Teheran nega i missili forniti alla Russia: “Risponderemo alle sanzioni europee e angloamericane”

Insieme a Stati Uniti e Regno Unito, Francia e Germania hanno minacciato ulteriori sanzioni. La reazione dell’Iran è stata immediata: “Risponderemo. Dall’Occidente notizie sbagliate”
5 giorni fa
2 minuti di lettura
Missili Balistici Canva

Arrivano nuove sanzioni anche per l’Iran. A minacciarle sono i governi di Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti che hanno condannato fermamente i trasferimenti iraniani di missili balistici alla Russia e si adopereranno per imporre sanzioni alla compagnia aerea Iran Air.

A comunicarlo nei giorni scorsi è stato il ministero degli Esteri tedesco. La decisione segue la precedente dichiarazione del Segretario di Stato americano Antony Blinken, che aveva affermato che la Russia ha ricevuto missili balistici dall’Iran e che probabilmente li utilizzerà in Ucraina entro poche settimane.

Ma il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi nega.

Il contributo dell’Iran nella guerra russo-ucraina

“Questo atto rappresenta un’escalation sia da parte dell’Iran che della Russia e rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza europea”, si legge in una dichiarazione congiunta dei tre Paesi diffusa dal ministero. Francia Germania e Gran Bretagna, insieme agli Stati Uniti, adotteranno misure immediate per annullare gli accordi bilaterali sui servizi aerei con l’Iran, invitando l’Iran a cessare immediatamente ogni sostegno alla Russia nella sua guerra contro l’Ucraina.

La risposta è stata immediata. L’Iran ha minacciato di controbattere alle sanzioni annunciate dai Paesi occidentali nei confronti di Teheran per la sua fornitura di missili a Mosca.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani dopo che Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Francia hanno annunciato nuove sanzioni all’Iran in relazione al sostegno alla Russia nella sua aggressione all’Ucraina, mentre la Ue sta valutando un nuovo pacchetto.

Tutte misure che, ha detto Kanaani, rientrano nella politica ostile dell’Occidente nei confronti dell’Iran e del terrorismo economico rispetto al popolo iraniano.

La tesi secondo cui ‘‘la Repubblica islamica dell’Iran ha venduto missili balistici alla Federazione Russa è completamente infondata e falsa”, ha quindi affermato il diplomatico. Kanaani ha quindi accusato gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia e la Germania di essere i principali fornitori di armi a Israele e quindi di collaborare al massacro della popolazione civile della Striscia di Gaza.

“Notizie sbagliate dall’Occidente”: ma aumentano le sanzioni

“Ancora una volta” gli Stati Uniti ed i tre Paesi europei, Gran Bretagna, Francia e Germania, hanno agito sulla base di notizie di intelligence “difettose” e di logiche “sbagliate”. Lo ha dichiarato sul social X il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, commentando le nuove sanzioni imposte a Teheran dai Paesi occidentali per le sue presunte forniture di missili alla Russia.

“L’Iran non ha consegnato missili balistici alla Russia. Punto”, ha scandito Araqchi, secondo il quale “gli ossessionati dalle sanzioni dovrebbero chiedersi: come fa l’Iran a produrre e presumibilmente vendere armi sofisticate? Le sanzioni non sono una soluzione, ma parte del problema”.

L’Unione europea ha condannato con fermezza, già in passato, il comportamento dell’Iran. Qualsiasi tipo di sostegno militare fornito dall’Iran, compresa la fornitura di droni, alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, è stata considerata semplicemente “inaccettabile”.

La condanna maggiore è arrivata quando missili e droni iraniani si sono scagliati contro Israele il 13 aprile 2024 e il sostegno militare dell’Iran a gruppi armati nella regione del Medio Oriente e del Mar Rosso è stato evidente.

Nel 2022 e 2023 il Consiglio ha imposto tre cicli di sanzioni riguardanti i droni nei confronti di persone o entità, nell’ambito del regime di sanzioni applicabile ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.

Il 20 luglio 2023 il Consiglio ha deciso di istituire un quadro specifico per le sanzioni in considerazione del sostegno militare dell’Iran alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Il 14 maggio 2024 il Consiglio ha deciso di ampliare la portata del regime di sanzioni.

Le persone e le entità oggetto di sanzioni comprendono società che fabbricano, acquistano e vendono componenti per droni, il commando centrale  unificato dell’Forze armate iraniane Khatam al-Anbiya Central Headquarters, la marina del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche e il ministro della Difesa della Repubblica islamica dell’Iran. Il regime di sanzioni è stato prorogato da ultimo fino al 27 luglio 2025.