Al via Consiglio europeo: cosa ha detto Giorgia Meloni

Meloni al Consiglio europeo: la linea italiana su Ucraina, asset russi e Mercosur
6 ore fa
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Giorgia Meloni
La presidente italiana Giorgia Meloni (Ipa)

La presidente del Consiglio dei ministri italiano, Giorgia Meloni, è arrivata oggi all’Europa Building per partecipare al Consiglio europeo in programma a Bruxelles. L’Italia si presenta al vertice con una linea chiara, tracciata ieri sera durante le comunicazioni al Senato e alla Camera, che pone l’accento sul sostegno a Kiev senza coinvolgimenti militari diretti e sulla cautela sui dossier economico-finanziari. I temi centrali del dibattito, aperti ieri dalla premier, spaziano dalla strategia di supporto all’Ucraina e la gestione degli asset russi congelati, fino alla necessità di rafforzare l’autonomia strategica europea.

Prima dell’inizio dei lavori, oggi Meloni ha partecipato ad una riunione informale sul tema delle soluzioni innovative in ambito migratorio, promossa congiuntamente con i Paesi Bassi e la Danimarca.

Ucraina: nessun soldato e strategia per la pace

Il Consiglio europeo ha come punto focale “ancora una volta, la guerra di invasione Russa all’Ucraina”. L’Italia ribadisce il proprio sostegno a Kiev, ma con un limite preciso: “L’Italia non intende inviare soldati in Ucraina“. Questa posizione è portata avanti anche nel contesto della discussione sull’ipotesi di una forza multinazionale, che rimane in dibattito con “partecipazione volontaria di ciascun Paese“. La strategia italiana per arrivare alla pace si sviluppa su quattro pilastri: il mantenimento di uno “stretto legame tra Europa e Stati Uniti”, il rafforzamento della “posizione negoziale ucraina”, la tutela degli “interessi dell’Europa” e il “mantenimento della pressione sulla Russia”.

Meloni ha ricordato inoltre che l’Italia ha avanzato la proposta di garanzie di sicurezza da parte degli alleati internazionali, in particolare gli Stati Uniti, sul modello dell’articolo 5 del Patto Atlantico.

Il nodo degli asset russi e le tutele legali

Sulla questione degli asset russi congelati, l’Italia si presenta con una forte prudenza, pur avendo sostenuto il regolamento che ha fissato l’immobilizzazione dei beni di Mosca. Sebbene il governo sostenga che debba essere prioritariamente la Russia a pagare per la ricostruzione, Meloni ha precisato che Roma non ha ancora avallato “alcuna decisione sul loro utilizzo”. La presidente del Consiglio ha insistito sul principio chiave secondo cui decisioni di tale “portata giuridica, finanziaria e istituzionale” debbano essere prese esclusivamente “al livello dei leader”. L’Italia chiede che l’eventuale utilizzo degli asset congelati avvenga con “una base legale solida” e dopo aver analizzato attentamente i “possibili rischi connessi alla proposta”, inclusi quelli “reputazionali, di ritorsione o legati a nuovi, pesanti, fardelli per i bilanci nazionali”.

Accordo Ue-Mercosur: approvazione ancora prematura

Altro tema sul tavolo del confronto oggi al Consiglio europeo è l’accordo commerciale tra Ue e Mercosur (l’unione di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay). L’Italia ha espresso interesse per l’intesa, che mira a creare un’area di libero scambio per 700 milioni di persone, ma ritiene che firmare l’accordo “nei prossimi giorni, come è stato ipotizzato, sia ancora prematuro”. La posizione di Roma è che le misure aggiuntive necessarie per proteggere il settore agricolo italiano, quali meccanismi di salvaguardia, un fondo di compensazione e il rafforzamento dei controlli fitosanitari, “non sono ancora del tutto finalizzate”.

L’approvazione è vincolata all’inclusione di “adeguate garanzie di reciprocità per il nostro settore agricolo”.

Verso un’Europa con maggiore capacità di incidere

Nelle sue repliche, la premier ha difeso la linea di un’Italia che persegue una strategia autonoma e non subalterna, rivendicando che la sua politica estera non è “da cheerleader” e che sta sempre “con l’Italia”. Meloni ha affrontato il tema del ruolo globale dell’Europa, citando l’intenzione di Trump secondo cui “l’Europa debba occuparsi della sua sicurezza perché sostanzialmente gli Stati Uniti intendono rivolgere prioritariamente la loro attenzione altrove”. Per la Presidente, questo processo è “un processo storico inevitabile” e un’opportunità per i sostenitori di un’Europa più forte “per rafforzare la nostra capacità di incidere e contare”. La premier ha poi sottolineato che “l’Europa si sta condannando all’ininfluenza” e che non si debba aspettare che “qualcuno venga da fuori a spiegarci come rimetterci in piedi”, poiché l’Europa è in grado di stabilire da sola come farlo.

Infine, la premier ha ribadito di preferire “una costosa libertà a una costosissima, ma apparentemente comoda, sudditanza”, sostenendo che Italia ed Europa debbano rafforzare la propria capacità di difesa.

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