Charles Michel a Doha per incontro con Paesi del Golfo Persico

Il 16 ottobre 2024 a Bruxelles si terrà il primo summit ufficiale tra l'UE e il CCG a livello dei capi di Stato e di governo
3 settimane fa
3 minuti di lettura
Qatar, Chalres Michel incontra il primo ministro per gli Affari esteri Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani (Pignatelli/EUC/ROPI/IPA/Fg)
Qatar, Chalres Michel incontra il primo ministro per gli Affari esteri Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani (Pignatelli/EUC/ROPI/IPA/Fg)

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è arrivato mercoledì 28 agosto a Riyadh, in Arabia Saudita. A riceverlo all’aeroporto internazionale King Khalid, il sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri per gli Affari del Protocollo Abdulmajeed bin Rashid Al-Samari.

L’occasione è la consultazione in merito al primo vertice tra l’Unione europea (UE) e il Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG) che si terrà il 16 ottobre 2024 a Bruxelles.

A dargli il benvenuto anche il capo della missione dell’Arabia Saudita per l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica, Haifa Al-Jedea.

Ue e Golfo persico: il vertice

L’incontro è l’occasione per parlare della crisi in Medio Oriente, della guerra della Russia contro l’Ucraina e di tutti gli aspetti relativi ad una possibile cooperazione bilaterale. Durante la visita che si tiene a Doha, il Presidente Michel ha incontrato l’emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, in qualità di attuale presidente di turno del Consiglio di cooperazione del Golfo.

“Il Presidente – si legge in una nota – ha incontrato a Riyadh il principe saudita Mohammad bin Salman bin Abdulaziz Al-Saud, ereditario e primo ministro del Regno dell’Arabia Saudita. E, mentre si trova a Riyadh, il Presidente incontrerà anche Jasem Al Budaiwi, Segretario generale del Consiglio di cooperazione del Golfo. In futuro, l’Unione europea continuerà a impegnarsi con gli altri membri del Consiglio di cooperazione del Golfo come parte dei preparativi per il prossimo Summit”.

I legami tra UE e i Paesi del Golfo

L’Unione Europea (UE) e i Paesi del Golfo, rappresentati principalmente dal Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), hanno sviluppato negli ultimi decenni una partnership sempre più rilevante in diversi settori, tra cui commercio, energia, sicurezza e cooperazione economica. A far parte del GCC sono: Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar

Commercio e investimenti

Le relazioni commerciali tra l’UE e il GCC sono significative, con scambi bilaterali che raggiungono decine di miliardi di euro ogni anno. Nel 2022, secondo il Centro per gli studi politici europei, le esportazioni dell’UE verso i Paesi del Golfo hanno superato i 100 miliardi di euro, mentre le importazioni, principalmente di idrocarburi, si sono attestate intorno ai 60 miliardi di euro.

Le trattative per un accordo di libero scambio (Free Trade Agreements – FTA) tra le due regioni sono state avviate già nel 1988, ma non si sono ancora concluse, nonostante il potenziale vantaggio reciproco in termini di accesso ai mercati e investimenti bilaterali. Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e l’Arabia Saudita sono i principali partner commerciali della regione per l’UE, grazie alla loro economia diversificata e alla posizione strategica.

Energia

L’energia è uno dei pilastri principali della cooperazione tra UE e GCC, soprattutto alla luce della crisi energetica europea causata dalla guerra in Ucraina. Storicamente, l’UE è dipesa fortemente dalle forniture di gas russo, ma negli ultimi anni, e specialmente dal 2022, la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico ha spinto l’UE a intensificare i rapporti con i Paesi del Golfo.

Il Qatar, in particolare, è diventato un fornitore chiave di gas naturale liquefatto (GNL) per l’Europa, mentre gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita giocano un ruolo cruciale nella fornitura di petrolio. Oltre agli idrocarburi, la cooperazione si sta estendendo alle energie rinnovabili, con progetti congiunti su idrogeno verde e altre tecnologie sostenibili.

Sicurezza

Conflitti regionali come la guerra in Yemen, l’instabilità in Siria e in Iraq, e la questione nucleare iraniana rappresentano sfide comuni. L’UE ha rafforzato la cooperazione con i Paesi del Golfo per affrontare queste minacce, condividendo intelligence e collaborando in ambito diplomatico. Il messaggio dell’UE è chiaro: la sicurezza del Golfo è direttamente legata alla sicurezza europea, e un maggiore impegno è essenziale per affrontare le sfide globali e regionali. Messaggio ribadito più volte nell’ambito degli incontri e dialoghi sul tema, come riporta Arabic Gulf States Institute di Washington.

Cooperazione economica e Tecnologica

Oltre al commercio e all’energia, la cooperazione si estende a settori come l’innovazione tecnologica, l’agricoltura sostenibile e la sicurezza alimentare. I Paesi del Golfo stanno investendo pesantemente in tecnologie verdi e sostenibili, e l’UE vede in queste iniziative opportunità per collaborare su progetti che potrebbero avere un impatto globale, non solo regionale. Inoltre, programmi come il Global Gateway dell’UE cercano di promuovere la connettività sostenibile e la resilienza economica, opponendosi a iniziative simili di altre potenze globali, come la Belt and Road Initiative cinese.

Questi settori di cooperazione mostrano un’evoluzione delle relazioni tra l’UE e il GCC, che si stanno trasformando in un vero e proprio partenariato strategico, fondamentale per il futuro geopolitico ed economico di entrambe le regioni.

“Dato che le relazioni tra l’Unione europea e il Consiglio di cooperazione del Golfo sono cresciute in modo significativo negli ultimi anni – continua la nota del Consiglio -, il Summit UE-CCG sarà un’opportunità per i leader dell’UE e del Consiglio di cooperazione del Golfo di confermare il loro impegno congiunto a lavorare insieme in molti ambiti della loro cooperazione per costruire ulteriormente una partnership basata sulla prosperità sostenibile e sulla stabilità per entrambe le parti”.

Il vertice del 16 ottobre 2024 a Bruxelles sarà un evento storico, in quanto rappresenterà il primo summit ufficiale tra l’UE e il CCG a livello dei capi di Stato e di governo.