con un Paese non confinante, segno del crescente ruolo della Polonia come attore chiave nel fianco orientale europeo. Secondo le dichiarazioni del ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, questo duplice percorso diplomatico segna un possibile cambiamento nella strategia di sicurezza polacca, storicamente legata agli Stati Uniti e al loro “ombrello nucleare”. Oltre al trattato con la Francia, Varsavia sta negoziando un accordo simile con Londra.

Il presidente polacco Tusk in visita a Nancy dal presidente francese Emmanuel Macron (Jeanne Accorsini/Ipa)
Il presidente polacco Tusk in visita a Nancy dal presidente francese Emmanuel Macron (Jeanne Accorsini/Ipa)

Autonomia strategica o nuova dipendenza?

L’accordo tra Francia e Polonia ha sollevato, però, diversi interrogativi sul concetto di “autonomia strategica” europea. Parigi ha sempre promosso l’idea di un’Europa capace di gestire da sola la propria difesa, ma Varsavia ha storicamente preferito un approccio più “atlantista”, basato sull’alleanza con Washington. Tuttavia, la crescente ambivalenza di Donald Trump nei confronti dell’Europa ha spinto la Polonia a rivalutare le sue opzioni strategiche e cercare nuovi alleati dentro l’Ue.

“Non nascondo che, per me, la questione più importante siano le garanzie reciproche di sicurezza – ha detto il presidente polacco Tusk prima di raggiungere Macron -. Questa clausola di mutuo sostegno in caso di aggressione contro uno dei nostri Paesi è l’essenza stessa di questo trattato”. Interrogato su un possibile ombrello nucleare francese, di cui la Polonia vorrebbe beneficiare, Tusk ha risposto che il trattato “apre anche la possibilità di cooperazione in questo ambito”.

“La disposizione che abbiamo incluso nel trattato su questo argomento, e questa è la specificità a cui teniamo molto, è che in caso di minaccia, di attacco contro la Polonia e la Francia, i due Paesi si impegnano a fornirsi reciproca assistenza, anche militare“, ha affermato.

Secondo Marek Swierczynski, analista della difesa per Polityka Insight, il governo polacco sembra ora più aperto alla visione francese di una maggiore indipendenza europea, un cambiamento che riflette anche l’evoluzione dell’opinione pubblica polacca. La credibilità della deterrenza nucleare francese resta però oggetto di dibattito: se la dottrina militare di Parigi riconosce la “dimensione europea” degli interessi vitali della Francia, la natura degli impegni concreti nel contesto polacco è ancora poco chiara.

Esercitazioni militari

Nonostante l’interesse polacco per l’ombrello nucleare francese, Parigi ha escluso la possibilità di dispiegare testate nucleari al di fuori del proprio territorio. Tuttavia, sono in fase di sviluppo esercitazioni militari congiunte tra le forze strategiche francesi e quelle polacche, come segnale di una crescente cooperazione nella difesa. Recentemente, il presidente Macron ha confermato la creazione di una quarta base aerea nucleare in Francia, un’iniziativa che potrebbe rafforzare il ruolo francese nella sicurezza europea

Il Trattato di Nancy rappresenta un passo significativo nella ridefinizione degli equilibri europei. Ma restano domande aperte: la clausola di mutuo sostegno sarà effettivamente attuata in caso di crisi? La Francia potrà garantire alla Polonia un’efficace protezione nucleare? E, soprattutto, come reagiranno Washington e Berlino di fronte a questa evoluzione della sicurezza europea?