Per la prima volta, il turismo diventa il protagonista assoluto di un vertice internazionale: il G7 di Firenze, dal 13 al 15 novembre 2024. La città toscana, simbolo di bellezza e storia, ospita i Ministri del Turismo dei Paesi più industrializzati del mondo — Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Unione Europea — uniti per disegnare il futuro del settore. L’evento è presieduto dal Ministro del Turismo italiano Daniela Santanchè e pone al centro del dibattito il turismo come motore di sviluppo economico, culturale e sostenibile. Tra tavole rotonde e incontri mirati, i temi di sostenibilità, digitalizzazione e inclusione sono al cuore di questo storico vertice, con l’obiettivo di definire strategie innovative e concrete per un turismo che guardi alle persone, alle comunità e all’ambiente.
Turismo e oltre
Il G7 di Firenze segna un cambio di passo nel pensare al turismo non solo come forza economica, ma come leva per uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Nel mondo, il turismo incide significativamente sul PIL e sull’occupazione, e per l’Italia rappresenta ben il 13% dell’economia. L’obiettivo del summit è trasformare questo potenziale in un valore condiviso, che favorisca anche le aree meno note e supporti le comunità locali.
In un settore fatto di persone e relazioni, il capitale umano è una risorsa imprescindibile. Il G7 di Firenze mette al centro anche la formazione e il miglioramento delle competenze dei lavoratori del turismo, mirando a un settore più inclusivo e professionale. L’intento è creare un ambiente di lavoro che sappia rispondere ai bisogni di tutte le fasce della popolazione e attrarre i migliori talenti, puntando su un modello di turismo accessibile, capace di offrire opportunità senza barriere.
A Firenze, il G7 si pone come punto di partenza per un turismo che non solo attrae visitatori, ma che costruisce anche una società più aperta e connessa. Per mantenere elevati standard di qualità e accoglienza, è fondamentale investire su chi, ogni giorno, rende il turismo un’esperienza unica. I Ministri discuteranno di come affrontare la carenza di competenze e come preparare i professionisti del futuro, in un contesto sempre più globale e competitivo.
Il turismo, come tanti altri settori, vive un momento di profonda trasformazione grazie alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale. In Italia, solo una piccola parte delle imprese turistiche utilizza l’e-commerce, evidenziando un divario con altri Paesi europei come la Spagna. Durante il G7, i Ministri analizzeranno le opportunità offerte dalle tecnologie avanzate per ottimizzare i servizi, personalizzare le esperienze e migliorare la gestione dei flussi turistici.
L’intelligenza artificiale, ad esempio, può aiutare a ridurre il sovraffollamento nelle aree più turistiche e a promuovere una distribuzione più equilibrata dei visitatori, nel rispetto delle risorse locali. A Firenze, il dibattito si concentrerà sulle modalità per integrare queste tecnologie nei sistemi turistici dei Paesi membri, trasformando le sfide in opportunità per migliorare l’esperienza del viaggiatore e la sostenibilità delle destinazioni.
Il G7 Turismo non si limita a discutere politiche di settore, ma lancia una visione del turismo come strumento di dialogo e coesione tra i popoli. In un’epoca di conflitti e tensioni, il turismo può favorire la comprensione reciproca e contribuire alla costruzione di un mondo più pacifico e interconnesso. Firenze, città simbolo di cultura e bellezza, diventa il luogo ideale per affermare il valore del turismo come fattore di crescita e unità globale.
Al termine del summit, i Ministri firmeranno un documento che sintetizzerà gli impegni presi e le linee guida per il turismo del futuro. Questo documento rappresenterà un punto di riferimento per le politiche dei prossimi anni, in un percorso di collaborazione internazionale che vuole fare del turismo una forza positiva, capace di creare legami e opportunità.
I punti da cui partire per la crescita del turismo
In occasione del G7 Turismo a Firenze, l’Eurispes ha presentato un report dettagliato che mette in luce le principali sfide e opportunità per il settore turistico italiano, uno dei pilastri economici del Paese. Lo studio si concentra su quattro aree fondamentali per sostenere la crescita del comparto: digitalizzazione, trasformazione delle destinazioni in smart tourism destinations, intelligenza artificiale e turismo intelligente. Questi aspetti rappresentano un percorso strategico per modernizzare il turismo, rendendolo più competitivo e sostenibile.
