Il nuovo patto di stabilità, non diversamente dal vecchio, impedisce ai Paesi Ue di aumentare le spese per la difesa. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, a Bruxelles per la Ministeriale Nato, conferma che, a politiche invariate, la traiettoria della spesa per la difesa sarà in discesa nei prossimi anni, cosa che rappresenta un problema per l’Italia, che si è impegnata a portare la spesa militare al 2% del Pil entro il 2024, ma mancherà l’obiettivo. Parte della responsabilità è da attribuire alle regole Ue sui bilanci pubblici, che malgrado la riforma del patto di stabilità continuano ad intralciare le spese militari chieste dalla Nato per ragioni di sicurezza del continente europeo, davanti alla rinascita dell’imperialismo russo.
Iscriviti e segui “Eurofocus” su: