L’Unione europea non ha intenzione di accettare i dazi doganali al 10%, imposti dagli Stati Uniti. A dichiararlo è stato il commissario europeo per il Commercio, Maroš Šefčovič, in un’intervista al Financial Times.
Secondo il commissario, i dazi minacciati da presidente Donald Trump rappresentano cifre “astronomiche”. “Un livello del 10% è ritenuto eccessivamente alto,” ha sottolineato Šefčovič, aggiungendo che Bruxelles non accetterà un accordo per simili tariffe.
Ma qual è la controproposta?
I negoziati sui dazi con Trump
Durante l’intervista al Ft, il commissario europeo ha spiegato che le trattative che coinvolgono Ue e Usa stanno registrando “alcuni progressi”. Un’intesa definitiva resta, per il momento, molto complessa.
La proposta europea? “Aumentiamo gli acquisti di gas e prodotti agricoli dall’America”, ha spiegato Šefčovič. L’Unione europea, nello specifico, sembra pronta ad aumentare di 50 miliardi di euro gli acquisti dei beni statunitensi. In cambio chiede di annullare completamente le tariffe nei confronti di Bruxelles.
I dazi imposti da Trump contro l’Ue entreranno in vigore a luglio.
I dazi “reciproci” del 20% imposti da Trump contro l’Ue si sarebbero aggiunti ai dazi settoriali del 25% su acciaio, alluminio e automobili europei. In cambio della tregua parziale, l’Ue ha sospeso fino al 14 luglio i dazi di ritorsione su 21 miliardi di euro di prodotti statunitensi, tra cui motociclette Harley-Davidson, pollame e abbigliamento.
La Commissione europea negozia le misure commerciali per conto per i 27 Stati membri. Šefčovičha affermato che tutte le capitali “vogliono che negoziamo”, ma sono pronte a sostenere ulteriori ritorsioni in caso di mancato accordo. Mercoledì sera la Commissione ha discusso in privato con gli ambasciatori degli Stati membri i settori in cui potrebbe offrire incentivi agli Stati Uniti, oltre ai preparativi per un possibile nuovo pacchetto di tariffe contro l’America.
“Non sarà facile, ma lavoreremo meticolosamente con ogni Stato membro per avere una risposta efficace, che goda del sostegno unanime”, ha affermato Šefčovič.
Il commissario, che ha dichiarato di essere in costante contatto con i negoziatori di altri Paesi che stanno cercando di raggiungere un accordo con Trump, ha affermato che l’Ue è anche disposta a collaborare con gli Stati Uniti per aiutarla ad affrontare l’impatto dell’aumento delle esportazioni cinesi, come incentivo per un accordo commerciale.
“Siamo convinti che insieme possiamo davvero realizzare molto, in particolare sfruttando la sovracapacità di acciaio e alluminio che lavorano insieme nei semiconduttori, superando la dipendenza dalle materie prime critiche”, ha affermato.
Il nodo con la Cina
Anche con la Cina, infatti, avanzano le trattative. Il Dragone sta “al momento valutando” la possibilità di avviare negoziati commerciali con gli Usa. Lo ha annunciato un portavoce del ministero del Commercio cinese, affermando che “alti funzionari statunitensi hanno espresso ripetutamente la disponibilità a parlare dei dazi con la Cina”.
“Gli Stati Uniti hanno inviato recentemente messaggi alla Cina attraverso figure competenti nella speranza di iniziare colloqui. La Cina al momento sta valutando” l’offerta, ha dichiarato ancora il portavoce, sottolineando che la posizione di Pechino rimane comunque “coerente”.
“Se lottiamo, lotteremo fino alla fine; se parliamo, la porta sarà aperta”, ha aggiunto ricordando che “gli Stati Uniti hanno avviato in modo unilaterale la guerra dei dazi e commerciale”. “Se gli Stati Uniti desiderano parlare devono mostrare la loro sincerità ed essere pronti a correggere le pratiche incorrette e cancellare i dazi unilaterali”, ha continuato avvisando che “dire una cosa e farne un’altra, anche fare pressioni e costrizioni con il pretesto di negoziare, non funziona con la Cina”.