Fidias Panayiotou, il ‘cavallo di Cipro’ di Musk nel Parlamento Europeo

L’eurodeputato cipriota porta avanti temi cari al magnate, tra critiche alla burocrazia e libertà di espressione. Lui lo ricondivide su X
9 ore fa
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Fidias Panayiotou (Instagram)
Fidias Panayiotou (Instagram)

Quando Musk lo scorso settembre ha visto un membro dell’Europarlamento postare sui social un video intitolato ‘La libertà di parola è sotto attacco’, con una critica al Digital Services Act, non deve essergli parso vero, e ha subito colto la palla al balzo per sfruttare la cosa in modo da promuovere la propria agenda nel cuore delle istituzioni europee.

Ha perciò prontamente ripubblicato il video e definito l’autore ‘fantastico’ aggiungendo che la critica veniva “da un membro del parlamento Ue!”.

L’autore in questione è l’eurodeputato indipendente Fidias Panayiotou, cipriota, che potrebbe man mano fungere da ‘cavallo di Troia’ di Musk nel Parlamento europeo. Anche perché i due non sono perfetti sconosciuti, anzi. E hanno molto da poter condividere.

A partire proprio dall’accusa al Dsa – la legge europea sui servizi digitali che impone alle grandi piattaforme di ridurre i contenuti illegali – di minacciare la libertà di parola: un tema che Musk ha più volte portato avanti accusando l’Ue di censura.

Chi è Fidias Panayiotou

Fidias è uno youtuber 24 enne piuttosto controverso sia per i suoi video dedicati a ‘missioni’ di vario tipo, come incontrare gente famosa, prendere la metro senza biglietto e altre amenità, sia perché grazie alla sua notorietà è riuscito a diventare europarlamentare lo scorso giugno. All’epoca, le sue dichiarazioni su quanto prendeva ogni mese hanno acceso un discreto vespaio.

Soprattutto, lo youtuber è un fan sfegatato di Musk da tempo, tanto che nel 2022 l’allora 22enne, già attivo come creator, ha passato mesi in appostamento davanti all’ex sede centrale di Twitter a San Francisco per poter abbracciare il suo idolo. Cosa che è riuscito a fare a gennaio 2023, ovviamente tutto a favore di social, tra milioni di like e condivisioni. I due poi hanno avuto contatti sempre in forma virtuale, e sicuramente condividono una visione comune su temi come le norme digitali dell’Unione, la cosiddetta libertà di espressione e l’Ucraina.

Ucraina, Dsa, burocrazia: i punti in comune

Su quest’ultimo tema Musk a dicembre ha ricondiviso un’altra clip del cipriota, nella quale questi chiedeva la fine “ora” del conflitto tra Ucraina e Russia e di smettere di aiutare la prima, tanto è inutile. Anzi addirittura “folle e disumano” da parte dei leader europei, perché il Paese non potrà mai vincere.

Fidias parla da totale ignorante in materia: lui stesso si è candidato all’Europarlamento pur affermando di non avere competenze ma di voler avvicinare l’uomo medio alle istituzioni rendendogliele più comprensibili. Per fare un esempio, ha chiesto ai suoi follower se dovesse unirsi ai Verdi o meno, in un esempio di democrazia non diretta quanto direttissima.

L’incompetenza del cipriota non è un problema per Musk, che più volte ha criticato il supporto militare degli Stati Uniti all’Ucraina, in perfetto allineamento con il presidente eletto Donald Trump, di cui ormai è il braccio destro.

Un altro terreno comune tra i due è l’avversione a quella che viene vista come un’inutile e ridondante burocrazia. Fidias ha recentemente lanciato un appello per ridurre dell’80% il personale dell’Unione in modo da promuoverne l’efficienza: “Quando hai così tanti lavoratori che lavorano con l’obiettivo di regolamentare, finisci con così tanta burocrazia che blocca l’innovazione”, ha sostenuto.

Musk non può che essere d’accordo: difficile dimenticare l’ondata di licenziamenti a cui ha dato vita dopo l’acquisizione di X e il fatto che i lavoratori rimasti, troppo pochi e con la paura di essere mandati via, dormivano in ufficio.

Ancora, l’eurodeputato ha difeso le Community Notes di X, che consentono agli utenti di verificare i fatti liberamente e volontariamente, al posto della verifica da parte dell’azienda. Un sistema appena adottato anche da Zuckerberg, che si è allineato al trumpismo buttando a mare 10 anni di proclami in favore della lotta alle fake news, lotta in cui forse non credeva così tanto o che quanto meno interpreta in modi diversi.

Un megafono per Musk?

Il pensiero e lo stile del proprietario di X risuonano particolarmente in Fidias: “Elon Musk ha fatto un sacco di nuove innovazioni nel mondo, e il mondo è un posto migliore grazie a lui, Tesla e SpaceX e tutta questa roba. E speriamo anche di portare un po’ di innovazione, idee innovative, in parlamento”, ha detto Fidias a Politico.

E anche se il cipriota afferma di non voler forzare nulla ma di voler lasciare che il rapporto con il proprietario di Tesla evolva in modo naturale, sicuramente per il magnate l’eurodeputato può diventare un avamposto è molto utile: attraverso una serie di video e dichiarazioni pubbliche, Fidias è diventato una figura nota all’interno del Parlamento Europeo e può amplificare la voce di Musk su temi politici e tecnologici.

Allo stesso tempo, il fatto che Musk ricondivida i video del cipriota con il suo enorme seguito ne amplia incredibilmente la visibilità, le visualizzazioni (dunque le monetizzazioni) e il bacino di pesca.

A novembre Musk ha esortato su X: ‘Fidias presidente dell’Ue!!”. Un post a oggi con 7,4 milioni di visualizzazioni e migliaia di commenti, e che si inserisce in una fase particolarmente interventista da parte del magnate nelle vicende politiche europee. Un attivismo che gli è valso moltissime critiche e che ha indotto Bruxelles a verificare se il sostegno da lui offerto a partiti di estrema destra in Europa porti a questi ultimi un ingiusto vantaggio, specialmente in vista delle elezioni in Germania, Romania e non solo.