Intelligenza Artificiale e governo digitale: il G7 disegna il futuro dei servizi pubblici (e tra le aziende spicca PagoPa)

Uso sicuro e inclusivo dell'Intelligenza Artificiale nel settore pubblico, governance e identità digitale: sono i temi al centro del G7 Tecnologia e Digitale. PagoPa presente in tre categorie
1 giorno fa
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G7 Tecnologia

Uso sicuro, protetto e affidabile dell’Intelligenza Artificiale (AI) nel settore pubblico, governo digitale, identità digitale: sono i temi – ma anche gli obiettivi – al centro della riunione ministeriale su Tecnologia e Digitale che si è svolta a Cernobbio sotto la guida della Presidenza italiana del G7.

Il vertice, presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti, ha affrontato vari aspetti legati all’innovazione soprattutto nel pubblico, con l’assicurazione che continuerà a impegnarsi per “promuovere un ambiente collaborativo per affrontare le sfide e le opportunità presentate dalle tecnologie digitali, garantendo che contribuiscano positivamente alle nostre società”.

Promuovere governi digitali più inclusivi e servizi basati sull’AI

A tal fine, sottolineano i ministri in un comunicato congiunto, è necessario impegnarsi a livello nazionale ma anche cooperare a livello internazionale per promuovere governi digitali più inclusivi e servizi governativi basati sull’intelligenza artificiale e far sì che tutti beneficino della trasformazione digitale, di cui l’Intelligenza Artificiale è il motore principale.

L’obiettivo è arrivare ad avere servizi pubblici digitali incentrati sull’uomo, resilienti, affidabili e rispettosi dei diritti, sfruttando l’AI e l’infrastruttura pubblica digitale, e riconoscendo le differenze di approccio dei Paesi i membri del G7 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti).

Lo sviluppo e l’uso dei sistemi di AI, affermano infatti i ministri, non può prescindere dal rispetto dei valori democratici dei Paesi del G7, dalla protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Anche per questo i ministri citano (e approvano) il Global Digital Compact, un’iniziativa del segretario generale dell’Onu António Guterres che punta ad assicurare che le tecnologie digitali siano utilizzate responsabilmente e per il beneficio di tutti, combattendo il divario digitale e incentivando un ambiente digitale sano e inclusivo.

Un toolkit per diffondere l’uso etico dell’AI nel settore pubblico

L’Italia, con il sostegno dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco), ha realizzato un toolkit per lo sviluppo e l’uso etico di applicazioni di AI nel settore pubblico. Lo strumento punta a fornire un quadro della materia identificando tendenze, contesti normativi e fattori abilitanti. Punta inoltre a condividere esempi di buone pratiche e a definire gli interventi prioritari per lo sviluppo e l’uso dell’AI in ecosistemi sicuri e affidabili.

Il tutto, in modo da rispettare lo Stato di diritto, la democrazia, i diritti umani e le libertà fondamentali, in particolare il diritto alla privacy e proteggendo i dati personali e la proprietà intellettuale.

Il Codice di Condotta Globale (Processo di Hiroshima sull’AI)

Durante il meeting si è parlato anche del Codice di Condotta internazionale per le organizzazioni che sviluppano sistemi di AI avanzati (Reporting Framework for the Hiroshima Process International Code of Conduct for Organizations Developing Advanced AI Systems), nello specifico della fase pilota condotta dall’Ocse che si è svolta dal 19 luglio al 6 settembre 2024, con la partecipazione di venti organizzazioni in dieci Paesi. Uno sforzo multistakeholder, sottolineano i ministri, che ha coinvolto aziende, mondo accademico, società civile, organizzazioni internazionali e governi in un forte esercizio collaborativo.

L’Italia si è impegnata a sviluppare un sistema di monitoraggio e a tal proposito presenterà entro la fine dell’anno un rapporto per elaborare un meccanismo definitivo.

Il Compendio sui Servizi Pubblici Digitali

Altro tema sul tavolo, il Compendio dei servizi di governo digitale, preparato dall’Italia con il sostegno dell’Ocse come strumento per presentare le migliori pratiche e le soluzioni adottate in tutto il G7 e guidare la cooperazione futura. Un compendio che tratta anche di cloud computing e altri strumenti per fornire servizi pubblici digitali e promuovere un’infrastruttura pubblica digitale robusta, in modo da facilitare un accesso semplice, intuitivo e sicuro ai servizi pubblici essenziali. Anche in questo caso vengono condivisi buone pratiche ed esempi di successo.

La Mappatura degli approcci all’Identità Digitale

Ultima, ma non per importanza, l’identità digitale, che ha un ruolo chiave nel promuovere una trasformazione digitale sicura, inclusiva ed efficiente: fenomeni di esclusione digitale, minacce alla cybersicurezza e abuso di dati personali rendono necessaria la realizzazione di sistemi ben progettati che diano la possibilità a persone e aziende di provare la propria identità e condividere informazioni verificate.

Infatti, forme ormai considerabili ‘tradizionali’ di identificazione e autenticazione come le carte d’identità fisiche, i passaporti, o le password rimangono importanti ma non sono sufficienti a gestire le complessità dell’attuale panorama digitale.

Realizzata con il sostegno dell’Ocse, la Mappatura vuole identificare le caratteristiche comuni nei diversi approcci all’identità digitale dei membri G7 in modo da poter orientare le future attività del gruppo e di altri forum internazionali.

E’ da notare che PagoPa – unica tra le aziende del G7 – è presente in tre categorie diverse nella lista del Compendio G7 sui servizi governativi digitali, con le sue tre realtà: PagoPa (pagamenti digitali), app Io (single digital gateway) e Send (servizi di notifica).

Tabella tratta dal Compendio G7

Il sottosegretario Butti: “Italia al centro della conversazione globale su temi chiave”

“La Ministeriale di Cernobbio su Tecnologia e Digitale colloca il nostro Paese al centro della conversazione globale su temi chiave per il benessere presente e futuro dei cittadini di tutto il mondo. La Presidenza italiana, attraverso il Dipartimento per la trasformazione digitale, ha guidato i lavori del G7 per promuovere lo sviluppo etico dell’Intelligenza Artificiale nel settore pubblico, migliorare l’accesso ai servizi digitali e identificare i punti comuni tra i vari approcci all’identità digitale. L’approccio concreto della Presidenza italiana, attento ai principi fondanti delle democrazie del G7, ha espresso risultati significativi grazie alla stretta collaborazione con i membri e le organizzazioni internazionali, come previsto dalla Dichiarazione di Trento del 15 marzo scorso”, ha dichiarato Butti.