Digitalizzazione e turismo esperienziale
Uno dei principali punti critici evidenziati dall’Eurispes riguarda il ritardo delle imprese italiane del settore turistico in termini di digitalizzazione. Nonostante gli investimenti siano aumentati del 26% nel 2023 e continuino a crescere, solo il 31% delle imprese italiane utilizza l’e-commerce, una percentuale ben inferiore alla media europea e lontana dal 64% della Spagna. L’indice di digitalizzazione (Desi) posiziona l’Italia solo al 18° posto su 27 Paesi UE, a conferma della necessità di incentivare l’adozione di tecnologie digitali.
Il turismo esperienziale rappresenta una strada promettente per rendere più competitivi i servizi offerti, tramite esperienze personalizzate e la creazione di contenuti coinvolgenti. Il passaggio da siti web statici a piattaforme dinamiche, in grado di fornire esperienze immersive come il turismo virtuale, permette di catturare nuovi segmenti di mercato e migliorare l’immagine delle destinazioni italiane. Questa direzione si allinea con l’obiettivo dell’Unesco, che promuove il digitale come leva per un turismo più profondo e sostenibile. Con esperienze virtuali che introducono al viaggio “fisico,” i turisti possono scoprire in anteprima destinazioni meno conosciute, mitigando così il rischio di sovraffollamento delle località più celebri.
Smart tourism destinations
Per l’Eurispes, la trasformazione delle mete turistiche in “smart tourism destinations” è essenziale per ottimizzare le risorse e migliorare la qualità della vita dei residenti e dei visitatori. Un destination management plan ben strutturato consente di definire strategie a lungo termine basate su dati raccolti in tempo reale. L’obiettivo è che la tecnologia non solo ottimizzi l’esperienza del turista, ma anche contribuisca a una gestione più sostenibile delle destinazioni.
Le smart tourism destinations si fondano su cinque pilastri: governance, innovazione, tecnologia, sostenibilità e accessibilità. Questi principi non solo aumentano l’efficienza delle risorse, ma aiutano a contenere il fenomeno dell’overtourism. Attraverso una pianificazione intelligente e data-driven, le località possono distribuire meglio i flussi turistici, preservando l’ambiente e le comunità locali. Una gestione dei dati centralizzata e accessibile alle imprese può inoltre migliorare la capacità delle destinazioni di rispondere alle esigenze dei visitatori, regolando in modo consapevole e responsabile l’attrattività delle mete.
Intelligenza artificiale e la proposta di una “Robot tax”
L’intelligenza artificiale sta emergendo come un elemento chiave per il settore turistico, con benefici tangibili in termini di efficienza e ottimizzazione delle risorse. Tuttavia, lo studio dell’Eurispes sottolinea l’importanza di monitorare gli effetti dell’automazione sull’occupazione. Negli Stati Uniti, il 63% dei viaggiatori ha già fatto uso dell’AI per pianificare viaggi, mentre in Italia la percentuale è ferma al 14%. Se le grandi imprese italiane iniziano ad adottare l’AI (61% delle aziende), tra le pmi solo il 15% ha avviato progetti in questa direzione.
Per bilanciare i benefici dell’AI con le esigenze occupazionali, Eurispes propone di esplorare l’introduzione di una “Robot Tax,” un’imposta che potrebbe compensare le perdite fiscali generate dalla riduzione del lavoro umano. Piuttosto che ostacolare lo sviluppo tecnologico, la robot tax avrebbe l’obiettivo di redistribuire i benefici economici dell’automazione, incentivando le imprese a reinvestire una parte dei profitti per fini sociali. Allo stesso tempo, il report segnala l’opportunità di introdurre tasse specifiche per l’inquinamento tecnologico, in un’ottica di responsabilità ambientale e sostenibilità.
Tourism intelligence e piattaforme centralizzate
Infine, l’Eurispes suggerisce di creare una piattaforma centralizzata per la gestione dei flussi turistici, un vero e proprio ecosistema di “tourism intelligence”. Questa piattaforma potrebbe integrarsi con le infrastrutture delle smart cities, raccogliendo informazioni sui turisti per segmentare e profilare in modo preciso i visitatori. Attraverso i dati provenienti da sensori, wi-fi, dispositivi mobili e social media, le destinazioni possono pianificare strategie che bilanciano l’esperienza dei turisti e il benessere dei residenti.
Un aspetto da affrontare, secondo Eurispes, è anche la gestione del fenomeno delle recensioni. Lo sviluppo di una normativa che garantisca l’affidabilità delle recensioni sarebbe cruciale per assicurare un’esperienza turistica trasparente e di qualità, creando così fiducia tra turisti e operatori del settore.