Palazzo Parlamento Europeo a Strasburgo
Palazzo Parlamento Europeo a Strasburgo

Elezioni europee, cosa accade dopo il voto: tappa dopo tappa

Dopo le elezioni europee, dalla scelta dei nuovi rappresentanti fino alla nomina di una nuova Commissione: ecco le date principali
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L’Unione europea è chiamata a votare dal 6 al 9 giugno 2024. Partiti politici, programmi elettorali e nuovi equilibri: il prossimo mese si sceglierà il futuro dei Paesi membri. Ma cosa accade dopo il voto? Diverse tappe, dalla scelta di chi ci rappresenterà al Parlamento europeo, fino alla nuova Commissione, attualmente presieduta da Ursula von der Leyen: scopriamo insieme le date principali da tenere a mente per seguire gli sviluppi degli organi che governano l’Ue.

Costituzione dei gruppi politici

La prima tappa da tenere a mente è la costituzione dei nuovi gruppi politici. Le deputate e i deputati del Parlamento europeo sono organizzati per affinità politiche e non per nazionalità. Attualmente esistono sette gruppi politici che occupano le poltrone di Strasburgo. Ciascun gruppo politico provvede alla propria organizzazione interna. In altre parole, elegge un presidente e si dota di una segreteria. Gli attuali gruppi politici sono:

  • Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani)
  • Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo
  • Renew Europe Group
  • Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea
  • Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei
  • Gruppo Identità e Democrazia
  • Il gruppo della Sinistra al Parlamento europeo – GUE/NGL

I negoziati per la costituzione dei gruppi politici inizieranno dopo le elezioni e potrebbero proseguire fino alla prima sessione plenaria. Un gruppo politico deve essere composto da almeno 23 deputati eletti in almeno un quarto degli Stati membri (quindi attualmente pari ad almeno sette Paesi). Per ottenere il riconoscimento ufficiale a partire dal 16 luglio, data della sessione costitutiva del Parlamento, i gruppi politici devono comunicare al Presidente il loro nome, la loro dichiarazione politica e la loro composizione entro il 15 luglio 2024.

Quando inizia la nuova legislatura Ue?

Come visto precedentemente, la nuova legislatura inizierà ufficialmente il 16 luglio. A partire da quel fino e fino al 19 luglio, i deputati eletti si riuniranno a Strasburgo per eleggere il presidente del Parlamento Ue, carica attualmente ricoperta da Roberta Metsola. Con il presidente si eleggeranno anche 14 vicepresidenti e cinque questori.

Le commissioni parlamentari

Secondo le procedure, sarà messa ai voti anche la composizione numerica delle commissioni permanenti e delle sottocommissioni del Parlamento. Dopo la sessione costitutiva, tutte le commissioni si riuniranno per eleggere i rispettivi presidenti e vicepresidenti.

La Commissione europea

L’impegno maggiore è quello di eleggere chi guiderà la nuova Commissione europea. L’elezione avverrà o nella prima sessione del 16-19 luglio o nella seconda del 16-19 settembre. L’articolo 14 del trattato sull’Unione europea sancisce che è il Parlamento europeo a nominare il Presidente della Commissione. In pratica, sulla base dell’articolo 124 del regolamento del Parlamento europeo, il candidato proposto dal Consiglio europeo presenta al Parlamento il proprio programma politico per la legislatura. Questa dichiarazione è poi seguita da una discussione. Il Parlamento sceglie il Presidente della Commissione a maggioranza dei deputati che lo compongono. Il voto è a scrutinio segreto. Se il candidato non ottiene la maggioranza richiesta, il Presidente del Parlamento invita il Consiglio europeo a proporre, entro un mese, un altro candidato da eleggere seguendo la stessa procedura. Questo processo è famoso con il nome di ‘Spitzenkandidat’. Anche se non previsto dalla legge, la presidenza dell’esecutivo viene assegnata al candidato principale del partito politico europeo che ha ottenuto il maggior numero di seggi al Parlamento Ue.

Commissari Ue

Oltre il presidente della Commissione, il Consiglio europeo dovrebbe nominare anche i commissari designati. Ogni commissario avrà uno specifico portafoglio. Le commissioni parlamentari esaminano i commissari designati prima di votare in plenaria sulla nomina o meno dell’intero collegio.
In caso di dubbi o conflitti di interessi, la commissione giuridica può chiedere informazioni supplementari o invitare il commissario designato a partecipare a una discussione. Il candidato dovrà effettuare un discorso di apertura di massimo 15 minuti e risponde alle domande dei deputati su competenze e organi Ue e sugli indirizzi politici. Tramite lettere di valutazione, entro 24 ore dalle audizioni, si porranno le basi anche per quelli che sono i nuovi commissari.

Il Presidente della Commissione tiene conto dei risultati delle audizioni e delle consultazioni con i gruppi politici del Parlamento: presenta la sua squadra e le sue priorità politiche nel corso di una sessione plenaria. Dopo una discussione, i deputati decidono, a maggioranza semplice dei voti espressi, se approvare la nomina del nuovo collegio dei commissari per un mandato di cinque anni.

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